Calcio
Calcio, Zaccardo: "Mi sento ancora calciatore, ma non dipende solo da me, Milan–Parma gara equilibrata"
30.11.2018 19:17 di Napoli Magazine Fonte: Europacalcio.it

Campione del mondo 2006: basterebbe questo per descrivere Cristian Zaccardo. Invece c’è molto di più: 382 presenze in Serie A collezionate con le maglie di Bologna, Palermo, Parma, Milan e Carpi e 22 gol, senza dimenticare la fantastica stagione in Germania al Wolfsburg con cui ha vinto la Bundesliga nel 2008-09, arrivando davanti al Bayern. Una carriera ad alti livelli che per ora non ha intenzione di chiudere. Davvero una bella chiacchierata durante la quale si è parlato della partita in programma domenica e dei momenti delle due squadre ma anche dei suoi interessanti progetti futuri.

 

Europa Calcio ha avuto l’onore e il piacere di intervistarlo in esclusiva.

Partiamo da Milan – Parma: domenica si affronteranno a San Siro. Partita speciale per lei. Essendo un doppio ex. Milan in emergenza, Parma sulle ali dell’entusiasmo. Che gara sarà?

“Mi auguro sia una bella partita, sarò a San Siro. Sono legato ad entrambe le squadre e sarà un piacere. Il Milan è in difficoltà a livello numerico, non è al top della forma però Gattuso ha dimostrato di esaltarsi di fronte alle difficoltà, sotto pressione rende meglio. Il Parma invece è la rivelazione di questo campionato e sono al top della condizione psicofisica. Paradossalmente sta facendo meglio in Serie A che non in B o C nelle scorse annate. Ha dimostrato di essere una squadra solida ma anche coraggiosa, andando a vincere a Milano con l’Inter e a Torino contro i granata. Se concedi spazi, il Parma ti punisce, le accelerazioni di Gervinho sono devastanti. Pronostico? Sarà una gara equilibrata però il Milan è in casa e se vuole andare in Champions deve vincere, il Parma non avrà pressioni ma se vuole continuare a stupire ancora deve fare una bella gara”.

 

Mister Gattuso tira fuori il carattere nei momenti difficili. Tante le critiche ricevute ma è ancora lì attaccato al 4^ posto nonostante le mille difficoltà. Domenica scorsa ha ottenuto un ottimo pareggio nello scontro diretto contro la Lazio. Ce la fa il Milan ad andare in Champions?

“Questo lo sapremo a fine campionato. Il Milan ha una rosa costruita per arrivare tra il 4^ e il 6^ posto. Se sono molto bravi arriveranno quarti, ma non è facile, non sono i favoriti in maniera assoluta, ma se la possono giocare fino in fondo”.

 

Il Parma sta facendo un vero e proprio miracolo: sesto posto a -3 dalla zona Champions. Quali sono i segreti della squadra ducale? Non c’è solo Gervinho.

“Hanno trovato un bel mix. Parma la conosco bene, è una piazza che ti lascia lavorare tranquillamente, ci sono tante componenti che fanno si che ci sia il clima ideale, non c’è quella pressione che c’è in altre piazze, c’è una bella armonia e hanno trovato giocatori pieni di entusiasmo all’interno comunque di un contesto valido che veniva già da tre promozioni di fila. Mi auguro che possano continuare così fino alla fine anche se col prosieguo del campionato i veri valori verranno fuori e non so se riusciranno a tenere questi ritmi”.

 

Un focus su mister D’Aversa: si aspettava che facesse così bene al suo esordio in A? In molti ad agosto dicevano che non sarebbe arrivato alla 10^ giornata…

“Sinceramente non lo conosco personalmente quindi lo giudico attraverso i risultati ottenuti e ammetto che non mi aspettavo partisse così”.

 

Domanda amarcord: i suoi ricordi più belli degli anni trascorsi a Milano e di quelli passati a Parma.

“Beh per quanto riguarda l’esperienza al Milan non posso non citare l’esordio in rossonero in campionato contro la Lazio, l’esordio in Champions League contro il Celtic e il primo gol”.

 

Gol contro…

“Eh… Proprio contro il Parma (Milan – Parma 3-1 dell’anno 2014-15, ndr.) Mentre per quanto riguarda i ricordi in gialloblù, essendo stato più tempo, ne ho davvero molti e tutti positivi. Per esempio le 7 vittorie consecutive conquistate alla fine del 2011-12 con cui siamo entrati nella storia della società, poi ricordo i 10 gol in 3 anni e mezzo che non sono pochi e poi la mia miglior stagione, la prima in Emilia con Guidolin nel 2009-10”.

 

Dopo l’esperienza nel campionato maltese, è rimasto svincolato: quali sono i progetti futuri di Cristian Zaccardo?

“Mi sto proiettando verso il futuro ma devo dire che ho ancora la testa da calciatore, il fisico è ancora integro. Ovviamente non dipende solo da me. Io comunque mi sto aggiornando, lunedì avrò l’esame da direttore sportivo, poi nel 2013 ho svolto il corso da allenatore Uefa B e quindi ho già messo le basi per il futuro. A me piacerebbe rimanere nel calcio ma ripeto, mi sento ancora calciatore quindi spero che in questo mese e mezzo mi arrivi una proposta valida da poter accettare. Per adesso sto avendo dei contatti con squadre anche fuori dall’Europa, bisogna valutare e vedere se ci sono i presupposti per far si che la cosa vada in porto. Lasciare l’Italia per un posto lontano non è facile, bisogna pensarci bene anche perché ho una famiglia, due bambini. Entro due mesi devo decidere altrimenti passa troppo tempo”.

 

Per quanto riguarda la distanza con la famiglia, l’esperienza a Malta com’era andata?

“Bene bene anche perché riuscivo a tornare tutte le settimane, avrei voluto continuare lì. E’ stata davvero una scoperta positiva. Secondo me il progetto-calcio a Malta può crescere molto. Ci sono varie possibilità di investimento, ampi margini di miglioramento. Con un progetto serio si possono ottenere delle soddisfazioni. Ne parlerò lunedì all’esame”.

 

Ultima: potendo scegliere, farebbe l’allenatore o il direttore sportivo?

“Forse oggi dico 51% allenatore e 49% direttore. Ma non mi è scattata la molla perché mi vedo ancora al 99% calciatore”.

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Calcio, Zaccardo: "Mi sento ancora calciatore, ma non dipende solo da me, Milan–Parma gara equilibrata"

di Napoli Magazine

30/11/2024 - 19:17

Campione del mondo 2006: basterebbe questo per descrivere Cristian Zaccardo. Invece c’è molto di più: 382 presenze in Serie A collezionate con le maglie di Bologna, Palermo, Parma, Milan e Carpi e 22 gol, senza dimenticare la fantastica stagione in Germania al Wolfsburg con cui ha vinto la Bundesliga nel 2008-09, arrivando davanti al Bayern. Una carriera ad alti livelli che per ora non ha intenzione di chiudere. Davvero una bella chiacchierata durante la quale si è parlato della partita in programma domenica e dei momenti delle due squadre ma anche dei suoi interessanti progetti futuri.

 

Europa Calcio ha avuto l’onore e il piacere di intervistarlo in esclusiva.

Partiamo da Milan – Parma: domenica si affronteranno a San Siro. Partita speciale per lei. Essendo un doppio ex. Milan in emergenza, Parma sulle ali dell’entusiasmo. Che gara sarà?

“Mi auguro sia una bella partita, sarò a San Siro. Sono legato ad entrambe le squadre e sarà un piacere. Il Milan è in difficoltà a livello numerico, non è al top della forma però Gattuso ha dimostrato di esaltarsi di fronte alle difficoltà, sotto pressione rende meglio. Il Parma invece è la rivelazione di questo campionato e sono al top della condizione psicofisica. Paradossalmente sta facendo meglio in Serie A che non in B o C nelle scorse annate. Ha dimostrato di essere una squadra solida ma anche coraggiosa, andando a vincere a Milano con l’Inter e a Torino contro i granata. Se concedi spazi, il Parma ti punisce, le accelerazioni di Gervinho sono devastanti. Pronostico? Sarà una gara equilibrata però il Milan è in casa e se vuole andare in Champions deve vincere, il Parma non avrà pressioni ma se vuole continuare a stupire ancora deve fare una bella gara”.

 

Mister Gattuso tira fuori il carattere nei momenti difficili. Tante le critiche ricevute ma è ancora lì attaccato al 4^ posto nonostante le mille difficoltà. Domenica scorsa ha ottenuto un ottimo pareggio nello scontro diretto contro la Lazio. Ce la fa il Milan ad andare in Champions?

“Questo lo sapremo a fine campionato. Il Milan ha una rosa costruita per arrivare tra il 4^ e il 6^ posto. Se sono molto bravi arriveranno quarti, ma non è facile, non sono i favoriti in maniera assoluta, ma se la possono giocare fino in fondo”.

 

Il Parma sta facendo un vero e proprio miracolo: sesto posto a -3 dalla zona Champions. Quali sono i segreti della squadra ducale? Non c’è solo Gervinho.

“Hanno trovato un bel mix. Parma la conosco bene, è una piazza che ti lascia lavorare tranquillamente, ci sono tante componenti che fanno si che ci sia il clima ideale, non c’è quella pressione che c’è in altre piazze, c’è una bella armonia e hanno trovato giocatori pieni di entusiasmo all’interno comunque di un contesto valido che veniva già da tre promozioni di fila. Mi auguro che possano continuare così fino alla fine anche se col prosieguo del campionato i veri valori verranno fuori e non so se riusciranno a tenere questi ritmi”.

 

Un focus su mister D’Aversa: si aspettava che facesse così bene al suo esordio in A? In molti ad agosto dicevano che non sarebbe arrivato alla 10^ giornata…

“Sinceramente non lo conosco personalmente quindi lo giudico attraverso i risultati ottenuti e ammetto che non mi aspettavo partisse così”.

 

Domanda amarcord: i suoi ricordi più belli degli anni trascorsi a Milano e di quelli passati a Parma.

“Beh per quanto riguarda l’esperienza al Milan non posso non citare l’esordio in rossonero in campionato contro la Lazio, l’esordio in Champions League contro il Celtic e il primo gol”.

 

Gol contro…

“Eh… Proprio contro il Parma (Milan – Parma 3-1 dell’anno 2014-15, ndr.) Mentre per quanto riguarda i ricordi in gialloblù, essendo stato più tempo, ne ho davvero molti e tutti positivi. Per esempio le 7 vittorie consecutive conquistate alla fine del 2011-12 con cui siamo entrati nella storia della società, poi ricordo i 10 gol in 3 anni e mezzo che non sono pochi e poi la mia miglior stagione, la prima in Emilia con Guidolin nel 2009-10”.

 

Dopo l’esperienza nel campionato maltese, è rimasto svincolato: quali sono i progetti futuri di Cristian Zaccardo?

“Mi sto proiettando verso il futuro ma devo dire che ho ancora la testa da calciatore, il fisico è ancora integro. Ovviamente non dipende solo da me. Io comunque mi sto aggiornando, lunedì avrò l’esame da direttore sportivo, poi nel 2013 ho svolto il corso da allenatore Uefa B e quindi ho già messo le basi per il futuro. A me piacerebbe rimanere nel calcio ma ripeto, mi sento ancora calciatore quindi spero che in questo mese e mezzo mi arrivi una proposta valida da poter accettare. Per adesso sto avendo dei contatti con squadre anche fuori dall’Europa, bisogna valutare e vedere se ci sono i presupposti per far si che la cosa vada in porto. Lasciare l’Italia per un posto lontano non è facile, bisogna pensarci bene anche perché ho una famiglia, due bambini. Entro due mesi devo decidere altrimenti passa troppo tempo”.

 

Per quanto riguarda la distanza con la famiglia, l’esperienza a Malta com’era andata?

“Bene bene anche perché riuscivo a tornare tutte le settimane, avrei voluto continuare lì. E’ stata davvero una scoperta positiva. Secondo me il progetto-calcio a Malta può crescere molto. Ci sono varie possibilità di investimento, ampi margini di miglioramento. Con un progetto serio si possono ottenere delle soddisfazioni. Ne parlerò lunedì all’esame”.

 

Ultima: potendo scegliere, farebbe l’allenatore o il direttore sportivo?

“Forse oggi dico 51% allenatore e 49% direttore. Ma non mi è scattata la molla perché mi vedo ancora al 99% calciatore”.

Fonte: Europacalcio.it