L'APPUNTO
L'APPUNTO - N. Marciano: "Napoli, ora bisogna far soffrire l'ex!"
27.10.2016 19:42 di Napoli Magazine

NAPOLI - Ho vinto una scommessa. Quella fatta con chi questo Napoli lo dava già per spacciato e contro l'Empoli sentenziava un deprimente 0-1. E invece no. Invece la rete dei padroni di casa azzurri resta inviolata. Complice un'estrema difesa sempre più estrema che al gol avversario mancato/causa traversa-fa seguire il gol avversario mancato-causa parata. Chiariamo: il defibrillatore là sta e là resta, per carità, che il cuore del tifoso partenopeo è fin troppo provato dalle improvvise prodezze degli avversari che puntualmente contro il Napoli scoprono di essere il Real Madrid. Uno per tutto nel match dell'infrasettimanale al San Paolo il portiere/para/tutte/Skorupski. Per fortuna a scaldare un San Paolo vuotino e assonato ci pensa lui, Dries Mertens, il Ciruzzo napoletano, il belga partenopeo, il falso nueve azzurro. Lui che spiazza gli avversari in una squadra orfana di Milik e Gabbiadini, lui falso nueve ma vero campione, sempre pronto a fare la differenza anche senza partire da titolare. Di necessità virtù per il Napoli che di virtù ne ha, eccome, qualcuna ancora in panchina ma è certo che il Sarri Toscano prima o poi guardandosi alle spalle capirà che quelle facce nuove sono suoi giocatori e li farà giocare. È certo. A chiudere una partita anche fin troppo aperta ci pensa Vlad, che aggiunge un nuovo gol a quelli già fatti dai suoi compagni di reparto. Come a dire, se manca l'attaccante, a far gol ci pensa il difensore. Il San Paolo torna dunque a gioire nella notte in cui la terra torna a tremare e per una manciata di minuti il pensiero torna alla tragedia che ha scosso l'Italia intera. Nulla di grave, se non la paura. Per fortuna. E si può tornare a parlare di un gioco, del calcio. Al di là della prestazione non brillante ora continuare a vincere fa di certo bene al bottino e all'umore, quello che sabato dovrà essere alle stelle: la trasferta dell'anticipo non ammette distrazioni nè cali di attenzione. Il ricordo vola ad un 13 febbraio, ad un 88esimo minuto, al gelo segnato dalla colonnina di mercurio e nel cuore dei tifosi del Napoli. Ma è acqua passata, il Napoli stavolta se la gioca forse paradossalmente con meno pressione di allora, e forse con un pizzico di fortuna in più. Certo, va detto, c'è l'ex. E che ex. Un ex imperdonato e imperdonabile da un'intera città. Un ex che un anno fa se lo giocava contro i bianconeri di cui ora indossa i non-colori. Ma Napoli c'è, ci sarà. Certo, va detto, lo spot d'annuncio che all'urlo per Gonzalo fa corrispondere un Callejon che si porta le mani al volto, di certo non aiuta. Ma tant'è. "Per la prima volta contro", sottolinea la voce narrante. Per la prima volta vincenti contro quell'ex, aggiungiamo e speriamo noi. Perché certi tradimenti non si dimenticano ma si superano e si torna a vincere. Per amore. Non odiate chi è andato, ma amate chi è rimasto. Sempre. E se proprio non resistete, uno schiaffo (simbolico) ci può stare. L'ha detto il falso nueve. È se lo dice lui...

 

 

Nunzia Marciano

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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L'APPUNTO - N. Marciano: "Napoli, ora bisogna far soffrire l'ex!"

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27/10/2024 - 19:42

NAPOLI - Ho vinto una scommessa. Quella fatta con chi questo Napoli lo dava già per spacciato e contro l'Empoli sentenziava un deprimente 0-1. E invece no. Invece la rete dei padroni di casa azzurri resta inviolata. Complice un'estrema difesa sempre più estrema che al gol avversario mancato/causa traversa-fa seguire il gol avversario mancato-causa parata. Chiariamo: il defibrillatore là sta e là resta, per carità, che il cuore del tifoso partenopeo è fin troppo provato dalle improvvise prodezze degli avversari che puntualmente contro il Napoli scoprono di essere il Real Madrid. Uno per tutto nel match dell'infrasettimanale al San Paolo il portiere/para/tutte/Skorupski. Per fortuna a scaldare un San Paolo vuotino e assonato ci pensa lui, Dries Mertens, il Ciruzzo napoletano, il belga partenopeo, il falso nueve azzurro. Lui che spiazza gli avversari in una squadra orfana di Milik e Gabbiadini, lui falso nueve ma vero campione, sempre pronto a fare la differenza anche senza partire da titolare. Di necessità virtù per il Napoli che di virtù ne ha, eccome, qualcuna ancora in panchina ma è certo che il Sarri Toscano prima o poi guardandosi alle spalle capirà che quelle facce nuove sono suoi giocatori e li farà giocare. È certo. A chiudere una partita anche fin troppo aperta ci pensa Vlad, che aggiunge un nuovo gol a quelli già fatti dai suoi compagni di reparto. Come a dire, se manca l'attaccante, a far gol ci pensa il difensore. Il San Paolo torna dunque a gioire nella notte in cui la terra torna a tremare e per una manciata di minuti il pensiero torna alla tragedia che ha scosso l'Italia intera. Nulla di grave, se non la paura. Per fortuna. E si può tornare a parlare di un gioco, del calcio. Al di là della prestazione non brillante ora continuare a vincere fa di certo bene al bottino e all'umore, quello che sabato dovrà essere alle stelle: la trasferta dell'anticipo non ammette distrazioni nè cali di attenzione. Il ricordo vola ad un 13 febbraio, ad un 88esimo minuto, al gelo segnato dalla colonnina di mercurio e nel cuore dei tifosi del Napoli. Ma è acqua passata, il Napoli stavolta se la gioca forse paradossalmente con meno pressione di allora, e forse con un pizzico di fortuna in più. Certo, va detto, c'è l'ex. E che ex. Un ex imperdonato e imperdonabile da un'intera città. Un ex che un anno fa se lo giocava contro i bianconeri di cui ora indossa i non-colori. Ma Napoli c'è, ci sarà. Certo, va detto, lo spot d'annuncio che all'urlo per Gonzalo fa corrispondere un Callejon che si porta le mani al volto, di certo non aiuta. Ma tant'è. "Per la prima volta contro", sottolinea la voce narrante. Per la prima volta vincenti contro quell'ex, aggiungiamo e speriamo noi. Perché certi tradimenti non si dimenticano ma si superano e si torna a vincere. Per amore. Non odiate chi è andato, ma amate chi è rimasto. Sempre. E se proprio non resistete, uno schiaffo (simbolico) ci può stare. L'ha detto il falso nueve. È se lo dice lui...

 

 

Nunzia Marciano

 

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