FELIPE MELO ai microfoni di Sky Sport nel post partita di SPARTA PRAGA-INTER.
Ci si aspettava un approccio diverso.
Noi dobbiamo capire che giocare in Europa non è semplice, è diverso rispetto dal campionato italiano. Dobbiamo fare tutta la partita come se fosse un derby e fino adesso non lo abbiamo fatto, sia in casa sia oggi.
Nel secondo tempo credo che abbiamo anche meritato di più, dopo l’espulsione è diventata anche più dura, però nel primo tempo quando abbiamo pensato di giocare a calcio eravamo già sotto 2-0. Così è difficile.
State facendo fatica a gestire le due competizioni.
Come ho detto prima: giocare in Europa è completamente diverso che giocare nel campionato italiano, spagnolo, è diverso.
Ci aspettavamo una squadra forte, anche perché hanno cambiato allenatore, quando cambi allenatore c’è quella voglia di dimostrare, però niente, non è il momento di parlare, tutti i giocatori devono tirare fuori quello che hanno dentro e ripartire subito da Roma, perché non c’è tempo.
L’errore sul primo gol ci può stare, sei scivolato. Sulla punizione, non siete andati a chiedere la distanza, siete rimasti tutti fermi a osservare il giocatore.
Uno deve guardare la palla per forza, mi hanno insegnato questo. È un errore collettivo.
di Napoli Magazine
30/09/2024 - 00:55
FELIPE MELO ai microfoni di Sky Sport nel post partita di SPARTA PRAGA-INTER.
Ci si aspettava un approccio diverso.
Noi dobbiamo capire che giocare in Europa non è semplice, è diverso rispetto dal campionato italiano. Dobbiamo fare tutta la partita come se fosse un derby e fino adesso non lo abbiamo fatto, sia in casa sia oggi.
Nel secondo tempo credo che abbiamo anche meritato di più, dopo l’espulsione è diventata anche più dura, però nel primo tempo quando abbiamo pensato di giocare a calcio eravamo già sotto 2-0. Così è difficile.
State facendo fatica a gestire le due competizioni.
Come ho detto prima: giocare in Europa è completamente diverso che giocare nel campionato italiano, spagnolo, è diverso.
Ci aspettavamo una squadra forte, anche perché hanno cambiato allenatore, quando cambi allenatore c’è quella voglia di dimostrare, però niente, non è il momento di parlare, tutti i giocatori devono tirare fuori quello che hanno dentro e ripartire subito da Roma, perché non c’è tempo.
L’errore sul primo gol ci può stare, sei scivolato. Sulla punizione, non siete andati a chiedere la distanza, siete rimasti tutti fermi a osservare il giocatore.
Uno deve guardare la palla per forza, mi hanno insegnato questo. È un errore collettivo.