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Cronaca: coniugi massacrati a colpi d'ascia nel Ferrarese, fermati il figlio di 16 anni e un amico
11.01.2017 11:01 di Napoli Magazine Fonte: Ansa

E' un'ascia l'arma usata per compiere il duplice omicidio dei genitori nel Ferrarese. Salvatore Vincelli, 59 anni, e Nunzia Di Gianni, 45 anni, sono stati massacrati nella loro villetta a colpi in testa e poi avvolti in sacchi di plastica. Sono stati gli interrogatori del figlio sedicenne e dell'amico a portare i carabinieri al luogo dove recuperare l'ascia e i vestiti sporchi di sangue dei due adolescenti. Erano in un corso d'acqua a Caprile, frazione adiacente a Pontelangorino, luogo del delitto, dove fino a qualche mese fa la famiglia Vincelli abitava e dove vive il presunto complice, che compirà 18 anni a novembre. Il movente non sarebbe economico, ma dettato dai forti contrasti tra il minorenne e i genitori. L'amico lo avrebbe aiutato per 'vicinanza'. La plastica sarebbe stata usata per non lasciare tracce di sangue durante lo spostamento dei corpi, probabilmente per confondere le acque e inscenare una rapina. Il provvedimento di fermo per i due adolescenti è scattato dopo gli interrogatori durati tutta la notte in caserma dei carabinieri a Comacchio alla presenza del pm Giuseppe Tittaferrante della procura di Ferrara e della collega Silvia Marzocchi della procura minorile.

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Cronaca: coniugi massacrati a colpi d'ascia nel Ferrarese, fermati il figlio di 16 anni e un amico

di Napoli Magazine

11/01/2024 - 11:01

E' un'ascia l'arma usata per compiere il duplice omicidio dei genitori nel Ferrarese. Salvatore Vincelli, 59 anni, e Nunzia Di Gianni, 45 anni, sono stati massacrati nella loro villetta a colpi in testa e poi avvolti in sacchi di plastica. Sono stati gli interrogatori del figlio sedicenne e dell'amico a portare i carabinieri al luogo dove recuperare l'ascia e i vestiti sporchi di sangue dei due adolescenti. Erano in un corso d'acqua a Caprile, frazione adiacente a Pontelangorino, luogo del delitto, dove fino a qualche mese fa la famiglia Vincelli abitava e dove vive il presunto complice, che compirà 18 anni a novembre. Il movente non sarebbe economico, ma dettato dai forti contrasti tra il minorenne e i genitori. L'amico lo avrebbe aiutato per 'vicinanza'. La plastica sarebbe stata usata per non lasciare tracce di sangue durante lo spostamento dei corpi, probabilmente per confondere le acque e inscenare una rapina. Il provvedimento di fermo per i due adolescenti è scattato dopo gli interrogatori durati tutta la notte in caserma dei carabinieri a Comacchio alla presenza del pm Giuseppe Tittaferrante della procura di Ferrara e della collega Silvia Marzocchi della procura minorile.

Fonte: Ansa