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LA TRAGEDIA - Shock per il bimbo Rohingya morto, è l'Aylan della Birmania
05.01.2017 12:57 di Napoli Magazine Fonte: Ansa

Abbandonato nel fango, a faccia in giù, gambe e braccia nude: una foto terribile di un bimbo di 16 mesi di etnia Rohingya morto sta facendo il giro del web, con la promessa di diventare un atto d'accusa nei confronti dei militari della Birmania, che ancora oggi negano la strisciante pulizia etnica nei confronti della minoranza musulmana del quale il bimbo faceva parte. Un'immagine che ricorda molto da vicino quella del cadavere del piccolo Aylan Kurdi, il bimbo siriano annegato durante un naufragio nel settembre 2015 durante la traversata della disperazione verso la Grecia, che le onde hanno riportato sulla spiaggia turca da cui era partito. Simile la posizione dei due bambini, identico il senso di abbandono. L'immagine di Aylan commosse il mondo, divenne simbolo della tragedia dell'immigrazione e aprì i cuori di molti europei. Questa potrebbe diventare l'icona di una guerra sconosciuta. Il piccolo Rohingya, scrive la Cnn, si chiamava Mohammed Shohayet, è annegato insieme a mamma, fratellino di tre anni e zio mentre, sotto al fuoco dei militari, la sua famiglia tentava la traversata del fiume Naf, confine fra lo stato di Rakhine, in Birmania, e il Bangladesh, verso il quale stavano fuggendo. "Quando vedo questa foto, sento che vorrei morire. Non ha più senso per me vivere in questo mondo", ha raccontato alla Cnn il giovane padre del bimbo, Zafor Alam.

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LA TRAGEDIA - Shock per il bimbo Rohingya morto, è l'Aylan della Birmania

di Napoli Magazine

05/01/2024 - 12:57

Abbandonato nel fango, a faccia in giù, gambe e braccia nude: una foto terribile di un bimbo di 16 mesi di etnia Rohingya morto sta facendo il giro del web, con la promessa di diventare un atto d'accusa nei confronti dei militari della Birmania, che ancora oggi negano la strisciante pulizia etnica nei confronti della minoranza musulmana del quale il bimbo faceva parte. Un'immagine che ricorda molto da vicino quella del cadavere del piccolo Aylan Kurdi, il bimbo siriano annegato durante un naufragio nel settembre 2015 durante la traversata della disperazione verso la Grecia, che le onde hanno riportato sulla spiaggia turca da cui era partito. Simile la posizione dei due bambini, identico il senso di abbandono. L'immagine di Aylan commosse il mondo, divenne simbolo della tragedia dell'immigrazione e aprì i cuori di molti europei. Questa potrebbe diventare l'icona di una guerra sconosciuta. Il piccolo Rohingya, scrive la Cnn, si chiamava Mohammed Shohayet, è annegato insieme a mamma, fratellino di tre anni e zio mentre, sotto al fuoco dei militari, la sua famiglia tentava la traversata del fiume Naf, confine fra lo stato di Rakhine, in Birmania, e il Bangladesh, verso il quale stavano fuggendo. "Quando vedo questa foto, sento che vorrei morire. Non ha più senso per me vivere in questo mondo", ha raccontato alla Cnn il giovane padre del bimbo, Zafor Alam.

Fonte: Ansa