L'APPUNTO
L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM": "Napoli, omaggio all’ex ma nessuno sconto: si vince col tris"
30.10.2017 23:58 di Napoli Magazine

NAPOLI - Che Dio salvi la VAR, e già che c’è pure la traversa. Chiariamo: l’undicesima vittoria del Napoli contro la squadra dell’ex capitano Cannavaro, non è certo merito di un Dio in cielo ma di quello in terra di toscani Natali che i suoi prodighi figliuoli riempiono di orgoglio e punti. Nella domenica alle 3 di Napoli- Sassuolo nella bolgia strapiena di 50mila e passa, che rendo omaggio a Paolo, va in scena il sarrismo collaudato di un gioco spettacolare che avvicina quella parolina ogni volta  di più: il Napoli va in gol a tiro di Allan, subisce per errore del turn over, pareggia, raddoppia e fa tris. Nel Napoli si segna e si sogna e si esulta a prescindere: lo fa Lorenzo anche se il gol era di Josè. Ma Insigne che esulta per il gol ma poi ammette che non l’ha toccata è come il tuo ex che ti fa un Dio di regalo per il compleanno ma poi ammette che gliel’ha ricordato Facebook. Tu ti tieni il regalo, caso chiuso. E a proposito di gol, per far tornare in rete il capitano di oggi, tempo ce ne sta a patto che il peso di un record da battere non pesi troppo sulle larghe spalle di Marek che già ben supportano critiche (oramai lontane) e tante vittorie che danno altrettante responsabilità. Si ringrazia comunque la VAR che avrebbe concesso un rigore alla squadra emiliana immeritato quanto pericoloso per le sorti del match stesso e una traversa che salva dalla stessa mala sorte. La formazione della domenica di azzurro vestita mette in riga il Sassuolo e soprattutto mantiene quella vetta ancora solinga, perché il podio d’oro per ora al Napoli sta largo ed è giusto così. Perché se il divertimento è targato NA, la speranza pure lo è, di chi a voce nemmeno più tanto bassa, ripete “Questo è l’anno”. E così sia, per non sprecare la grinta e l’amore di cui questo Napoli è stracolmo e l’entusiasmo dei tifosi di cui fa incetta ad ogni occasione. Le parole paiono quasi superflue, a parlare è la classifica. E quella dice che il Napoli c’è, forse come non c’era mai stato prima.

 

 

Nunzia Marciano

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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30/10/2024 - 23:58

NAPOLI - Che Dio salvi la VAR, e già che c’è pure la traversa. Chiariamo: l’undicesima vittoria del Napoli contro la squadra dell’ex capitano Cannavaro, non è certo merito di un Dio in cielo ma di quello in terra di toscani Natali che i suoi prodighi figliuoli riempiono di orgoglio e punti. Nella domenica alle 3 di Napoli- Sassuolo nella bolgia strapiena di 50mila e passa, che rendo omaggio a Paolo, va in scena il sarrismo collaudato di un gioco spettacolare che avvicina quella parolina ogni volta  di più: il Napoli va in gol a tiro di Allan, subisce per errore del turn over, pareggia, raddoppia e fa tris. Nel Napoli si segna e si sogna e si esulta a prescindere: lo fa Lorenzo anche se il gol era di Josè. Ma Insigne che esulta per il gol ma poi ammette che non l’ha toccata è come il tuo ex che ti fa un Dio di regalo per il compleanno ma poi ammette che gliel’ha ricordato Facebook. Tu ti tieni il regalo, caso chiuso. E a proposito di gol, per far tornare in rete il capitano di oggi, tempo ce ne sta a patto che il peso di un record da battere non pesi troppo sulle larghe spalle di Marek che già ben supportano critiche (oramai lontane) e tante vittorie che danno altrettante responsabilità. Si ringrazia comunque la VAR che avrebbe concesso un rigore alla squadra emiliana immeritato quanto pericoloso per le sorti del match stesso e una traversa che salva dalla stessa mala sorte. La formazione della domenica di azzurro vestita mette in riga il Sassuolo e soprattutto mantiene quella vetta ancora solinga, perché il podio d’oro per ora al Napoli sta largo ed è giusto così. Perché se il divertimento è targato NA, la speranza pure lo è, di chi a voce nemmeno più tanto bassa, ripete “Questo è l’anno”. E così sia, per non sprecare la grinta e l’amore di cui questo Napoli è stracolmo e l’entusiasmo dei tifosi di cui fa incetta ad ogni occasione. Le parole paiono quasi superflue, a parlare è la classifica. E quella dice che il Napoli c’è, forse come non c’era mai stato prima.

 

 

Nunzia Marciano

 

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