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Ciclismo: Fabio Aru vince il campionato italiano professionisti
25.06.2017 21:16 di Napoli Magazine
Fabio Aru, grande assente all'ultimo Giro d'Italia, ha vinto per distacco il campionato italiano professionisti conclusosi sulle strade di Ivrea. Al secondo posto, staccato di 40'', si è piazzato Diego Ulissi, che ha regolato in volata il gruppetto degli inseguitori del 'Cavaliere dei 4 Mori', come viene soprannominato Aru per le sue origini sarde. Al terzo posto Rinaldo Nocentini. Lacrime di Fabio Aru, che si è commosso mentre parlava ai microfoni Rai dopo la vittoria nel campionato italiano professionisti, con dedica a un compagno di squadra nell'Astana che non c'è più. "Sto correndo con la maglia di Michele Scarponi - ha detto commuovendosi il sardo neocampione d'Italia -, me l'aveva data a Sierra Nevada e ora la restituirò alla famiglia. La vita è fatta di momenti belli e brutti, l'importante è rialzarsi, ma sto ritrovando la luce". "E' stata veramente dura - ha aggiunto Aru -, sono andato a tutta e ho deciso di attaccare in salita perché volevo fare la differenza, e ci sono riuscito".
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Ciclismo: Fabio Aru vince il campionato italiano professionisti

di Napoli Magazine

25/06/2024 - 21:16

Fabio Aru, grande assente all'ultimo Giro d'Italia, ha vinto per distacco il campionato italiano professionisti conclusosi sulle strade di Ivrea. Al secondo posto, staccato di 40'', si è piazzato Diego Ulissi, che ha regolato in volata il gruppetto degli inseguitori del 'Cavaliere dei 4 Mori', come viene soprannominato Aru per le sue origini sarde. Al terzo posto Rinaldo Nocentini. Lacrime di Fabio Aru, che si è commosso mentre parlava ai microfoni Rai dopo la vittoria nel campionato italiano professionisti, con dedica a un compagno di squadra nell'Astana che non c'è più. "Sto correndo con la maglia di Michele Scarponi - ha detto commuovendosi il sardo neocampione d'Italia -, me l'aveva data a Sierra Nevada e ora la restituirò alla famiglia. La vita è fatta di momenti belli e brutti, l'importante è rialzarsi, ma sto ritrovando la luce". "E' stata veramente dura - ha aggiunto Aru -, sono andato a tutta e ho deciso di attaccare in salita perché volevo fare la differenza, e ci sono riuscito".