ISCHIA (NAPOLI) - Amici di "Napoli Magazine", ben ritrovati! La difesa del Napoli, per me, è a posto. I gol subiti sono dovuti a errori individuali che possono capitare nell’arco della partita. Il reparto è pienamente promosso. Sento tante chiacchiere su Rog: se Sarri non lo ha ancora mandato in campo un motivo deve esserci. Quando un calciatore arriva da lontano ha bisogno di tempo per ambientarsi. Purtroppo Rog ci sta mettendo più del dovuto ma spero di vederlo presto in campo. Infine Reina: credo sia, seppur banale, inevitabile sottolineare che periodi chiaroscuro se ne vivono. Capita anche ai grandi, categoria alla quale Reina continua ad appartenere. Non è cambiato nulla rispetto ai miei tempi: l’errore rimane inchiodato nella testa della gente per un po’ mentre le prodezze vengono dimenticate. Reina è incappato in un infortunio ed il primo a rendersene conto, a darne testimonianza attraverso la reazione stizzita, è stato proprio lui. Se il Napoli avesse vinto, come sarebbe stato giusto, nessuno si sarebbe soffermato. I successi mandano in cavalleria anche le disavventure. E invece ora si ricama su quell’incidente. Si fanno i conti dei punti persi e si scordano quelli guadagnati grazie ad un miracolo. Molti dicono che Reina ha smesso di fare i miracoli. Sono i luoghi comuni del calcio. Si è detto di chiunque, anche di Buffon che è un monumento. Ha dovuto fronteggiare piccole crisi, che appartengono alle carriere più brillanti, e vedete in che modo ne è uscito. Non sono cieco, sono onesto e rimango tra i suoi sostenitori. E’ indiscutibile che sul tiro di Keita si poteva fare meglio, ma questo lo ha lasciato capire immediatamente proprio Pepe. Ed il suo atteggiamento è stato inequivocabile: s’è preso le colpe, picchiandosi la testa. Peccato, ma non si può tornare indietro, bisogna guardare avanti. Il Napoli ha un portiere di statura mondiale, di personalità spiccata ed anche di talento. Bisogna aver fiducia in lui e non lasciarsi condizionare da qualche errore.

Pino Taglialatela

Napoli Magazine

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