L'APPUNTO
L'APPUNTO - Nunzia Marciano: "Nella notte di quasi Natale a fare regali ci pensa il Napoli"
23.12.2016 23:21 di Napoli Magazine

NAPOLI - Nella notte di quasi Natale a fare regali ci pensa il Napoli: gli undici in trasferta in terra fiorentina si travestono da Babbo Natale e donano agli avversari un secondo tempo amaro e pieno, zeppo, di colpi di scena da infarto. Accade nella notte di quasi Natale, dicevamo, l'ultima di un 2016 che per gli azzurri di Mister Sarri ha significato tanto. Si è perso un clamoroso ex, si è conquistata una squadra di valorosi condottieri. Chiariamo: a Firenze si poteva fare di più, e la voglia di vincere avrebbe dovuto fare il paio con una grinta a lunga durata. Il gol su tiro a giro di Lorenzo fa sognare chi dal sogno ancora non si era svegliato, dopo i 7 in 7 giorni di un anche a Firenze in gol Mertens. Ma dai sogni ci si sveglia... Qualche volta ci si ritrova in un incubo, qualche altra solo in un amaro pareggio, che vede tornare in rete niente poco di meno che Manolo. Un gol il suo su rigore, quando oramai il dado era praticamente tratto e si preannunciava un Natale da intossico. E invece no, invece Gabbiadini salva. A dirla tutta il primo tempo di Fiorentina-Napoli, preannunciava un risultato ben diverso dal pareggio. Una goleada come a Cagliari, per capirci. E invece no. Una partita dall'arbitraggio quantomeno dubbio, quella di Firenze. Quanto meno. Con giallo al primo minuto per Albiol, secondo giallo in meno di tre agli avversari e uno mancato che avrebbe portato ad un'espulsione viola. E se su chi ha il fischietto in campo c'è, ahinoi, poco da aggiungere, sarebbe davvero curioso capire cosa accade, invece, nello spogliatoio del Napoli: in quei 15' dove spesso, oltre a cambiare un completino sudato, si cambia pure il volto di una partita. Talvolta a favore degli azzurri. Talvolta no. E al Franchi la volta è quella NO. Abituati a vincere, i tifosi, dal canto loro, male digeriscono un pareggio. Ma sanno che poteva andar peggio. E allora il dramma si sarebbe davvero consumato e il Natale, così sacro dalle parti del Vesuvio, sarebbe stato sempre sacro ma col ricordo che ogni tanto volava a Firenze e portava sul volto un grugno di delusione. Ma il pareggio evita tutto questo. O perlomeno la smorza quella delusione. Poteva andar meglio. Ma poteva andar peggio, ecco. Il Napoli fa gol spettacolari, questo è certo. Ma il Napoli fa anche errori clamorosi e regali agli avversari che andrebbero evitati. Un Napoli sicuramente con le carte in regola ma che le regole deve ancora impararle tutte. E soprattutto applicarle. Perché un vantaggio non si spreca, un secondo tempo non si regala, una parata non si manca. Tant'è. Di tempo per recuperare ce ne sta. Ora c'è la pausa natalizia. Poi si ritornerà tra le mura amiche dello Stadio San Paolo. Tornerà Milik. Qualcuno andrà via. Si giocherà. Ancora da campioni, ancora come il Napoli sa e deve fare. Ancora per vincere. Ancora per segnare e far sognare. Buon Natale, caro Napoli, e che l'anno nuovo porti il gran bel gioco di cui sei capace. Un gioco da vette scalate, da posizioni in classifica riguadagnate, da gol da annali. Ci sarà tempo e modo per dimostrare il valore di questo Napoli. Un Napoli da Champions League.

 

 

Nunzia Marciano

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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23/12/2024 - 23:21

NAPOLI - Nella notte di quasi Natale a fare regali ci pensa il Napoli: gli undici in trasferta in terra fiorentina si travestono da Babbo Natale e donano agli avversari un secondo tempo amaro e pieno, zeppo, di colpi di scena da infarto. Accade nella notte di quasi Natale, dicevamo, l'ultima di un 2016 che per gli azzurri di Mister Sarri ha significato tanto. Si è perso un clamoroso ex, si è conquistata una squadra di valorosi condottieri. Chiariamo: a Firenze si poteva fare di più, e la voglia di vincere avrebbe dovuto fare il paio con una grinta a lunga durata. Il gol su tiro a giro di Lorenzo fa sognare chi dal sogno ancora non si era svegliato, dopo i 7 in 7 giorni di un anche a Firenze in gol Mertens. Ma dai sogni ci si sveglia... Qualche volta ci si ritrova in un incubo, qualche altra solo in un amaro pareggio, che vede tornare in rete niente poco di meno che Manolo. Un gol il suo su rigore, quando oramai il dado era praticamente tratto e si preannunciava un Natale da intossico. E invece no, invece Gabbiadini salva. A dirla tutta il primo tempo di Fiorentina-Napoli, preannunciava un risultato ben diverso dal pareggio. Una goleada come a Cagliari, per capirci. E invece no. Una partita dall'arbitraggio quantomeno dubbio, quella di Firenze. Quanto meno. Con giallo al primo minuto per Albiol, secondo giallo in meno di tre agli avversari e uno mancato che avrebbe portato ad un'espulsione viola. E se su chi ha il fischietto in campo c'è, ahinoi, poco da aggiungere, sarebbe davvero curioso capire cosa accade, invece, nello spogliatoio del Napoli: in quei 15' dove spesso, oltre a cambiare un completino sudato, si cambia pure il volto di una partita. Talvolta a favore degli azzurri. Talvolta no. E al Franchi la volta è quella NO. Abituati a vincere, i tifosi, dal canto loro, male digeriscono un pareggio. Ma sanno che poteva andar peggio. E allora il dramma si sarebbe davvero consumato e il Natale, così sacro dalle parti del Vesuvio, sarebbe stato sempre sacro ma col ricordo che ogni tanto volava a Firenze e portava sul volto un grugno di delusione. Ma il pareggio evita tutto questo. O perlomeno la smorza quella delusione. Poteva andar meglio. Ma poteva andar peggio, ecco. Il Napoli fa gol spettacolari, questo è certo. Ma il Napoli fa anche errori clamorosi e regali agli avversari che andrebbero evitati. Un Napoli sicuramente con le carte in regola ma che le regole deve ancora impararle tutte. E soprattutto applicarle. Perché un vantaggio non si spreca, un secondo tempo non si regala, una parata non si manca. Tant'è. Di tempo per recuperare ce ne sta. Ora c'è la pausa natalizia. Poi si ritornerà tra le mura amiche dello Stadio San Paolo. Tornerà Milik. Qualcuno andrà via. Si giocherà. Ancora da campioni, ancora come il Napoli sa e deve fare. Ancora per vincere. Ancora per segnare e far sognare. Buon Natale, caro Napoli, e che l'anno nuovo porti il gran bel gioco di cui sei capace. Un gioco da vette scalate, da posizioni in classifica riguadagnate, da gol da annali. Ci sarà tempo e modo per dimostrare il valore di questo Napoli. Un Napoli da Champions League.

 

 

Nunzia Marciano

 

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