L'APPUNTO
L'APPUNTO - Nunzia Marciano: "Napoli, va e insegna il calcio alle altre squadre con gol a raffica!"
12.12.2016 10:10 di Napoli Magazine

NAPOLI - Cinque. Come le dita di una mano, come gli anelli dell'Olimpiade, come i sensi del corpo umano. Cinque come i gol che il Napoli rifila al Cagliari padrone di casa, in un match che dalle parti di Parthenope è ad ora di colazione, su per giù. Il Napoli in campo sardo ci atterra per vincere e la missione è più che raggiunta, ma a dire il vero che la formazione guidata dal diavulillo di mister Sarri avrebbe regalato gioie lo si era intuito praticamente da subito. Chiariamo: il terreno isolano era ostico e per i sardi la gara sapeva di Derby. Vincere, diciamo, non era facilissimo e stravincere come ha fatto il Napoli ha regalato emozioni vere cui ci si sta allegramente abituando. Senza timori si può dire che per il Napoli, sfortunato in qualche gara, poco grintoso in qualche altra, è finalmente arrivato il momento SÌ: sì ad un grande capitano, sì ad uno Zelinski in gran forma, sì ad un Mertens che letteralmente non si mantiene, e non si accontenta: sostituito sul terzo gol, sperava di fare il quarto. Che uomo il belga, che da falso nueve gioca da vero campione. E il calcio spettacolo di questo Napoli, bello da vedere, bravo da segnalare e sognare. Ad occhi aperti, spalancati, per guardare assist da maestri e gol da campioni per gli 11 che la palla dalle parti di Reina non la fanno quasi arrivare. E seppur la scaramanzia nostrana veste di bianco i ragazzi partenopei, una prestazione come questa non è certo questione di maglia: è questione di sostanza. È questione di grinta, coraggio, cuore, anima e cervello. È questione di Sarri e dei suoi, è questione di un Rog che entra e piace. È questione di un tridente veloce e caparbio che fa incetta di gol pur orfano di un centravanti puro. Il grande assente c'è, è chiaro, ma non si vede: si segna senza quell'ex, si segna senza il polacco. Il primo non tornerà, il secondo presto sì, e si può solo immaginare quanto il Napoli potrà addirittura far meglio con il ritorno della sua punta infortunata. Domenica si torna in campo al San Paolo, quattro giorni dopo sarà la volta della trasferta di Firenze. Gare che il Napoli affronta a testa alta, come alta è la posizione in classifica. E sui muri si leggono le verità dietro tutto questo, si legge "che Dio inventò il calcio, lo diede al Napoli e disse - Và e insegnalo alle altre squadre", scritte che l'italiano è quello che è, ok, ma vuoi mettere la bellezza del concetto? In fondo, aveva ragione Marek quando, prima di Lisbona, disse: "Vedrete il vero volto del Napoli". È che volto ha questo Napoli, ragazzi, roba che al confronto Brad Pitt è uno bruttino. Così, per dire.

 

 

Nunzia Marciano

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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L'APPUNTO - Nunzia Marciano: "Napoli, va e insegna il calcio alle altre squadre con gol a raffica!"

di Napoli Magazine

12/12/2024 - 10:10

NAPOLI - Cinque. Come le dita di una mano, come gli anelli dell'Olimpiade, come i sensi del corpo umano. Cinque come i gol che il Napoli rifila al Cagliari padrone di casa, in un match che dalle parti di Parthenope è ad ora di colazione, su per giù. Il Napoli in campo sardo ci atterra per vincere e la missione è più che raggiunta, ma a dire il vero che la formazione guidata dal diavulillo di mister Sarri avrebbe regalato gioie lo si era intuito praticamente da subito. Chiariamo: il terreno isolano era ostico e per i sardi la gara sapeva di Derby. Vincere, diciamo, non era facilissimo e stravincere come ha fatto il Napoli ha regalato emozioni vere cui ci si sta allegramente abituando. Senza timori si può dire che per il Napoli, sfortunato in qualche gara, poco grintoso in qualche altra, è finalmente arrivato il momento SÌ: sì ad un grande capitano, sì ad uno Zelinski in gran forma, sì ad un Mertens che letteralmente non si mantiene, e non si accontenta: sostituito sul terzo gol, sperava di fare il quarto. Che uomo il belga, che da falso nueve gioca da vero campione. E il calcio spettacolo di questo Napoli, bello da vedere, bravo da segnalare e sognare. Ad occhi aperti, spalancati, per guardare assist da maestri e gol da campioni per gli 11 che la palla dalle parti di Reina non la fanno quasi arrivare. E seppur la scaramanzia nostrana veste di bianco i ragazzi partenopei, una prestazione come questa non è certo questione di maglia: è questione di sostanza. È questione di grinta, coraggio, cuore, anima e cervello. È questione di Sarri e dei suoi, è questione di un Rog che entra e piace. È questione di un tridente veloce e caparbio che fa incetta di gol pur orfano di un centravanti puro. Il grande assente c'è, è chiaro, ma non si vede: si segna senza quell'ex, si segna senza il polacco. Il primo non tornerà, il secondo presto sì, e si può solo immaginare quanto il Napoli potrà addirittura far meglio con il ritorno della sua punta infortunata. Domenica si torna in campo al San Paolo, quattro giorni dopo sarà la volta della trasferta di Firenze. Gare che il Napoli affronta a testa alta, come alta è la posizione in classifica. E sui muri si leggono le verità dietro tutto questo, si legge "che Dio inventò il calcio, lo diede al Napoli e disse - Và e insegnalo alle altre squadre", scritte che l'italiano è quello che è, ok, ma vuoi mettere la bellezza del concetto? In fondo, aveva ragione Marek quando, prima di Lisbona, disse: "Vedrete il vero volto del Napoli". È che volto ha questo Napoli, ragazzi, roba che al confronto Brad Pitt è uno bruttino. Così, per dire.

 

 

Nunzia Marciano

 

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