Calcio
Calcio, Cervone: "Fui vicinissimo al Napoli"
26.03.2015 01:54 di Napoli Magazine

Nacque nell’entroterra napoletano, crebbe nelle giovanili della Juve Stabia, con il sogno di indossare la maglia del Napoli nel cuore. Poi la Roma, la sua carriera è esplosa in giallorosso.  Giovanni Cervone è stato raggiunto da "IlNapoliOnline.Com" e queste sono le sue dichiarazioni:

Nato nell’entroterra napoletano, quanto le sarebbe piaciuto vestire la maglia azzurra del Napoli?

“Tantissimo. C’è stato un periodo nel quale si parlava di un mio trasferimento a Napoli: era il dopo Garella, giocavo con il Genoa, c’era Maradona, ma Spinelli, allora presidente rossoblu, non  trovò l’accordo e non se ne fece nulla”.

Un po’ di Napoli l’ha avuto a Roma: Ottavio Bianchi. Ci racconta qualche aneddoto sul tecnico?

“Un buon allenatore, ma con un carattere particolare, se ne accorsero anche a Napoli. Molto preparato, quando voleva ottenere un risultato, ci riusciva”.

Napoli e Roma, da amici a nemici. Un gesto verso i tifosi giallorossi e ‘amicizia’ finì. Il punto più basso lo scorso maggio con la morte di Ciro Esposito. È il caso di smetterla, il calcio è altro…

“Assolutamente, specialmente per due squadre, le migliori del Sud. Per contrastare la supremazia delle squadre del nord, non dico dovrebbero aiutarsi, ma collaborare e invece ci si scontra per sciocchezze che spesso sfociano in tragedie, come lo scorso anno”.

Benitez e il Napoli, un momento particolare, pochi punti ottenuti e attuale quinto posto. Così in Champions non si va!

“Esatto! E’ difficile andare in Champions così, ma nell’ultima gara il Napoli è stato danneggiato. Sento ancora in giro parlare di fallo o meno, la verità è che quello è fallo netto e l’arbitro doveva fischiare senza se e senza ma. Doveva anche ammonire Pinilla. Mancano 10 gare e ci sono 30 punti in palio, la Roma non è in un periodo esaltante, ma va cambiato atteggiamento e marcia: serve vincere!”

La Roma di Garcia è tornata a vincere a Cesena: 3 punti che la rilanciano e la tengono ancorata al secondo posto

“Ha vinto, ma non ha convinto. Ha giocato contro una squadra che cerca punti, ma di livello basso. Ha ottenuto quel risultato a Cesena, ma quella squadra è stata allestita per salvarsi. Il potenziale in campo era diverso e non è stata fatta troppa fatica. La Roma ha gare importanti da affrontare fino alla fine, mentre la Lazio ha un calendario più agevole”.
Vero è che l’Europa League consentirebbe al Napoli di andare in Champions…

“Molto difficile vincere la competizione europea, me lo auguro per i tifosi: il Napoli ha tutte le carte in regola per riuscirci. Ci sono otto squadre agguerrite, sarà una bella lotta”.

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Calcio, Cervone: "Fui vicinissimo al Napoli"

di Napoli Magazine

26/03/2024 - 01:54

Nacque nell’entroterra napoletano, crebbe nelle giovanili della Juve Stabia, con il sogno di indossare la maglia del Napoli nel cuore. Poi la Roma, la sua carriera è esplosa in giallorosso.  Giovanni Cervone è stato raggiunto da "IlNapoliOnline.Com" e queste sono le sue dichiarazioni:

Nato nell’entroterra napoletano, quanto le sarebbe piaciuto vestire la maglia azzurra del Napoli?

“Tantissimo. C’è stato un periodo nel quale si parlava di un mio trasferimento a Napoli: era il dopo Garella, giocavo con il Genoa, c’era Maradona, ma Spinelli, allora presidente rossoblu, non  trovò l’accordo e non se ne fece nulla”.

Un po’ di Napoli l’ha avuto a Roma: Ottavio Bianchi. Ci racconta qualche aneddoto sul tecnico?

“Un buon allenatore, ma con un carattere particolare, se ne accorsero anche a Napoli. Molto preparato, quando voleva ottenere un risultato, ci riusciva”.

Napoli e Roma, da amici a nemici. Un gesto verso i tifosi giallorossi e ‘amicizia’ finì. Il punto più basso lo scorso maggio con la morte di Ciro Esposito. È il caso di smetterla, il calcio è altro…

“Assolutamente, specialmente per due squadre, le migliori del Sud. Per contrastare la supremazia delle squadre del nord, non dico dovrebbero aiutarsi, ma collaborare e invece ci si scontra per sciocchezze che spesso sfociano in tragedie, come lo scorso anno”.

Benitez e il Napoli, un momento particolare, pochi punti ottenuti e attuale quinto posto. Così in Champions non si va!

“Esatto! E’ difficile andare in Champions così, ma nell’ultima gara il Napoli è stato danneggiato. Sento ancora in giro parlare di fallo o meno, la verità è che quello è fallo netto e l’arbitro doveva fischiare senza se e senza ma. Doveva anche ammonire Pinilla. Mancano 10 gare e ci sono 30 punti in palio, la Roma non è in un periodo esaltante, ma va cambiato atteggiamento e marcia: serve vincere!”

La Roma di Garcia è tornata a vincere a Cesena: 3 punti che la rilanciano e la tengono ancorata al secondo posto

“Ha vinto, ma non ha convinto. Ha giocato contro una squadra che cerca punti, ma di livello basso. Ha ottenuto quel risultato a Cesena, ma quella squadra è stata allestita per salvarsi. Il potenziale in campo era diverso e non è stata fatta troppa fatica. La Roma ha gare importanti da affrontare fino alla fine, mentre la Lazio ha un calendario più agevole”.
Vero è che l’Europa League consentirebbe al Napoli di andare in Champions…

“Molto difficile vincere la competizione europea, me lo auguro per i tifosi: il Napoli ha tutte le carte in regola per riuscirci. Ci sono otto squadre agguerrite, sarà una bella lotta”.