Calcio
BARI - Di Cesare punta Lucarelli: “Posso giocare fino a 39 anni”
19.12.2018 23:42 di Napoli Magazine Fonte: Gianlucadimarzio.com

Mi sono trovato in attacco, largo a destra. Ho ricevuto palla, me la sono portata sul mancino ed è andata bene. Ho trovato il sette. E pensare che il sinistro non è il mio piede naturale”. Una corsa a perdifiato, per festeggiare una vittoria che lancia la propria squadra sempre più in fuga in solitaria e un gol che non si vede tutte le domeniche. Preparazione guardando negli occhi l'avversario, finta per accentrarsi e conclusione a giro nell'incrocio opposto a trovare la rete della vittoria. Con il gol messo a segno domenica a Castrovillari contro il Rotonda, Valerio Di Cesare ha già eguagliato il record di marcature con la maglia del Brescia.

Il centrale difensivo che in estate ha deciso di lasciare il Parma dopo la scalata dalla C alla A per tornare a Bari e accettare la scommessa dei biancorossi, ha già raggiunto quattro gol in campionato (ma quello contro il Troina è in “comproprietà” con l'avversario Joss Didiba) e sogna di riportare il Bari nel calcio che conta. Una missione che sin qui il 35enne romano e i suoi compagni stanno rispettando: primi nel girone I a +11 sulla Turris seconda, unica imbattuta della quarta serie nazionale e miglior difesa d'Italia. “E' stato bellissimo vedere i compagni, anche della panchina, venire ad esultare verso di me” racconta Di Cesare, senza dimenticare una battuta nei confronti dell'amico e compagno di squadra Franco Brienza.“Ha detto che quello scatto per venire a festeggiare lo pagherà? Ha ragione”.

Il centro al Rotonda è sul “secondo gradino del podio” nella carriera di Di Cesare, secondo solo a un “coast to coast vincente con la divisa del Brescia contro il Pescara nel 2014”. Se la classifica cannonieri interna lo vede alle spalle dei soli Simeri, Neglia e Floriano, Di Cesare sceglie un'altra corsa per immortalare il momento del Bari: quella di tutta la panchina, guidata da un decano come Brienza, per abbracciarlo dopo il centro del 2-1 al Rotonda. “Vanno fatti i complimenti a tutti, non è facile avere a metà girone undici punti di vantaggio sulla seconda”. Parole di chi in carriera è passato per Lazio e Chelsea da giovanissimo, totalizzando oltre 300 presenze tra i pro e tre promozioni festeggiate in carriera tra Torino e Parma. Leader silenzioso (“Fuori dal campo mi dedico esclusivamente alla mia famiglia”), Cornacchini si affida a lui, Cacioli e Mattera – 106 anni in tre – per blindare la porta del giovane Marfella. Missione ampiamente riuscita sin qui, con il Bari battuto 5 volte e mai su azione. Il riferimento è “Chiellini: non ho dubbi, oggi è il miglior difensore del mondo. Ne dicono tante su come imposta, ma non sbaglia mai un passaggio e non fa passare nessuno”.

Il difensore, legato da un contratto biennale, è tornato in Puglia dopo l'anno e mezzo vissuto tra il 2014 e il 2016 (“La prima stagione fu molto buona, nonostante i playoff non raggiunti, sugli ultimi cinque mesi invece meglio non commentare”) per aggiungere nuovi traguardi al suo palmarès. Senza togliersi il vizio del gol, con un obiettivo ambizioso nel mirino. “Dieci gol? Sarebbe davvero troppo, mi sa che ora invece mi fermerò”. E se Simeri aveva promesso un orologio meno pregiato di quello promesso da Icardi ai suoi compagni di squadra dell'Inter in caso di vittoria del titolo cannonieri, Di Cesare evita garanzie: “Mi porteranno a cena loro (scherza, ndr). Però se i gol servono, ben vengano. Ma è merito di tutti, soprattutto dell'allenatore che ci tiene sulla corda. Con lui lavoriamo tanto, questa sosta arriverà nel momento giusto. A Cornacchini va dato il grosso merito di saper gestire il gruppo alla grande. Non è facile tener fuori tanti calciatori di qualità come accade da noi”.

"Lo scorso anno ho giocato con Lucarelli che ha vinto la B a 41 anni. Se uno sta bene fisicamente, può giocare fino a 38-39 anni. Io giocherò fino a che starò bene. Voglio contribuire alla scalata del Bari”. Che domenica passerà dal Roccella, ospite nell'ultimo turno di andata al San Nicola: Di Cesare e compagni puntano a chiudere il girone di andata da imbattuti, per un Natale da record.

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BARI - Di Cesare punta Lucarelli: “Posso giocare fino a 39 anni”

di Napoli Magazine

19/12/2024 - 23:42

Mi sono trovato in attacco, largo a destra. Ho ricevuto palla, me la sono portata sul mancino ed è andata bene. Ho trovato il sette. E pensare che il sinistro non è il mio piede naturale”. Una corsa a perdifiato, per festeggiare una vittoria che lancia la propria squadra sempre più in fuga in solitaria e un gol che non si vede tutte le domeniche. Preparazione guardando negli occhi l'avversario, finta per accentrarsi e conclusione a giro nell'incrocio opposto a trovare la rete della vittoria. Con il gol messo a segno domenica a Castrovillari contro il Rotonda, Valerio Di Cesare ha già eguagliato il record di marcature con la maglia del Brescia.

Il centrale difensivo che in estate ha deciso di lasciare il Parma dopo la scalata dalla C alla A per tornare a Bari e accettare la scommessa dei biancorossi, ha già raggiunto quattro gol in campionato (ma quello contro il Troina è in “comproprietà” con l'avversario Joss Didiba) e sogna di riportare il Bari nel calcio che conta. Una missione che sin qui il 35enne romano e i suoi compagni stanno rispettando: primi nel girone I a +11 sulla Turris seconda, unica imbattuta della quarta serie nazionale e miglior difesa d'Italia. “E' stato bellissimo vedere i compagni, anche della panchina, venire ad esultare verso di me” racconta Di Cesare, senza dimenticare una battuta nei confronti dell'amico e compagno di squadra Franco Brienza.“Ha detto che quello scatto per venire a festeggiare lo pagherà? Ha ragione”.

Il centro al Rotonda è sul “secondo gradino del podio” nella carriera di Di Cesare, secondo solo a un “coast to coast vincente con la divisa del Brescia contro il Pescara nel 2014”. Se la classifica cannonieri interna lo vede alle spalle dei soli Simeri, Neglia e Floriano, Di Cesare sceglie un'altra corsa per immortalare il momento del Bari: quella di tutta la panchina, guidata da un decano come Brienza, per abbracciarlo dopo il centro del 2-1 al Rotonda. “Vanno fatti i complimenti a tutti, non è facile avere a metà girone undici punti di vantaggio sulla seconda”. Parole di chi in carriera è passato per Lazio e Chelsea da giovanissimo, totalizzando oltre 300 presenze tra i pro e tre promozioni festeggiate in carriera tra Torino e Parma. Leader silenzioso (“Fuori dal campo mi dedico esclusivamente alla mia famiglia”), Cornacchini si affida a lui, Cacioli e Mattera – 106 anni in tre – per blindare la porta del giovane Marfella. Missione ampiamente riuscita sin qui, con il Bari battuto 5 volte e mai su azione. Il riferimento è “Chiellini: non ho dubbi, oggi è il miglior difensore del mondo. Ne dicono tante su come imposta, ma non sbaglia mai un passaggio e non fa passare nessuno”.

Il difensore, legato da un contratto biennale, è tornato in Puglia dopo l'anno e mezzo vissuto tra il 2014 e il 2016 (“La prima stagione fu molto buona, nonostante i playoff non raggiunti, sugli ultimi cinque mesi invece meglio non commentare”) per aggiungere nuovi traguardi al suo palmarès. Senza togliersi il vizio del gol, con un obiettivo ambizioso nel mirino. “Dieci gol? Sarebbe davvero troppo, mi sa che ora invece mi fermerò”. E se Simeri aveva promesso un orologio meno pregiato di quello promesso da Icardi ai suoi compagni di squadra dell'Inter in caso di vittoria del titolo cannonieri, Di Cesare evita garanzie: “Mi porteranno a cena loro (scherza, ndr). Però se i gol servono, ben vengano. Ma è merito di tutti, soprattutto dell'allenatore che ci tiene sulla corda. Con lui lavoriamo tanto, questa sosta arriverà nel momento giusto. A Cornacchini va dato il grosso merito di saper gestire il gruppo alla grande. Non è facile tener fuori tanti calciatori di qualità come accade da noi”.

"Lo scorso anno ho giocato con Lucarelli che ha vinto la B a 41 anni. Se uno sta bene fisicamente, può giocare fino a 38-39 anni. Io giocherò fino a che starò bene. Voglio contribuire alla scalata del Bari”. Che domenica passerà dal Roccella, ospite nell'ultimo turno di andata al San Nicola: Di Cesare e compagni puntano a chiudere il girone di andata da imbattuti, per un Natale da record.

Fonte: Gianlucadimarzio.com