Calcio
SUGC - Il segretario Silvestri dopo la denuncia a Lombardo: "Tuteleremo il diritto di cronaca", ecco cosa può succedere
28.08.2016 03:46 di Napoli Magazine
Il segretario del SUGC, Claudio Silvestri: "Basta con questo atteggiamento: bisogna tutelare il diritto di cronaca sportivo".
 
 
"Una denuncia, formale e legittima per difendere i giornalisti e soprattutto l'insindacabile diritto di cronaca messo chiaramente a repentaglio". 
 
 
Non usa mezzi termini Claudio Silvestri segretario del SUGC, sindacato dei giornalisti della Campania nel confermare l'imminente formalizzazione di una denuncia nei confronti di Nicola Lombardo, giornalista e responsabile della comunicazione della Società Sportiva Calcio Napoli. Pomo della discordia, o meglio della denuncia, il comunicato stampa della società che alla vigilia della prima conferenza stampa del mister Maurizio Sarri, precisava che la conferenza nella sede del Napoli a Castel Volturno, sarebbe stata "ad inviti" e non libera previo accreditamento. Da qui ira prevedibile degli esclusi che hanno letto in quel comunicato la volontà della società azzurra di non ammettere "giornalisti scomodi". Dalla polemica alla risposta di Lombardo il passo è stato breve: per il giornalista la decisione era dettata dalla volontà di non ammettere giornalisti "autocertificati" in casa loro, a Castel Volturno. Risposta che ha suscitato a sua volta la tempestiva risposta del sindacato che ha deciso di denunciare  Lombardo. Ecco cosa ha dichiarato Claudio Silvestri. 
 
 
- Segretario, di cosa "accusate" Nicola Lombardo? O meglio, quale è il motivo della denuncia?  
 
 
"Il sindacato di cui sono segretario contesta di fatto la violazione del codice deontologico e soprattutto il mancato rispetto alla carta dei doveri degli uffici stampa che prevede in primis la libertà e la correttezza di informazione. Un ufficio stampa dovrebbe soprattutto agevolare i colleghi e non ostacolarli. Tutto è fondato sulla tutela al massimo della libertà del giornalista e di stampa anche quando si tratta di un ufficio stampa, che deve difendere quella libertà anche contro "il padrone" di turno. Deve fare innanzitutto il giornalista, prima ancora che il dipendente". 
 
 
- Dove verrà presentata la denuncia e quali possono essere le conseguenze?
 
 
"La denuncia sarà presentata al consiglio di disciplina dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia, dove Nicola Lombardo è iscritto. Il consiglio analizzerà la denuncia e chiamerà Lombardo che potrà difendersi. Naturalmente sarà poi l'ordine a decidere l'eventuale sanzione da applicare e che va, come da legge, dal semplice richiamo alla radiazione dall'albo. La denuncia viene fatta perché il sindacato è un organismo di rappresentanza della categoria e ci vogliono dei paletti, bisogna rispettare i giornalisti, bisogna agire ora che è un momento di "sbandamento" per la nostra categoria". 
 
 
- Se da un lato il comportamento della Società azzurra è quantomeno contestabile, dall'altro va detto che raramente (o meglio mai) i giornalisti sportivi rispettano quella famosa Carta dei Doveri che li riguarda, che raccomanda, ad esempio, di non incitare mai al tifo, di prendere sempre le distanze dai toni forti o alti durante una trasmissione sportiva. Distanze che, sappiamo, non vengono mai prese, anzi. Possiamo dire che il giornalismo sportivo in Campania è molto un mondo a se stante, privo di quelle regole che esistono ma che non vengo o rispettate e forse neppure conosciute. 
 
 
"Assolutamente. Come dici tu quella carta va rispettata e soprattutto ricordata. D'accordo con l'Ussi a settembre incontreremo i gruppi di specializzazione non solo sportivi. Nello specifico il problema è che se il giornalista di giudiziaria sbaglia si becca una querela, quello dello sport no, perché qui il limite tra la cronaca e l'opinione è molto sottile e spesso in Campania quel limite è addirittura assente, anche per gli stessi giornalisti".
 
 
- Cosa pensi della risposta di Lombardo alle polemiche post comunicato?
 
 
"È inaccettabile che Lombardo dica che l'ordine è un'associazione di categoria "che si è agitata" anche perché l'Ordine è un ente di diritto pubblico a cui lui appartiene e da cui dipende la possibilità che lui stesso ha di fare ciò che fa. Se lui non fosse iscritto all'ordine lo avremmo già denunciato per esercizio abusivo della professione". 
 
 
- Vi aspettate una risposta di Lombardo o delle scuse?
 
 
"Non ci aspettiamo nulla da lui. Adesso le risposte le daranno gli organismi di categoria, ci auguriamo in tempi rapidi. È finito il tempo delle chiacchiere: ora è il tempo dei fatti e della difesa dei diritti. Ma sul serio stavolta. Questo è il compito del sindacato e questo è quello che faremo".
 
 
Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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SUGC - Il segretario Silvestri dopo la denuncia a Lombardo: "Tuteleremo il diritto di cronaca", ecco cosa può succedere

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28/08/2024 - 03:46

Il segretario del SUGC, Claudio Silvestri: "Basta con questo atteggiamento: bisogna tutelare il diritto di cronaca sportivo".
 
 
"Una denuncia, formale e legittima per difendere i giornalisti e soprattutto l'insindacabile diritto di cronaca messo chiaramente a repentaglio". 
 
 
Non usa mezzi termini Claudio Silvestri segretario del SUGC, sindacato dei giornalisti della Campania nel confermare l'imminente formalizzazione di una denuncia nei confronti di Nicola Lombardo, giornalista e responsabile della comunicazione della Società Sportiva Calcio Napoli. Pomo della discordia, o meglio della denuncia, il comunicato stampa della società che alla vigilia della prima conferenza stampa del mister Maurizio Sarri, precisava che la conferenza nella sede del Napoli a Castel Volturno, sarebbe stata "ad inviti" e non libera previo accreditamento. Da qui ira prevedibile degli esclusi che hanno letto in quel comunicato la volontà della società azzurra di non ammettere "giornalisti scomodi". Dalla polemica alla risposta di Lombardo il passo è stato breve: per il giornalista la decisione era dettata dalla volontà di non ammettere giornalisti "autocertificati" in casa loro, a Castel Volturno. Risposta che ha suscitato a sua volta la tempestiva risposta del sindacato che ha deciso di denunciare  Lombardo. Ecco cosa ha dichiarato Claudio Silvestri. 
 
 
- Segretario, di cosa "accusate" Nicola Lombardo? O meglio, quale è il motivo della denuncia?  
 
 
"Il sindacato di cui sono segretario contesta di fatto la violazione del codice deontologico e soprattutto il mancato rispetto alla carta dei doveri degli uffici stampa che prevede in primis la libertà e la correttezza di informazione. Un ufficio stampa dovrebbe soprattutto agevolare i colleghi e non ostacolarli. Tutto è fondato sulla tutela al massimo della libertà del giornalista e di stampa anche quando si tratta di un ufficio stampa, che deve difendere quella libertà anche contro "il padrone" di turno. Deve fare innanzitutto il giornalista, prima ancora che il dipendente". 
 
 
- Dove verrà presentata la denuncia e quali possono essere le conseguenze?
 
 
"La denuncia sarà presentata al consiglio di disciplina dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia, dove Nicola Lombardo è iscritto. Il consiglio analizzerà la denuncia e chiamerà Lombardo che potrà difendersi. Naturalmente sarà poi l'ordine a decidere l'eventuale sanzione da applicare e che va, come da legge, dal semplice richiamo alla radiazione dall'albo. La denuncia viene fatta perché il sindacato è un organismo di rappresentanza della categoria e ci vogliono dei paletti, bisogna rispettare i giornalisti, bisogna agire ora che è un momento di "sbandamento" per la nostra categoria". 
 
 
- Se da un lato il comportamento della Società azzurra è quantomeno contestabile, dall'altro va detto che raramente (o meglio mai) i giornalisti sportivi rispettano quella famosa Carta dei Doveri che li riguarda, che raccomanda, ad esempio, di non incitare mai al tifo, di prendere sempre le distanze dai toni forti o alti durante una trasmissione sportiva. Distanze che, sappiamo, non vengono mai prese, anzi. Possiamo dire che il giornalismo sportivo in Campania è molto un mondo a se stante, privo di quelle regole che esistono ma che non vengo o rispettate e forse neppure conosciute. 
 
 
"Assolutamente. Come dici tu quella carta va rispettata e soprattutto ricordata. D'accordo con l'Ussi a settembre incontreremo i gruppi di specializzazione non solo sportivi. Nello specifico il problema è che se il giornalista di giudiziaria sbaglia si becca una querela, quello dello sport no, perché qui il limite tra la cronaca e l'opinione è molto sottile e spesso in Campania quel limite è addirittura assente, anche per gli stessi giornalisti".
 
 
- Cosa pensi della risposta di Lombardo alle polemiche post comunicato?
 
 
"È inaccettabile che Lombardo dica che l'ordine è un'associazione di categoria "che si è agitata" anche perché l'Ordine è un ente di diritto pubblico a cui lui appartiene e da cui dipende la possibilità che lui stesso ha di fare ciò che fa. Se lui non fosse iscritto all'ordine lo avremmo già denunciato per esercizio abusivo della professione". 
 
 
- Vi aspettate una risposta di Lombardo o delle scuse?
 
 
"Non ci aspettiamo nulla da lui. Adesso le risposte le daranno gli organismi di categoria, ci auguriamo in tempi rapidi. È finito il tempo delle chiacchiere: ora è il tempo dei fatti e della difesa dei diritti. Ma sul serio stavolta. Questo è il compito del sindacato e questo è quello che faremo".
 
 
Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
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