Calcio
Calcio, de Magistris: "Sono stato invitato a Torino ma non ci andrò"
10.02.2016 20:38 di Napoli Magazine
Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris ha rilasciato alcune dichiarazioni a Premium Sport: "A Napoli sono tutti concentrati su questa partita, ci sarà il coprifuoco. Non ci sarà nessuno per strada, tutti guarderanno la partita. Senza i tifosi del Napoli? Dispiace che i tifosi non possono andare a vedere la partita. Andrà a vedere la partita? Sono stato invitato e ringrazio De Laurentiis, ma ci ho pensato e penso che non sia giusto andare a vedere la partita quando i nostri tifosi non possono farlo. La vedrò da Napoli come tutti. Seguirò il consiglio di Conti di registrare la partita? E' una cosa impensabile, non capisco come si possa guardare Sanremo e poi dopo vedersi la partita registrata. E' una cosa da pazzi, tutti guarderanno la partita. I cori neglistadi una volta erano più violenti, ma facevano meno male?"E' vero. Ora si va a colpire l'identità, un popolo e la pelle di una persona: c'è più cattiveria, questo non fa bene nè al calcio nè a tutta l'Italia".
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Calcio, de Magistris: "Sono stato invitato a Torino ma non ci andrò"

di Napoli Magazine

10/02/2024 - 20:38

Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris ha rilasciato alcune dichiarazioni a Premium Sport: "A Napoli sono tutti concentrati su questa partita, ci sarà il coprifuoco. Non ci sarà nessuno per strada, tutti guarderanno la partita. Senza i tifosi del Napoli? Dispiace che i tifosi non possono andare a vedere la partita. Andrà a vedere la partita? Sono stato invitato e ringrazio De Laurentiis, ma ci ho pensato e penso che non sia giusto andare a vedere la partita quando i nostri tifosi non possono farlo. La vedrò da Napoli come tutti. Seguirò il consiglio di Conti di registrare la partita? E' una cosa impensabile, non capisco come si possa guardare Sanremo e poi dopo vedersi la partita registrata. E' una cosa da pazzi, tutti guarderanno la partita. I cori neglistadi una volta erano più violenti, ma facevano meno male?"E' vero. Ora si va a colpire l'identità, un popolo e la pelle di una persona: c'è più cattiveria, questo non fa bene nè al calcio nè a tutta l'Italia".