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Canottaggio, Abbagnale: mio figlio sarà squalificato
10.02.2016 20:00 di Napoli Magazine

Annuncio choc di Giuseppe Abbagnale, mito del canottaggio azzurro e oggi presidente della Federazione italiana: il figlio Vincenzo, campione del mondo e capovoga dell'otto in vista di Rio 2016, potrebbe essere squalificato per doping perdendo le Olimpiadi. "Ha saltato tre controlli antidoping e la normativa è chiara - le parole del presidente - È un'ingenuità, ma da regolamento costa da uno a due anni di squalifica". Vincenzo Abbagnale "l'1 febbraio scorso non è riuscito ad arrivare in tempo" ad un controllo a sorpresa, fa sapere la Federazione. Il presidente, "nel rispetto del principio di trasparenza", ha spiegato: "L'atleta aveva già accumulato due mancati controlli: il primo per una dimenticanza, il secondo perché il nuovo sistema gestionale "Adams" non gli ha confermato la segnalazione del luogo dove si trovava; a questi si è aggiunto infine il terzo, il primo febbraio", causato, secondo il racconto dell'atleta, da un piccolo incidente stradale che ne ha ritardato l'arrivo sul luogo del controllo.

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Canottaggio, Abbagnale: mio figlio sarà squalificato

di Napoli Magazine

10/02/2024 - 20:00

Annuncio choc di Giuseppe Abbagnale, mito del canottaggio azzurro e oggi presidente della Federazione italiana: il figlio Vincenzo, campione del mondo e capovoga dell'otto in vista di Rio 2016, potrebbe essere squalificato per doping perdendo le Olimpiadi. "Ha saltato tre controlli antidoping e la normativa è chiara - le parole del presidente - È un'ingenuità, ma da regolamento costa da uno a due anni di squalifica". Vincenzo Abbagnale "l'1 febbraio scorso non è riuscito ad arrivare in tempo" ad un controllo a sorpresa, fa sapere la Federazione. Il presidente, "nel rispetto del principio di trasparenza", ha spiegato: "L'atleta aveva già accumulato due mancati controlli: il primo per una dimenticanza, il secondo perché il nuovo sistema gestionale "Adams" non gli ha confermato la segnalazione del luogo dove si trovava; a questi si è aggiunto infine il terzo, il primo febbraio", causato, secondo il racconto dell'atleta, da un piccolo incidente stradale che ne ha ritardato l'arrivo sul luogo del controllo.