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ELEZIONI 2018 - Vincono M5S e Lega, crollo del PD, Centrodestra prima coalizione, il Carroccio sorpassa Forza Italia: il voto degli italiani
05.03.2018 12:18 di Napoli Magazine Fonte: Repubblica
È il Movimento 5 stelle il vincitore indiscusso delle elezioni politiche 2018 con il 32% dei voti, mentre il centrodestra conquista la posizione di prima coalizione con il 35%. Ma la maggioranza non va a nessuno.
 
Quando mancano ormai poche sezioni da scrutinare per elezioni della Camera dei deputati questi i dati secondo il sito del Viminale: Lega 17,59%, Forza Italia 14,00%, Fratelli d'Italia con Giorgia Meloni 4,34%, Noi con l'Italia 1,31%, Movimento 5 stelle 32,36%, Partito democratico 18,84%, +Europa 2,57%, Italia Europa insieme 0,58%, Lorenzin 0,52%, Svp - Patt 0,43%, Liberi e uguali 3,38%, Potere al popolo 1,13%, Casapound Italia 0,93%.
 
Al Senato, mentre anche qui si avvicina il termine dello spoglio, la Lega è al 17,81, Forza Italia 14,47%, Fratelli d'Italia 4,27%, Noi con l'Italia-Udc 1,19%, Movimento 5 Stelle 31,94%, Partito democratico 19,20%, +Europa 2,37%, Italia Europa Insieme 0,53%, Civica Popolare Lorenzin 0,50%, Svp - Patt 0,44%, Liberi e Uguali 3,25%, Potere al Popolo 1,05%, Casapound Italia 0,84%.
 
Il verdetto che viene fuori dallo spoglio dei seggi è netto: trionfa il Movimento 5 stelle, ma festeggia anche la Lega, che supera il 17% e sorpassa Forza Italia, ferma intorno al 14%. Grande sconfitto è il Partito Democratico, che si attesta intorno al 20%. E con queste cifre, non gli basterebbe neanche una 'larga intesa' con Fi per poter dare vita a una maggioranza. A votare, al contrario di quanto sitemeva alla vigilia, sono stati in tanti: l'affluenza definitiva è stata del 73% contro il 75,27% del 2013, quando però si è votato in due giornate.
 
Abbracci, sorrisi e applausi tra i militanti M5s, per un risultato già definito 'storico', tensione al Nazareno, dove c'è poca voglia di parlare. Per avere dichiarazioni di vincitori e vinti bisogna aspettare qualche ora: sia Luigi Di Maio che Matteo Renzi hanno scelto di vedere i dati finali, prima di commentare. E il segretario Pd  sembra vicino a un passo 
 
Elezioni 2018: Renzi pronto a lasciare, accusa i big del Pd
 Quando sono state spogliate circa due terzi delle sezioni, l'esito delle elezioni politiche secondo gli ultimi dati, indicano che al centrodestra andrebbero, secondo le stime, 250-260 seggi alla Camera (con la Lega maggioritaria all'interno della coalizione rispetto a Forza Italia) e 130-140 seggi al Senato. Al M5s andrebbero, secondo le stime, 230-240 seggi alla Camera e 110-120 seggi al Senato. Staccatissimo il centrosinistra guidato dal Pd con circa 110-120 seggi alla Camera e 45-55 seggi al Senato. Le maggioranza politica necessaria alla camera è 316 seggi, mentre al senato e di 158 seggi.
 
Ma già dalle proiezioni il quadro è sembrato chiaro: i dati definitivi forniti da Swg per La7 relativi al Senato hanno dato M5s a 32,1%, con un netto distacco rispetto agli avversari: crolla il Partito democratico, al 19%, mentre la Lega con 17,6% sorpassa Forza Italia (14,6%). Nel centrodestra Fratelli d'Italia arriva al 4,1% e Noi con l'Italia-Ude 1,1%. Nel centrosinistra non riesce a raggiungere la soglia del 3% +Europa (2,4%), ma la delusione più grande riguarda Leu che non supera il 3,2%. Civica popolare  Lorenzin 0,5%, Italia Europa insieme 0,7%.
 
Sempre le proiezioni di La7 per la Camera vedono M5s a 32,1%, Pd a 19,0% e Lega a 17,5%, anche in questo caso avanti a Fi, che si attesta a 14,1%. Fratelli d'Italia ottiene 4,1%, mentre Noi con l'Italia 1,1%. +Europa è a 2,7%, Leu a 3,5% e Civica Popolare 0,5%. Infine Italia Europa insieme 0,6%. Se i dati definitivi dovessero, però, confermare quelli preliminari, nessuna forza politica raggiungerebbe il 40%, soglia indispensabile per formare un governo. E i numeri delle possibili coalizioni del futuro sono un rebus.
 
Elezioni, Calabresi: "M5s primo partito ma servono alleanze per governare"
 
 
• COSI' NEI COLLEGI
La vittoria dei Cinquestelle a livello nazionale fa vedere i suoi effetti anche nelle sfide uninominali: i collegi hanno riservato non poche sorprese.
D'Alema flop in Puglia 
Boschi ok a Bolzano 
Casini surclassa Errani 
Renzi vince a Firenze 
Grasso male a Palermo 
Minniti rischia a Pesaro 
 
• LE REGIONI
Per le Regionali in Lombardia, secondo gli exit poll Rai, Attilio Fontana (centrodestra) al 38-42%; Giorgio Gori (Centrosinistra) è al 31-35%%. Dario Violi (M5s) è al 17-21% e Onorio Rosati (Leu) al 2-4 %. Nel Lazio Nicola Zingaretti (Centrosinistra) è in testa con il 30-34%, mentre Stefano Parisi (Centrodestra) è al 26-30%%. Roberta Lombardi (M5s) è al 25-29% e  Sergio Pirozzi (Lista civica) è al 2-4%. L'affluenza ai seggi nel Lazio è stata del 66,48%. Nel 2013 era stata del 71.91%. Per le consultazioni regionali lo spoglio inizia lunedì alle 14. In Lombardia ha votato il 73,07% degli aventi diritto (dati relativi a 1.516 comuni su 1.516). Nella precedente tornata elettorale del 2013, che però si svolse in due giorni, alla stessa ora si era recato alle urne il 76,77% degli elettori.
 
 
• LEGA IN TESTA A MACERATA
Dal territorio arriva un altro dato significativo: a Macerata, a un mese dalla tentata strage razzista di Luca Traini del 3 febbraio scorso, il cui autore fu a suo tempo candidato per la Lega, quando manca un centinaio di sezioni da scrutinare, il centrodestra è in testa nell'uninominale della Camera con il partito di Matteo Salvini primo per consensi. La Lega ha il 21,09% e distanzia di 10 punti netti Forza Italia che ha il 10%. Segue M5s, col 31,77%, solo terzo il centrosinistra. Centrodestra in testa a Macerata, con la Lega nella posizione di forza, anche per il Senato.
 
 
 
• LA GEOGRAFIA DEL VOTO
Il centrodestra ha vinto quasi tutti i collegi uninominali del Nord Italia. Il Movimento 5 Stelle prevale in quasi tutto il Sud Italia. Il centrosinistra è in testa in pochissimi collegi uninominali del Trentino Alto Adige, dell'Emilia Romagna, della Toscana e del Lazio. Umbria e Marche non sono più regioni rosse. Se i dati definitivi confermeranno il trend attuale, i collegi uninominali delle due regioni sono stati tutti conquistati da centrodestra e M5s. I collegi uninominali sono 232 alla Camera e 116 al Senato. Gli altri si attribuiranno con il proporzionale. Per gli italiani all'estero sono riservati 12 deputati e 6 senatori.
 
Ritardi e code ha provocato in numerosi seggi il nuovo sistema di voto con l'uso per la prima volta del talloncino anti frode. Code più lunghe del solito ai seggi fin dal primo mattino di domenica sono state segnalate in tutta Italia a causa della nuova procedura introdotta per le elezioni politiche
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di Napoli Magazine

05/03/2024 - 12:18

È il Movimento 5 stelle il vincitore indiscusso delle elezioni politiche 2018 con il 32% dei voti, mentre il centrodestra conquista la posizione di prima coalizione con il 35%. Ma la maggioranza non va a nessuno.
 
Quando mancano ormai poche sezioni da scrutinare per elezioni della Camera dei deputati questi i dati secondo il sito del Viminale: Lega 17,59%, Forza Italia 14,00%, Fratelli d'Italia con Giorgia Meloni 4,34%, Noi con l'Italia 1,31%, Movimento 5 stelle 32,36%, Partito democratico 18,84%, +Europa 2,57%, Italia Europa insieme 0,58%, Lorenzin 0,52%, Svp - Patt 0,43%, Liberi e uguali 3,38%, Potere al popolo 1,13%, Casapound Italia 0,93%.
 
Al Senato, mentre anche qui si avvicina il termine dello spoglio, la Lega è al 17,81, Forza Italia 14,47%, Fratelli d'Italia 4,27%, Noi con l'Italia-Udc 1,19%, Movimento 5 Stelle 31,94%, Partito democratico 19,20%, +Europa 2,37%, Italia Europa Insieme 0,53%, Civica Popolare Lorenzin 0,50%, Svp - Patt 0,44%, Liberi e Uguali 3,25%, Potere al Popolo 1,05%, Casapound Italia 0,84%.
 
Il verdetto che viene fuori dallo spoglio dei seggi è netto: trionfa il Movimento 5 stelle, ma festeggia anche la Lega, che supera il 17% e sorpassa Forza Italia, ferma intorno al 14%. Grande sconfitto è il Partito Democratico, che si attesta intorno al 20%. E con queste cifre, non gli basterebbe neanche una 'larga intesa' con Fi per poter dare vita a una maggioranza. A votare, al contrario di quanto sitemeva alla vigilia, sono stati in tanti: l'affluenza definitiva è stata del 73% contro il 75,27% del 2013, quando però si è votato in due giornate.
 
Abbracci, sorrisi e applausi tra i militanti M5s, per un risultato già definito 'storico', tensione al Nazareno, dove c'è poca voglia di parlare. Per avere dichiarazioni di vincitori e vinti bisogna aspettare qualche ora: sia Luigi Di Maio che Matteo Renzi hanno scelto di vedere i dati finali, prima di commentare. E il segretario Pd  sembra vicino a un passo 
 
Elezioni 2018: Renzi pronto a lasciare, accusa i big del Pd
 Quando sono state spogliate circa due terzi delle sezioni, l'esito delle elezioni politiche secondo gli ultimi dati, indicano che al centrodestra andrebbero, secondo le stime, 250-260 seggi alla Camera (con la Lega maggioritaria all'interno della coalizione rispetto a Forza Italia) e 130-140 seggi al Senato. Al M5s andrebbero, secondo le stime, 230-240 seggi alla Camera e 110-120 seggi al Senato. Staccatissimo il centrosinistra guidato dal Pd con circa 110-120 seggi alla Camera e 45-55 seggi al Senato. Le maggioranza politica necessaria alla camera è 316 seggi, mentre al senato e di 158 seggi.
 
Ma già dalle proiezioni il quadro è sembrato chiaro: i dati definitivi forniti da Swg per La7 relativi al Senato hanno dato M5s a 32,1%, con un netto distacco rispetto agli avversari: crolla il Partito democratico, al 19%, mentre la Lega con 17,6% sorpassa Forza Italia (14,6%). Nel centrodestra Fratelli d'Italia arriva al 4,1% e Noi con l'Italia-Ude 1,1%. Nel centrosinistra non riesce a raggiungere la soglia del 3% +Europa (2,4%), ma la delusione più grande riguarda Leu che non supera il 3,2%. Civica popolare  Lorenzin 0,5%, Italia Europa insieme 0,7%.
 
Sempre le proiezioni di La7 per la Camera vedono M5s a 32,1%, Pd a 19,0% e Lega a 17,5%, anche in questo caso avanti a Fi, che si attesta a 14,1%. Fratelli d'Italia ottiene 4,1%, mentre Noi con l'Italia 1,1%. +Europa è a 2,7%, Leu a 3,5% e Civica Popolare 0,5%. Infine Italia Europa insieme 0,6%. Se i dati definitivi dovessero, però, confermare quelli preliminari, nessuna forza politica raggiungerebbe il 40%, soglia indispensabile per formare un governo. E i numeri delle possibili coalizioni del futuro sono un rebus.
 
Elezioni, Calabresi: "M5s primo partito ma servono alleanze per governare"
 
 
• COSI' NEI COLLEGI
La vittoria dei Cinquestelle a livello nazionale fa vedere i suoi effetti anche nelle sfide uninominali: i collegi hanno riservato non poche sorprese.
D'Alema flop in Puglia 
Boschi ok a Bolzano 
Casini surclassa Errani 
Renzi vince a Firenze 
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• LE REGIONI
Per le Regionali in Lombardia, secondo gli exit poll Rai, Attilio Fontana (centrodestra) al 38-42%; Giorgio Gori (Centrosinistra) è al 31-35%%. Dario Violi (M5s) è al 17-21% e Onorio Rosati (Leu) al 2-4 %. Nel Lazio Nicola Zingaretti (Centrosinistra) è in testa con il 30-34%, mentre Stefano Parisi (Centrodestra) è al 26-30%%. Roberta Lombardi (M5s) è al 25-29% e  Sergio Pirozzi (Lista civica) è al 2-4%. L'affluenza ai seggi nel Lazio è stata del 66,48%. Nel 2013 era stata del 71.91%. Per le consultazioni regionali lo spoglio inizia lunedì alle 14. In Lombardia ha votato il 73,07% degli aventi diritto (dati relativi a 1.516 comuni su 1.516). Nella precedente tornata elettorale del 2013, che però si svolse in due giorni, alla stessa ora si era recato alle urne il 76,77% degli elettori.
 
 
• LEGA IN TESTA A MACERATA
Dal territorio arriva un altro dato significativo: a Macerata, a un mese dalla tentata strage razzista di Luca Traini del 3 febbraio scorso, il cui autore fu a suo tempo candidato per la Lega, quando manca un centinaio di sezioni da scrutinare, il centrodestra è in testa nell'uninominale della Camera con il partito di Matteo Salvini primo per consensi. La Lega ha il 21,09% e distanzia di 10 punti netti Forza Italia che ha il 10%. Segue M5s, col 31,77%, solo terzo il centrosinistra. Centrodestra in testa a Macerata, con la Lega nella posizione di forza, anche per il Senato.
 
 
 
• LA GEOGRAFIA DEL VOTO
Il centrodestra ha vinto quasi tutti i collegi uninominali del Nord Italia. Il Movimento 5 Stelle prevale in quasi tutto il Sud Italia. Il centrosinistra è in testa in pochissimi collegi uninominali del Trentino Alto Adige, dell'Emilia Romagna, della Toscana e del Lazio. Umbria e Marche non sono più regioni rosse. Se i dati definitivi confermeranno il trend attuale, i collegi uninominali delle due regioni sono stati tutti conquistati da centrodestra e M5s. I collegi uninominali sono 232 alla Camera e 116 al Senato. Gli altri si attribuiranno con il proporzionale. Per gli italiani all'estero sono riservati 12 deputati e 6 senatori.
 
Ritardi e code ha provocato in numerosi seggi il nuovo sistema di voto con l'uso per la prima volta del talloncino anti frode. Code più lunghe del solito ai seggi fin dal primo mattino di domenica sono state segnalate in tutta Italia a causa della nuova procedura introdotta per le elezioni politiche
Fonte: Repubblica