Finalmente Nathaniel Chalobah. Nel silenzio dello stadio Jan Breydel, al fianco di Valdifiori e David Lopez, Maurizio Sarri ha regalato il debutto dal primo minuto al centrocampista inglese, in prestito al Napoli e di proprietà del Chelsea. Chalobah, classe ’94, aveva esordito in maglia azzurra nella trasferta contro il Legia Varsavia, disputando gli ultimissimi minuti di partita.

Questa sera, con la qualificazione già in tasca, Sarri lo ha premiato dopo averne apprezzato lavoro, sacrificio e grande umiltà in allenamento. Chalobah, sostituito all’80' da Allan, ha aspettato in silenzio il suo momento e contro il Brugge ha saputo farsi apprezzare. Ha giocato di prima, ha rincorso gli avversari, ha mantenuto la posizione ed ha anche azzardato qualche verticalizzazione, palesando buona tecnica nonostante le lunghe leve.

Il passato da difensore centrale lo rende utile in fase d’interdizione, il presente da centrocampista gli permetterà di migliorare anche in fase d’impostazione per diventare quanto prima un centrocampista completo. La carriera di Chalobah è una corsa ad ostacoli senza pause. In tre anni ha vestito cinque maglie diverse: Watford, Nottingham, Middlesbrough, Burnley, Reading. Cinque esperienze, cinque tentativi andati (quasi) a vuoto, cinque step d’un percorso di crescita senza tuttavia esser riuscito – ancora – a tagliarne il traguardo.

In estate il Chelsea ha deciso di cederlo solo in prestito. Il motivo è assai banale: la società inglese, che lo ha accolto nel 2010, crede nel giovane centrocampista inglese, tanto da interrogarsi spesso sul perché dello scarso utilizzo a Napoli. L’ipotesi di un ritorno alla base a gennaio resta viva, soprattutto se il centrocampista continuerà ad avere poco spazio, ma la chance ricevuta questa sera dal suo allenatore è un segnale chiaro della forte stima che la società azzurra nutre nei suoi confronti. Il Chelsea osserva e aspetta.