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L'ATTACCO - "Napoli fogna infernale", De Magistris: "Presenteremo querela", il sindaco di Cantù: "Chiedo scusa per il termine che ho usato"
23.03.2017 13:05 di Napoli Magazine

NAPOLI - Claudio Bizzozero, sindaco di Cantù, ha suscitato enorme indignazione per aver scritto alcuni post su Facebook in cui attacca Napoli.

 

Nel primo scrive: "SALVINI: "NAPOLI È CASA MIA". FOSSI STATO PRESENTE GLI AVREI SEMPLICEMENTE DETTO CHE CASA MIA INVECE È CANTÙ E LA LOMBARDIA È LA MIA TERRA, MENTRE NAPOLI PER ME RESTA UNA FOGNA INFERNALE (EMBLEA DELL'INTERA itaGlia) DALLA QUALE MI TENGO BEN LONTANO. Salvini lo ha dichiarato in diretta ieri sera a "QUINTA COLONNA" su Rete 4 e nessuno dei presenti gli ha detto nulla.  Io avrei dovuto essere lì in trasmissione a quell'ora ma stranamente, verso le 15.00, mentre già ero a metà del viaggio per Roma, mi hanno telefonato dalla redazione per dirmi che sarei slittato nella seconda metà della trasmissione (cioè dopo la comparsata salviniana). Vi sembra un caso? A me per niente. Così il candidato premier naziunal partenopeo l'ho solo incrociato. Lui usciva dallo studio ed io entravo ... e confesso che mi ha fatto una sola impressione: mi è sembrato molto basso ... anzi ... più che basso direi ... piccolo. UN PICCOLO INSIGNIFICANTE LEADERUCCIO NAZIUNAL PARTENOPEO che ha paura dei confronti pubblici con chi sa che lo metterebbe in difficoltà. Che un personaggio così insignificante rappresenti Napoli e la fogna italica non mi sorprende. I napoletani fanno benissimo a votarlo: è perfetto per loro. Che rappresenti invece noi lombardi ... mi sembra invece una nostra gravissima responsabilità e sorprendente che alcuni fra noi ancora lo votino. Claudio Bizzozero Sindaco libero e fieramente lombardo del Comune departitocratizzato di Cantù".

 

 

Nel secondo post scrive: "NAPOLI S'INDIGNA? LA VERITÀ SPESSO FA MALE MA RESTA LA VERITÀ E OCCORRE SEMPRE DIRLA, COSTI QUEL CHE COSTI
Se avessi scritto che Napoli è una città pulita, civile e ordinata, nella quale non esistono illegalità, né criminalità, né degrado ambientale o sociale, né esistono parassiti, raccomandati, furbetti o approfittatori; se avessi scritto che Napoli è una città modello dalla quale tutti dovrebbero prendere esempio; avrei raccolto migliaia di messaggi di sostegno, ma non avrei detto la verità.  La verità è un'altra. Io l'ho detta e mi sono preso insulti infiniti. Ma qual è il problema di fronte a questa verità oggettiva? Da fastidio l'uso del termine "fogna infernale"? Ne facciamo dunque una questione di termini utilizzati? Di forma? Trovate un altro termine. A me i termini non importano. Io preferisco la sostanza. E la sostanza è evidente. Napoli è una città sporca, inquinata, criminale, mafiosa, corrotta, degradata, clientelare, parassitaria e incivile. 
L'immagine perfetta per la sostanza del paese di cui è parte (e di cui, purtroppo, facciamo parte anche noi) che è anch'esso esattamente così ovunque. Napoli è solo più avanti di altri in questo. Però i napoletani non amano sentirselo dire. Preferiscono sostituire la realtà con le descrizioni di pura fantasia (modello "Un posto al sole", telenovela pagata da mamma RAI ossia dai soldi lombardi) oppure preferiscono ricordare i tempi di Franceschiello, oppure ti indicano il mare (inquinato) o il Vesuvio (cementificato) o i loro monumenti simbolo dell'antica civiltà. Come se non sapessimo che anche a Bombay non mancano testimonianze di antica civiltà e che a Roma inventarono gli acquedotti e le fognature. Ma provate a girare oggi per le baraccopoli di Bombay o per le strade di Roma. E come reagiscono allora i Napoletani davanti alla verità messa brutalmente davanti agli occhi di tutti?  Non certo come fa chi vuol cambiare le cose (oggettivamente orribili) ma solo insultando chi ricorda loro come sta realmente la situazione. Atteggiamento tipico di un paese in cui ne accadono di tutti i colori ma .... meglio non parlarne o parlarne in modo "diplomatico", edulcorando e indorando.  Non mi intendo di psicologia ma credo che tutto questo si chiami rimozione (metodo perfetto per chi non vuole risolvere i problemi).
Funziona ovunque. Basta viaggiare in una qualunque città del terzo mondo per rendersene conto: nascondono i peccati sotto il tappeto (o per lor meno ci provano) e cercano di mostrare al mondo ed ai turisti solo il buono. Ma per quanto mi riguarda c'è pure di peggio: c'è che ormai anche noi ci stiamo assuefacendo a questo andazzo e rischiamo di rendere anche Milano identica a Napoli (e per certi aspetti ci siamo già).
Tutto questo, ovviamente, non ha nulla a che fare col razzismo ma dare del razzista a chi fa notare come stanno realmente le cose è il modo più classico per nasconderle. Se non vuoi beccarti del razzista racconta palle alla gente. E invece chiunque viva in Lombardia o a Napoli (non importa che si chiami Cattaneo, Esposito, Yang o Mohamed) dovrebbe essere preoccupato per questa orribile situazione. E dovrebbe prendere Zurigo ad esempio per la propria città e non il terzo mondo (da cui, non a caso, la gente fugge).
C'è qualcuno che vuol continuare a raccontare le favole ai bambini e suonare l'orchestrina mentre il Titanic affonda? Faccia pure.
Tutto è una fogna ma .... GOOOOOOAAAAAAL!
Claudio Bizzozero 
Sindaco libero 
del Comune departitocratizzato di Cantù 
P.s. tutte le foto sono tratte da siti partenopei ma non è stato facile scegliere tante sono le immagini dell'orrore".

 

 

Pronta la reazione del Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che su Facebook ha annunciato l'intenzione di presentare querela per diffamazione: "Già ieri pomeriggio nell'immediatezza della notizia del delirante post del sindaco di Cantù ho convocato nel mio ufficio il capo della nostra Avvocatura municipale per conferire ampio mandato per presentare all'Autorità giudiziaria querela per diffamazione. Ne dò notizia solo oggi perchè credevo che le parole di questo personaggio non meritassero una ribalta mediatica, che sta ora montando, ma solo gli atti formali della nostra Avvocatura e le Aule di un Tribunale per vederlo condannato al più presto. E' davvero vergognoso che un eletto del popolo possa permettersi di usare un linguaggio simile nei confronti della nostra Città. La rozzezza umana di fronte alla nostra cultura e alla nostra bellezza. Prima di parlare di Napoli il Sindaco di Cantù prenda una brocca d'acqua pubblica bene comune e si sciacqui la bocca".

 

 

Claudio Bizzozero è stato intervistato oggi dal giornalista Valter De Maggio ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Napoli fogna infernale? La ringrazio per questa opportunità di parlare coi suoi concittadini. Cosa aggiungere? Non ho scritto tutto quello che penso su Napoli, ad esempio non ho scritto che Napoli è una città splendida. C'era un solo modo per accendere l'attenzione su una realtà di Napoli e dell'Intera Italia, cioè una realtà fallita. Non vengo a Napoli da almeno 5 anni. De Magistris sono certo che stia facendo il suo massimo, come molti sindaci. Salvini è venuto a prendermi per il naso, i napoletani hanno fatto bene a rispondergli come hanno fatto, io non sono leghista, che lo sappiano i napoletani! Napoli è una delle città con un livello di criminalità che fa paura. Diciamo pure che ora il problema della sporcizia sia risolto, non lo so. Magari in questi cinque anni è stato fatto un miracolo, ma la camorra continua ad avere un ruolo importante nella città e in tutta l’Italia. Quelli che la storiografia italiana chiama briganti, io li chiamo patrioti. Garibaldi era un avventuriero, che è venuto al Sud a stuprare gente e fare fosse comuni. Allo stesso modo la mia terra è stata invasa dai francesi, quindi conosco bene la Storia del nostro paese. Il mio è stato un modo per accendere i riflettori su un tema vero. Siamo in un Paese fallito. E' stato un modo sbagliato, non dovevo usare il termine "fogna", è stato un modo provocatorio.I cittadini di Cantù hanno preso le distanze? Anche il vice sindaco. Ciasscuno è libero di prendere le distanze, ma il tema resta quello. Il presente dell'Italia e di Napoli è un presente infernale. L'Italia è una fogna. Perchè ho parlato di Napoli? Napoli è l'emblema dell'Italia, è la punta avanzata, gli altri seguono a ruota. Parlo di un problema che è di tutti noi, la causa è lo Stato che prima ha distrutto il Meridione e ora vuole distruggere ancche il Settentrione. De Magistris mi querela? Ne ha il diritto, ma io credo che siamo dalla stessa parte, io tengo alla mia terra e lui alla sua. Il sindaco oltre a querelarmi mi incontri e poi si metta a capo di un movimento che punti all'obiettivo comune mio e suo, all'autonomia dei nostri territori, che non ne possiamo più, stiamo morendo di statalismo. Mi scuso per il termine che ho usato. Darmi del razzista è sbagliato anche se lo capisco se uno non mi conosce e legge quella cosa. Venire a Napoli? A Napoli vengo volentieri, ma non si può negare quello che ho scritto, è la verità. L'ultima volta che sono stato a Napoli, le persone che mi hanno ospitato mi hanno dato delle regole da seguire, come quella di togliere l'orologio costoso. Il problema è comune all'intero Paese. Non abbiamo le risorse, ce le leva uno Stato che poi le delapida. Ho usato un modo sbagliato, ho urtato la sensibilità dei napoletani, mi scuso. Io in cerca di pubblicità? Non mi interessa, volevo che i temi che interessano, la autonomia dei territori, avessero i riflettori puntati. Dico la verità di un Paese e di una città utilizzando una terminologia non adeguata per far accendere i riflettori. Anche a Milano consigliano di togliere il Rolex? Non lo sapevo. E' un Paese fallito per colpa di un sistema fallimentare. Mancano tre mesi alla scadenza del mio mandato e non mi ricandido, l'avevo dichiarato da tempo. Ho cercato di fare del mio meglio negli ultimi 5 anni. Nel secondo post il riferimento è all'Italia. L'attacco è alla città, non ai napoletani. Faccio fatica a cambiare idea, non di Napoli ma dell'intero Paese. Di quel termine 'fogna' mi dispiace, era solo un modo per accendere i riflettori e direi che ci sono riuscito. Mi scuso con chi si è sentito offeso. Chiedo scusa per il termine, non per la sostanza, negare che le cose che ho scritto siano vere mi sembra dura".

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di Napoli Magazine

23/03/2024 - 13:05

NAPOLI - Claudio Bizzozero, sindaco di Cantù, ha suscitato enorme indignazione per aver scritto alcuni post su Facebook in cui attacca Napoli.

 

Nel primo scrive: "SALVINI: "NAPOLI È CASA MIA". FOSSI STATO PRESENTE GLI AVREI SEMPLICEMENTE DETTO CHE CASA MIA INVECE È CANTÙ E LA LOMBARDIA È LA MIA TERRA, MENTRE NAPOLI PER ME RESTA UNA FOGNA INFERNALE (EMBLEA DELL'INTERA itaGlia) DALLA QUALE MI TENGO BEN LONTANO. Salvini lo ha dichiarato in diretta ieri sera a "QUINTA COLONNA" su Rete 4 e nessuno dei presenti gli ha detto nulla.  Io avrei dovuto essere lì in trasmissione a quell'ora ma stranamente, verso le 15.00, mentre già ero a metà del viaggio per Roma, mi hanno telefonato dalla redazione per dirmi che sarei slittato nella seconda metà della trasmissione (cioè dopo la comparsata salviniana). Vi sembra un caso? A me per niente. Così il candidato premier naziunal partenopeo l'ho solo incrociato. Lui usciva dallo studio ed io entravo ... e confesso che mi ha fatto una sola impressione: mi è sembrato molto basso ... anzi ... più che basso direi ... piccolo. UN PICCOLO INSIGNIFICANTE LEADERUCCIO NAZIUNAL PARTENOPEO che ha paura dei confronti pubblici con chi sa che lo metterebbe in difficoltà. Che un personaggio così insignificante rappresenti Napoli e la fogna italica non mi sorprende. I napoletani fanno benissimo a votarlo: è perfetto per loro. Che rappresenti invece noi lombardi ... mi sembra invece una nostra gravissima responsabilità e sorprendente che alcuni fra noi ancora lo votino. Claudio Bizzozero Sindaco libero e fieramente lombardo del Comune departitocratizzato di Cantù".

 

 

Nel secondo post scrive: "NAPOLI S'INDIGNA? LA VERITÀ SPESSO FA MALE MA RESTA LA VERITÀ E OCCORRE SEMPRE DIRLA, COSTI QUEL CHE COSTI
Se avessi scritto che Napoli è una città pulita, civile e ordinata, nella quale non esistono illegalità, né criminalità, né degrado ambientale o sociale, né esistono parassiti, raccomandati, furbetti o approfittatori; se avessi scritto che Napoli è una città modello dalla quale tutti dovrebbero prendere esempio; avrei raccolto migliaia di messaggi di sostegno, ma non avrei detto la verità.  La verità è un'altra. Io l'ho detta e mi sono preso insulti infiniti. Ma qual è il problema di fronte a questa verità oggettiva? Da fastidio l'uso del termine "fogna infernale"? Ne facciamo dunque una questione di termini utilizzati? Di forma? Trovate un altro termine. A me i termini non importano. Io preferisco la sostanza. E la sostanza è evidente. Napoli è una città sporca, inquinata, criminale, mafiosa, corrotta, degradata, clientelare, parassitaria e incivile. 
L'immagine perfetta per la sostanza del paese di cui è parte (e di cui, purtroppo, facciamo parte anche noi) che è anch'esso esattamente così ovunque. Napoli è solo più avanti di altri in questo. Però i napoletani non amano sentirselo dire. Preferiscono sostituire la realtà con le descrizioni di pura fantasia (modello "Un posto al sole", telenovela pagata da mamma RAI ossia dai soldi lombardi) oppure preferiscono ricordare i tempi di Franceschiello, oppure ti indicano il mare (inquinato) o il Vesuvio (cementificato) o i loro monumenti simbolo dell'antica civiltà. Come se non sapessimo che anche a Bombay non mancano testimonianze di antica civiltà e che a Roma inventarono gli acquedotti e le fognature. Ma provate a girare oggi per le baraccopoli di Bombay o per le strade di Roma. E come reagiscono allora i Napoletani davanti alla verità messa brutalmente davanti agli occhi di tutti?  Non certo come fa chi vuol cambiare le cose (oggettivamente orribili) ma solo insultando chi ricorda loro come sta realmente la situazione. Atteggiamento tipico di un paese in cui ne accadono di tutti i colori ma .... meglio non parlarne o parlarne in modo "diplomatico", edulcorando e indorando.  Non mi intendo di psicologia ma credo che tutto questo si chiami rimozione (metodo perfetto per chi non vuole risolvere i problemi).
Funziona ovunque. Basta viaggiare in una qualunque città del terzo mondo per rendersene conto: nascondono i peccati sotto il tappeto (o per lor meno ci provano) e cercano di mostrare al mondo ed ai turisti solo il buono. Ma per quanto mi riguarda c'è pure di peggio: c'è che ormai anche noi ci stiamo assuefacendo a questo andazzo e rischiamo di rendere anche Milano identica a Napoli (e per certi aspetti ci siamo già).
Tutto questo, ovviamente, non ha nulla a che fare col razzismo ma dare del razzista a chi fa notare come stanno realmente le cose è il modo più classico per nasconderle. Se non vuoi beccarti del razzista racconta palle alla gente. E invece chiunque viva in Lombardia o a Napoli (non importa che si chiami Cattaneo, Esposito, Yang o Mohamed) dovrebbe essere preoccupato per questa orribile situazione. E dovrebbe prendere Zurigo ad esempio per la propria città e non il terzo mondo (da cui, non a caso, la gente fugge).
C'è qualcuno che vuol continuare a raccontare le favole ai bambini e suonare l'orchestrina mentre il Titanic affonda? Faccia pure.
Tutto è una fogna ma .... GOOOOOOAAAAAAL!
Claudio Bizzozero 
Sindaco libero 
del Comune departitocratizzato di Cantù 
P.s. tutte le foto sono tratte da siti partenopei ma non è stato facile scegliere tante sono le immagini dell'orrore".

 

 

Pronta la reazione del Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che su Facebook ha annunciato l'intenzione di presentare querela per diffamazione: "Già ieri pomeriggio nell'immediatezza della notizia del delirante post del sindaco di Cantù ho convocato nel mio ufficio il capo della nostra Avvocatura municipale per conferire ampio mandato per presentare all'Autorità giudiziaria querela per diffamazione. Ne dò notizia solo oggi perchè credevo che le parole di questo personaggio non meritassero una ribalta mediatica, che sta ora montando, ma solo gli atti formali della nostra Avvocatura e le Aule di un Tribunale per vederlo condannato al più presto. E' davvero vergognoso che un eletto del popolo possa permettersi di usare un linguaggio simile nei confronti della nostra Città. La rozzezza umana di fronte alla nostra cultura e alla nostra bellezza. Prima di parlare di Napoli il Sindaco di Cantù prenda una brocca d'acqua pubblica bene comune e si sciacqui la bocca".

 

 

Claudio Bizzozero è stato intervistato oggi dal giornalista Valter De Maggio ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Napoli fogna infernale? La ringrazio per questa opportunità di parlare coi suoi concittadini. Cosa aggiungere? Non ho scritto tutto quello che penso su Napoli, ad esempio non ho scritto che Napoli è una città splendida. C'era un solo modo per accendere l'attenzione su una realtà di Napoli e dell'Intera Italia, cioè una realtà fallita. Non vengo a Napoli da almeno 5 anni. De Magistris sono certo che stia facendo il suo massimo, come molti sindaci. Salvini è venuto a prendermi per il naso, i napoletani hanno fatto bene a rispondergli come hanno fatto, io non sono leghista, che lo sappiano i napoletani! Napoli è una delle città con un livello di criminalità che fa paura. Diciamo pure che ora il problema della sporcizia sia risolto, non lo so. Magari in questi cinque anni è stato fatto un miracolo, ma la camorra continua ad avere un ruolo importante nella città e in tutta l’Italia. Quelli che la storiografia italiana chiama briganti, io li chiamo patrioti. Garibaldi era un avventuriero, che è venuto al Sud a stuprare gente e fare fosse comuni. Allo stesso modo la mia terra è stata invasa dai francesi, quindi conosco bene la Storia del nostro paese. Il mio è stato un modo per accendere i riflettori su un tema vero. Siamo in un Paese fallito. E' stato un modo sbagliato, non dovevo usare il termine "fogna", è stato un modo provocatorio.I cittadini di Cantù hanno preso le distanze? Anche il vice sindaco. Ciasscuno è libero di prendere le distanze, ma il tema resta quello. Il presente dell'Italia e di Napoli è un presente infernale. L'Italia è una fogna. Perchè ho parlato di Napoli? Napoli è l'emblema dell'Italia, è la punta avanzata, gli altri seguono a ruota. Parlo di un problema che è di tutti noi, la causa è lo Stato che prima ha distrutto il Meridione e ora vuole distruggere ancche il Settentrione. De Magistris mi querela? Ne ha il diritto, ma io credo che siamo dalla stessa parte, io tengo alla mia terra e lui alla sua. Il sindaco oltre a querelarmi mi incontri e poi si metta a capo di un movimento che punti all'obiettivo comune mio e suo, all'autonomia dei nostri territori, che non ne possiamo più, stiamo morendo di statalismo. Mi scuso per il termine che ho usato. Darmi del razzista è sbagliato anche se lo capisco se uno non mi conosce e legge quella cosa. Venire a Napoli? A Napoli vengo volentieri, ma non si può negare quello che ho scritto, è la verità. L'ultima volta che sono stato a Napoli, le persone che mi hanno ospitato mi hanno dato delle regole da seguire, come quella di togliere l'orologio costoso. Il problema è comune all'intero Paese. Non abbiamo le risorse, ce le leva uno Stato che poi le delapida. Ho usato un modo sbagliato, ho urtato la sensibilità dei napoletani, mi scuso. Io in cerca di pubblicità? Non mi interessa, volevo che i temi che interessano, la autonomia dei territori, avessero i riflettori puntati. Dico la verità di un Paese e di una città utilizzando una terminologia non adeguata per far accendere i riflettori. Anche a Milano consigliano di togliere il Rolex? Non lo sapevo. E' un Paese fallito per colpa di un sistema fallimentare. Mancano tre mesi alla scadenza del mio mandato e non mi ricandido, l'avevo dichiarato da tempo. Ho cercato di fare del mio meglio negli ultimi 5 anni. Nel secondo post il riferimento è all'Italia. L'attacco è alla città, non ai napoletani. Faccio fatica a cambiare idea, non di Napoli ma dell'intero Paese. Di quel termine 'fogna' mi dispiace, era solo un modo per accendere i riflettori e direi che ci sono riuscito. Mi scuso con chi si è sentito offeso. Chiedo scusa per il termine, non per la sostanza, negare che le cose che ho scritto siano vere mi sembra dura".