L'APPUNTO
L'APPUNTO - Nunzia Marciano: "40mila volte con Kalidou Koulibaly!"
08.02.2016 23:40 di Napoli Magazine

NAPOLI - Siamo tutti Koulibaly. Al San Paolo va in scena la sportività e la solidarietà umana prim'ancora che calcistica dei tifosi del gruppo "Quelli dal sangue azzurro" che portano sugli spalti dello stadio di Fuorigrotta, 40mila volte Koulibaly, il difensore del Napoli vittima di cori razzisti mercoledì scorso allo Stadio Olimpico di Roma nella gara, poi egregiamente vinta, contro la Lazio. Napoli è Koulibaly, è i suoi campioni tutti e con loro soffre e infine meritatamente gioisce nella gara casalinga contro il Carpi di Castori che scende in campo con l'inedito modulo della difesa a 12, compreso l'allenatore. Come a dire che i famosi catenacci di Ponte Milvio a confronto sono bazzecole. Un Carpi chiusissimo come fu all'andata che si chiuse con un pareggio ma diversamente da allora, stavolta un pareggio non sarebbe bastato al Napoli per mantenere la vetta solinga. Un match decisamente sofferto quello delle 15, con un arbitraggio a dir poco vergognoso, tanto da chiedersi di che tipo di patologia oculare soffra Doveri, tale da impedirgli di vedere un netto rigore nel primo tempo, un gol regolare ma annullato nel secondo (per il Napoli) e addirittura un'espulsione da doppio giallo (questa per il Carpi) che in effetti non c'era. Al Napoli è dunque toccato giocare contro gli 11 in campo e il 12esimo contro ma gli azzurri non si sono fatti di certo scoraggiare e il rigore alla fine se lo sono guadagnato. Tira Gonzalo, sugli spalti si fermano i cuori per poi riprendere a battere e a gioire, quasi mentre i bianconeri segnavano contro il Frosinone. Il Napoli comunque vince, festeggia come sempre sotto la Curva B, ancora l'unica aperta, dimostra di essere nettamente superiore in campo, infila l'ottava vittoria di seguito, va a 56 punti, più 2 dalla seconda e il Pipita ne centra 24 in 24 di gol. Numeri da capogiro anche se la Juve prossima avversaria sale a quota 14 di vittorie una dietro l'altra e qualcuno tra i colleghi si chiede, forse giustamente, chi mai potrà fermare l'altrui scia positiva. Noi siamo scaramantici, paroline proibite non ne pronunciamo ma se proprio siamo chiamati in causa allora un'idea su chi quella scia potrebbe fermarla ce l'abbiamo. Per carità, ribadiamo, non lo diciamo ma basti sapere che porta il nome della città più bella del mondo davvero, quella da vedere e poi vivere, quella dei vicoli di Pinuccio, quella che per un giorno è tutta Koulibaly. Insomma, quella che è un orgoglio esserne figli. Avete capito di chi parliamo, no?

 

 

Nunzia Marciano

 

Napoli Magazine

 

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L'APPUNTO - Nunzia Marciano: "40mila volte con Kalidou Koulibaly!"

di Napoli Magazine

08/02/2024 - 23:40

NAPOLI - Siamo tutti Koulibaly. Al San Paolo va in scena la sportività e la solidarietà umana prim'ancora che calcistica dei tifosi del gruppo "Quelli dal sangue azzurro" che portano sugli spalti dello stadio di Fuorigrotta, 40mila volte Koulibaly, il difensore del Napoli vittima di cori razzisti mercoledì scorso allo Stadio Olimpico di Roma nella gara, poi egregiamente vinta, contro la Lazio. Napoli è Koulibaly, è i suoi campioni tutti e con loro soffre e infine meritatamente gioisce nella gara casalinga contro il Carpi di Castori che scende in campo con l'inedito modulo della difesa a 12, compreso l'allenatore. Come a dire che i famosi catenacci di Ponte Milvio a confronto sono bazzecole. Un Carpi chiusissimo come fu all'andata che si chiuse con un pareggio ma diversamente da allora, stavolta un pareggio non sarebbe bastato al Napoli per mantenere la vetta solinga. Un match decisamente sofferto quello delle 15, con un arbitraggio a dir poco vergognoso, tanto da chiedersi di che tipo di patologia oculare soffra Doveri, tale da impedirgli di vedere un netto rigore nel primo tempo, un gol regolare ma annullato nel secondo (per il Napoli) e addirittura un'espulsione da doppio giallo (questa per il Carpi) che in effetti non c'era. Al Napoli è dunque toccato giocare contro gli 11 in campo e il 12esimo contro ma gli azzurri non si sono fatti di certo scoraggiare e il rigore alla fine se lo sono guadagnato. Tira Gonzalo, sugli spalti si fermano i cuori per poi riprendere a battere e a gioire, quasi mentre i bianconeri segnavano contro il Frosinone. Il Napoli comunque vince, festeggia come sempre sotto la Curva B, ancora l'unica aperta, dimostra di essere nettamente superiore in campo, infila l'ottava vittoria di seguito, va a 56 punti, più 2 dalla seconda e il Pipita ne centra 24 in 24 di gol. Numeri da capogiro anche se la Juve prossima avversaria sale a quota 14 di vittorie una dietro l'altra e qualcuno tra i colleghi si chiede, forse giustamente, chi mai potrà fermare l'altrui scia positiva. Noi siamo scaramantici, paroline proibite non ne pronunciamo ma se proprio siamo chiamati in causa allora un'idea su chi quella scia potrebbe fermarla ce l'abbiamo. Per carità, ribadiamo, non lo diciamo ma basti sapere che porta il nome della città più bella del mondo davvero, quella da vedere e poi vivere, quella dei vicoli di Pinuccio, quella che per un giorno è tutta Koulibaly. Insomma, quella che è un orgoglio esserne figli. Avete capito di chi parliamo, no?

 

 

Nunzia Marciano

 

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