Calcio
IL COMMENTO - Seedorf: "Eriksson mi ha aiutato molto alla Sampdoria"
05.05.2024 10:18 di Napoli Magazine

Clarence Seedorf, ex calciatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Repubblica sul suo ex allenatore Eriksson con il quale lavorò alla Sampdoria: "Ho ricevuto insegnamenti importanti, avevo appena lasciato un club dove avevo giocato dieci anni sempre allo stesso modo. Tutti sapevamo cosa fare. In Italia mi hanno aiutato a adattarmi a una mentalità e una cultura diversa, a staccarmi da automatismi ormai consolidati. Eriksson? È stato un anno di formazione, considero fondamentale il passaggio alla Sampdoria per la carriera. In quella fase della mia vita, Eriksson mi ha aiutato molto, mi ha fatto giocare con grande regolarità, mi ha dato consigli sulla cultura italiana, non solo calcistica, e questi insegnamenti mi hanno accompagnato nella vita. Mi ha spiegato che a volte bisogna fare in campo quello che si aspettano da te, anche se pensi che non siano le scelte giuste. Mi ricordo benissimo il suo esempio, mi diceva che il mio modo di giocare era più vicino all’architetto, ma questo non vuol dire che non si può fare o capire il ruolo in campo del muratore. La gente, chi si alza la mattina presto, suda e fatica, si identifica più con il lavoro del muratore fatto di pressing e di corsa che con chi disegna il progetto".

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IL COMMENTO - Seedorf: "Eriksson mi ha aiutato molto alla Sampdoria"

di Napoli Magazine

05/05/2024 - 10:18

Clarence Seedorf, ex calciatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Repubblica sul suo ex allenatore Eriksson con il quale lavorò alla Sampdoria: "Ho ricevuto insegnamenti importanti, avevo appena lasciato un club dove avevo giocato dieci anni sempre allo stesso modo. Tutti sapevamo cosa fare. In Italia mi hanno aiutato a adattarmi a una mentalità e una cultura diversa, a staccarmi da automatismi ormai consolidati. Eriksson? È stato un anno di formazione, considero fondamentale il passaggio alla Sampdoria per la carriera. In quella fase della mia vita, Eriksson mi ha aiutato molto, mi ha fatto giocare con grande regolarità, mi ha dato consigli sulla cultura italiana, non solo calcistica, e questi insegnamenti mi hanno accompagnato nella vita. Mi ha spiegato che a volte bisogna fare in campo quello che si aspettano da te, anche se pensi che non siano le scelte giuste. Mi ricordo benissimo il suo esempio, mi diceva che il mio modo di giocare era più vicino all’architetto, ma questo non vuol dire che non si può fare o capire il ruolo in campo del muratore. La gente, chi si alza la mattina presto, suda e fatica, si identifica più con il lavoro del muratore fatto di pressing e di corsa che con chi disegna il progetto".