L'APPUNTO
L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM": "Napoli, si vince pur sbagliando nel dèjà vu in anticipo"
27.11.2017 11:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Si può vincere senza spettacolo, si può tornare capolista senza brillare, si può continuare a sognare senza essere il solito Napoli. Chiariamo: ad Udine i tre punti erano molto più che fondamentali dopo che l’Inter è stata capolista per una notte e tanto gli si è concesso, non un’ora di più. Nella trasferta che finisce 0-1 per gli azzurri di mister Sarri, il Napoli segna praticamente su rigore pur sbagliando il rigore, perché in fondo sbagliare si può, la perfezione non è di questo Mondo e purtroppo nemmeno di questo Napoli ma perseverare sarebbe stato drammatico oltre ogni sopportazione. E invece, si sbaglia e si recupera, Maggio e Koulibaly difendono per bene il risultato così come Peppino Santo Subito che senza nemmeno troppe difficoltà evita qualunque intossico ai 4.000 in trasferta e ai moltissimi di più sui divani di Napoli e di tutta l’Italia. Contro un’Udinese alla prima col cambio in panchina il Napoli non è il solito spettacolo e nemmeno stavolta Marek è il solito fuoriclasse ma per far meglio e di più c’è ancora tempo: con la Juventus in arrivo venerdì al San Paolo, la Roma che per fortuna solo pareggia e le altre a inseguire, l’obiettivo, unico e solo, è stato raggiunto. Gli avversari si sono ben battuti guidati da quell’Oddo dell’intervista ‘mbriaco quando l’Italia vinse i Mondiali nel 2006 e che, nelle more, ci ricorda che nel 2018 l’Italia ai Mondiali non ci va proprio, “colpa” forse di quell’azzurro napoletano da tridente mai e mal inserito dall’azzurro nazionale. Ma tant’è. Ora la testa è a venerdì: quella contro l’Udinese Bianco-nera è stata una partita crocevia in vista dell’arrivo, dicevamo, a Fuorigrotta venerdì dei bianconeri torinesi ad una manciata di punti dal Napoli tornato capolista. Una specie di déjà vu in anticipo che si spera di replicare per continuare a scalare la vetta di un sogno ogni volta un po’ più realtà e non per ostinato ottimismo ma per reale forza di questo Napoli e delle sue genti. Nulla accade per caso ma sta a noi trasformare quel caso in realtà, in vittorie, dentro e fuori dal campo, senza usare le difficoltà come alibi. Mai. Sta a noi non smettere di sognare neppure quando gli occhi sono aperti, consapevoli di ciò che siamo in grado di sopportare e accettare. E affrontarlo. Così nella vita. E allo stesso modo così su quel rettangolo verde dove è del Napoli il compito di superare ogni volta se stesso, al di là di chi infortunato non può esserci, perché il tempo non aspetta, e questo per Napoli e per il Napoli è davvero il tempo, quello giusto.

 

 

Nunzia Marciano

 

Napoli Magazine

 

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L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM": "Napoli, si vince pur sbagliando nel dèjà vu in anticipo"

di Napoli Magazine

27/11/2024 - 11:00

NAPOLI - Si può vincere senza spettacolo, si può tornare capolista senza brillare, si può continuare a sognare senza essere il solito Napoli. Chiariamo: ad Udine i tre punti erano molto più che fondamentali dopo che l’Inter è stata capolista per una notte e tanto gli si è concesso, non un’ora di più. Nella trasferta che finisce 0-1 per gli azzurri di mister Sarri, il Napoli segna praticamente su rigore pur sbagliando il rigore, perché in fondo sbagliare si può, la perfezione non è di questo Mondo e purtroppo nemmeno di questo Napoli ma perseverare sarebbe stato drammatico oltre ogni sopportazione. E invece, si sbaglia e si recupera, Maggio e Koulibaly difendono per bene il risultato così come Peppino Santo Subito che senza nemmeno troppe difficoltà evita qualunque intossico ai 4.000 in trasferta e ai moltissimi di più sui divani di Napoli e di tutta l’Italia. Contro un’Udinese alla prima col cambio in panchina il Napoli non è il solito spettacolo e nemmeno stavolta Marek è il solito fuoriclasse ma per far meglio e di più c’è ancora tempo: con la Juventus in arrivo venerdì al San Paolo, la Roma che per fortuna solo pareggia e le altre a inseguire, l’obiettivo, unico e solo, è stato raggiunto. Gli avversari si sono ben battuti guidati da quell’Oddo dell’intervista ‘mbriaco quando l’Italia vinse i Mondiali nel 2006 e che, nelle more, ci ricorda che nel 2018 l’Italia ai Mondiali non ci va proprio, “colpa” forse di quell’azzurro napoletano da tridente mai e mal inserito dall’azzurro nazionale. Ma tant’è. Ora la testa è a venerdì: quella contro l’Udinese Bianco-nera è stata una partita crocevia in vista dell’arrivo, dicevamo, a Fuorigrotta venerdì dei bianconeri torinesi ad una manciata di punti dal Napoli tornato capolista. Una specie di déjà vu in anticipo che si spera di replicare per continuare a scalare la vetta di un sogno ogni volta un po’ più realtà e non per ostinato ottimismo ma per reale forza di questo Napoli e delle sue genti. Nulla accade per caso ma sta a noi trasformare quel caso in realtà, in vittorie, dentro e fuori dal campo, senza usare le difficoltà come alibi. Mai. Sta a noi non smettere di sognare neppure quando gli occhi sono aperti, consapevoli di ciò che siamo in grado di sopportare e accettare. E affrontarlo. Così nella vita. E allo stesso modo così su quel rettangolo verde dove è del Napoli il compito di superare ogni volta se stesso, al di là di chi infortunato non può esserci, perché il tempo non aspetta, e questo per Napoli e per il Napoli è davvero il tempo, quello giusto.

 

 

Nunzia Marciano

 

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