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CURIOSITA' - Napoli, all'aeroporto il primo capsule hotel d'Italia
12.01.2017 23:54 di Napoli Magazine Fonte: Repubblica

Quarantadue casette 4 metri per 4 dotate di letto, tavolino, scarpiera, aria condizionata e smart tv. Ecco il BenBo, primo capsule hotel d’Italia con base nell’aeroporto di Capodichino.

Nella palazzina Pegaso, da tempo dismessa, da oggi apre le porte un nuovo format brevettato da un gruppo di architetti napoletani dello Studio 3, finanziato da 3 imprenditori napoletani.

Cabine arancio, grigie e bianche, 16 bagni in comune dotati di doccia, una reception attiva 24 ore su 24 e un giardino d’inverno che è anche spazio lounge per i visitatori. Ecco le tariffe per dormire (o riposare) in una capsula: 8 euro la prima ora, 7 dalla seconda in poi per la permanenza diurna, 25 euro le 9 ore notturne. La nuova formula potrebbe essere esportata in altri aeroporti, già mostrati interessati al format.

'idea del capsule hotel nasce nelle metropoli giapponesi dagli spazi angusti, si sviluppa via via in Asia, fino ad espandersi come idea d'emergenza in scali e stazioni ferroviarie anche altrove (emblematico l'aeroporto di Mosca). Ogni capsula ha pareti insonorizzate, porte automatizzate, finestre oscurate, un letto, un tavolo da lavoro, specchio, appendiabiti e portascarpe oltre a una tv multimediale, un'illuminazione d'atmosfera e docking station per i dispositivi mobili. Per dormire in una capsula, occorrerà sborsare di giorno 8 euro per la prima ora e 7 dalla seconda in poi; 25 euro per tutte le ore notturne. Il cliente potrà prenotare la propria stanza anche prima dell'arrivo in aeroporto attraverso il sito internet o l'app per smartphone di Benbo. Nella struttura, c'è poi un ampio spazio eventi che ospiterà show cooking e presentazioni di libri oltre a mostre d'arte e laboratori creativi.

Il progetto nasce dal recupero e dalla rifunzionalizzazione della palazzina ex Ati nella zona "land side" dell'aeroporto ed è realizzato da un pool di imprenditori campani. Il finanziamento dei privati ammonta a circa 1 milione di euro mentre Gesac spa, la società che gestisce lo scalo napoletano, ha impiegato altri 400mila euro di investimenti infrastrutturali.

"Ci aspettiamo che in Benbo soggiorni chiunque - spiega  Carlotta tartarone, project manager di studiotre, società partenopea che ha progettato e brevettato bed&boarding - e non pensiamo a una sola categoria di viaggiatori. Ci siamo ispirati agli ostelli, in particolare al modello giapponese, ma ospiteremo non solo i giovani, anche tante famiglie". La società è in contatto con altri aeroporti d'italia, roma fiumicino, bergamo e palermo "e speriamo - conclude tartarone - di aprire presto un capsule hotel anche lì".

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CURIOSITA' - Napoli, all'aeroporto il primo capsule hotel d'Italia

di Napoli Magazine

12/01/2024 - 23:54

Quarantadue casette 4 metri per 4 dotate di letto, tavolino, scarpiera, aria condizionata e smart tv. Ecco il BenBo, primo capsule hotel d’Italia con base nell’aeroporto di Capodichino.

Nella palazzina Pegaso, da tempo dismessa, da oggi apre le porte un nuovo format brevettato da un gruppo di architetti napoletani dello Studio 3, finanziato da 3 imprenditori napoletani.

Cabine arancio, grigie e bianche, 16 bagni in comune dotati di doccia, una reception attiva 24 ore su 24 e un giardino d’inverno che è anche spazio lounge per i visitatori. Ecco le tariffe per dormire (o riposare) in una capsula: 8 euro la prima ora, 7 dalla seconda in poi per la permanenza diurna, 25 euro le 9 ore notturne. La nuova formula potrebbe essere esportata in altri aeroporti, già mostrati interessati al format.

'idea del capsule hotel nasce nelle metropoli giapponesi dagli spazi angusti, si sviluppa via via in Asia, fino ad espandersi come idea d'emergenza in scali e stazioni ferroviarie anche altrove (emblematico l'aeroporto di Mosca). Ogni capsula ha pareti insonorizzate, porte automatizzate, finestre oscurate, un letto, un tavolo da lavoro, specchio, appendiabiti e portascarpe oltre a una tv multimediale, un'illuminazione d'atmosfera e docking station per i dispositivi mobili. Per dormire in una capsula, occorrerà sborsare di giorno 8 euro per la prima ora e 7 dalla seconda in poi; 25 euro per tutte le ore notturne. Il cliente potrà prenotare la propria stanza anche prima dell'arrivo in aeroporto attraverso il sito internet o l'app per smartphone di Benbo. Nella struttura, c'è poi un ampio spazio eventi che ospiterà show cooking e presentazioni di libri oltre a mostre d'arte e laboratori creativi.

Il progetto nasce dal recupero e dalla rifunzionalizzazione della palazzina ex Ati nella zona "land side" dell'aeroporto ed è realizzato da un pool di imprenditori campani. Il finanziamento dei privati ammonta a circa 1 milione di euro mentre Gesac spa, la società che gestisce lo scalo napoletano, ha impiegato altri 400mila euro di investimenti infrastrutturali.

"Ci aspettiamo che in Benbo soggiorni chiunque - spiega  Carlotta tartarone, project manager di studiotre, società partenopea che ha progettato e brevettato bed&boarding - e non pensiamo a una sola categoria di viaggiatori. Ci siamo ispirati agli ostelli, in particolare al modello giapponese, ma ospiteremo non solo i giovani, anche tante famiglie". La società è in contatto con altri aeroporti d'italia, roma fiumicino, bergamo e palermo "e speriamo - conclude tartarone - di aprire presto un capsule hotel anche lì".

Fonte: Repubblica