Amareggiato, deluso. Sconfitta interna e Fiorentina che vede l'Europa allontanarsi. Vincenzo Montella non è soddisfatto, non può esserlo. Il rigore di Diamanti come danno, il gol di Obbadi come beffa. L'Hellas Verona passa al Franchi, l'allenatore viola commenta così in sala stampa al termine della partita: "Il turnover? Se dobbiamo analizzare la partita, facciamola. La squadra oggi ha concesso zero al Verona nel primo tempo, era nettamente superiore all'avversario. Per mancanza di abilità o precisione non siamo andati in vantaggio, abbiamo aumentato la velocità e nel finale siamo stati ingenui e generosi esponendoci per vincere la partita. Era il caso di non commettere altri errori dopo il primo contropiede subito. Erano i giocatori migliori per potermi garantire una prestazione così. Chi ha giocato di più ha una media di 32 anni e non ha mai giocato così tanto, era necessario cambiare. Ho preferito fare così. C'è grande amarezza per come è andata, per i tre punti che sarebbero stati preziosissimi per ambiare a qualcosa in più del sesto posto. Ci mancano, adesso non ci sono molte possibilità di arrivare terzi ma abbiamo il diritto di provarci e di fare il meglio per arrivare più in alto. Meritiamo applausi, non fischi. Babacar e Badelj? Vediamo gli esami di domani. Giovedì? E' un avversario forte, abbiamo voglia di giocarcela e vogliamo dimenticare questa sconfitta. I rigori sbagliati? Non credo sia questione di fortuna, è un'abilità. Se sbagliamo, non ce l'abbiamo. Non sono allenabili senza l'adrenalina del momento. I fischi? Credo, e lo dico con sincerità, che chi paga il biglietto abbia il diritto di fischiare. Non credo però che tutti avessero pagato... Sento la Fiesole sempre vicina, gli altri molto meno. Mi piacerebbe essere fischiato più io e meno la squadra, ha sempre fatto il suo dovere. Forse dovevo entrare in campo... Non sono riuscito a farmi capire. Indicazioni dalla società? No, vuole arrivare avanti in tutte, come me e la squadra".