Il giornalista ed esperto di mercato Gianluca Di Marzio è intervenuto durante la trasmissione “Marte Sport Live” su Radio Marte: “Adesso su Soriano verrà fuori il balletto delle responsabilità: la verità è che non si può cercare di convincere un calciatore che non vuole venire, che non è convinto. Ci sta in questo caso che si arrivi all’ultimo secondo; il Napoli doveva lasciarlo stare da subito, perché chi deve indossare la maglia del Napoli dev’essere entusiasta. Era stato preso per fare sia il trequartista che la mezzala, Insigne ha fatto bene l’ultima ma non è un trequartista, ruolo per cui penso fosse stato scelto il giocatore della Sampdoria. I contratti del Napoli sono più lunghi degli altri, tant’è che il ragazzino del Chelsea è stato depositato ad un quarto d’ora dalla fine, si è rischiato anche su quello. Anche l’operazione Rugani era stata programmata come prestito biennale senza diritto di riscatto, non sarebbe stata un’operazione futuribile. L’errore è stato della società che doveva programmare prima, Giuntoli doveva avere la possibilità di cominciare a lavorare prima, molti affari sarebbero stati portati a termine. Lui è furbo, in gamba, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, ma è arrivato tardi per avere il tempo di fare le cose come vorresti.Questo ha portato ai prestiti secchi di Gabriel e Chalobah, dovuti alle emergenze. Fosse arrivato prima Maksimovic e Vecino sarebbero già due calciatori del Napoli”.