Calcio
IL GRAFFIO - Corbo: "La Juve sbanda, le 5 carte di Sarri"
27.09.2016 12:59 di Napoli Magazine Fonte: Antonio Corbo per "Il Graffio" di Repubblica

Il primo dei cinque vantaggi sulla Juve è passato inosservato. Lo scontro fra presidente e allenatore nelle forme più contorte ed eleganti c’è stato: si apre all’alba di giovedì, lo risolve Sarri sabato sera con una rettifica dopo la vittoria sul Chievo. Si rilevano altri punti in favore del Napoli, ma il tweet dalla Cina a metà settimana chiarisce subito i rapporti interni, quelli che in primavera minarono spesso la serenità del club, tra silenzi e ipocrisia, fughe di De Laurentiis, sospiri di Sarri sul contratto, assalto di giocatori e agenti per premi e rinnovi.

 

Dopo il pareggio con il Genoa, con un rigore negato a Milik, comincia Sarri. Segnala l’assenza di un dirigente con la delega alle proteste. Parole che smuovono non gli arbitri ma la stessa società, delusa per il pareggio, la cattiva prova di alcuni giocatori, l’inefficacia dei cambi. Più che osare qualche variante tattica, il Napoli rischia la sconfitta, evitata dalle manone di Reina. Il tweet dalla Cina fissa di rimando un principio opposto: gli arbitri non si contestano. Evidente: non dare alibi alla squadra. Si ribadisce poi che il club, pur con il quinto fatturato, si è appena reso competitivo con 128 milioni. Quindi: zitti tutti, giocate meglio, c’è una rosa ampia e affidabile come mai si è vista a Napoli.

Ecco i primi effetti. Gabbiadini può sbloccarsi con un gol rilevando Milik che sembrava inamovibile. Zielinski è promosso titolare. Il fatto che Sarri abbia voluto in tv chiarire quanto egli stesso aveva detto tre giorni prima è un segnale: la polemica c’è stata, è spenta, ed il Napoli ne esce più forte. Ha altri acquisti da inserire, Sarri li lancerà, pronti Djawara, Rog, Maksimovic. Interessante in attesa di mercoledì: il Benfica per la Champions al San Paolo, sperando che sia quasi pieno. Un’altra notte azzurra. Non è finita. L’annuncio di un più fluido turnover è il secondo vantaggio: giocatori tutti sulla corda, nessuno sarà bruciato, un allenatore disposto a cambiare. Il terzo è la fisicità dei ricambi: Maksimovic un gigante, Diawara e Rog. Il Napoli sarà bene attrezzato sui campi pesanti, fa ancora caldo ma si va verso le stagioni delle piogge.

 

Visti i risultati di ieri, il Napoli è l’avversario più temibile della Juve. Nell’analisi comparata con la Juve emergono gli ultimi due elementi: la riserva di potenza che il Napoli non aveva l’anno scorso e l’imbarazzo tattico della Juve, che arranca. Non risolve i suoi rebus. La coppia Higuain-Mandzukic è da divorzio, Pjanic vaga come un turista smarrito, Asamoah e Rugani chiedono tempo per guarire. La novità è questa: lo scudetto non è stato già vinto dalla Juve, rimane molto difficile, ma il Napoli non ha più alibi per provarci.

ULTIMISSIME CALCIO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
IL GRAFFIO - Corbo: "La Juve sbanda, le 5 carte di Sarri"

di Napoli Magazine

27/09/2024 - 12:59

Il primo dei cinque vantaggi sulla Juve è passato inosservato. Lo scontro fra presidente e allenatore nelle forme più contorte ed eleganti c’è stato: si apre all’alba di giovedì, lo risolve Sarri sabato sera con una rettifica dopo la vittoria sul Chievo. Si rilevano altri punti in favore del Napoli, ma il tweet dalla Cina a metà settimana chiarisce subito i rapporti interni, quelli che in primavera minarono spesso la serenità del club, tra silenzi e ipocrisia, fughe di De Laurentiis, sospiri di Sarri sul contratto, assalto di giocatori e agenti per premi e rinnovi.

 

Dopo il pareggio con il Genoa, con un rigore negato a Milik, comincia Sarri. Segnala l’assenza di un dirigente con la delega alle proteste. Parole che smuovono non gli arbitri ma la stessa società, delusa per il pareggio, la cattiva prova di alcuni giocatori, l’inefficacia dei cambi. Più che osare qualche variante tattica, il Napoli rischia la sconfitta, evitata dalle manone di Reina. Il tweet dalla Cina fissa di rimando un principio opposto: gli arbitri non si contestano. Evidente: non dare alibi alla squadra. Si ribadisce poi che il club, pur con il quinto fatturato, si è appena reso competitivo con 128 milioni. Quindi: zitti tutti, giocate meglio, c’è una rosa ampia e affidabile come mai si è vista a Napoli.

Ecco i primi effetti. Gabbiadini può sbloccarsi con un gol rilevando Milik che sembrava inamovibile. Zielinski è promosso titolare. Il fatto che Sarri abbia voluto in tv chiarire quanto egli stesso aveva detto tre giorni prima è un segnale: la polemica c’è stata, è spenta, ed il Napoli ne esce più forte. Ha altri acquisti da inserire, Sarri li lancerà, pronti Djawara, Rog, Maksimovic. Interessante in attesa di mercoledì: il Benfica per la Champions al San Paolo, sperando che sia quasi pieno. Un’altra notte azzurra. Non è finita. L’annuncio di un più fluido turnover è il secondo vantaggio: giocatori tutti sulla corda, nessuno sarà bruciato, un allenatore disposto a cambiare. Il terzo è la fisicità dei ricambi: Maksimovic un gigante, Diawara e Rog. Il Napoli sarà bene attrezzato sui campi pesanti, fa ancora caldo ma si va verso le stagioni delle piogge.

 

Visti i risultati di ieri, il Napoli è l’avversario più temibile della Juve. Nell’analisi comparata con la Juve emergono gli ultimi due elementi: la riserva di potenza che il Napoli non aveva l’anno scorso e l’imbarazzo tattico della Juve, che arranca. Non risolve i suoi rebus. La coppia Higuain-Mandzukic è da divorzio, Pjanic vaga come un turista smarrito, Asamoah e Rugani chiedono tempo per guarire. La novità è questa: lo scudetto non è stato già vinto dalla Juve, rimane molto difficile, ma il Napoli non ha più alibi per provarci.

Fonte: Antonio Corbo per "Il Graffio" di Repubblica