Calcio
TUTTI IN CAMPO - Iavarone, Fedele, Reja e Specchia: "Napoli, con Sarri e gli acquisti..."
31.07.2015 00:03 di Napoli Magazine

Ieri sera nella trasmissione Tutti In Campo Estate condotta da Gianluca Monti e Vittoria Biancardi sono intervenuti gli ospiti Toni Iavarone, Ernico Fedele, Paolo Specchia, l'ex tecnico del Napoli Edy Reja e l'agente di Sarri Pellegrini.



Iavarone: l'idea aziendale di De Laurentiis è chiara. Il problema è che le aziende semplici come il Napoli facilmente entrano in crisi. Aspetti come i diritti d'immagine ritardano lo sviluppo dell'azienda e soprattutto non aumentano il fatturato perché l'anno scorso alla voce diritti d'immagine nel bilancio corrispondevano solo 2 milioni d'incassi. Siamo in una regione che rappresenta una miniera per il calcio. Percentuali enormi di giocatori campani vanno a giocare per tutta l'Italia, questa è una cosa che il Napoli non sfrutta affatto. Deve operare politiche che consentano di strutturare la società. Oggi avere tre persone davanti alla difesa come Valdifiori, Hamsik e Allan rappresenta un passo in avanti che volevamo da due anni a questa parte. Maggio é un giocatore a fine carriera e questo potrebbe essere uno dei motivi per cui il Napoli sta ancora cercando esterni di difesa. Non so se Benitez avesse spaccato lo spogliatoio ma un allenatore che si accorda con il Real non lo fa l'ultima giornata di campionato e questo sicuramente influisce sulla stabilità della squadra. Dei nomi che sento Vrsaljko è quello che potrebbe fare più al caso di Sarri. L'allenatore sarà molo versatile e questo sarà il primo passo avanti di questo Napoli.



Specchia: spero che la rivoluzione del Napoli cominci dal settore giovanile e non dalla prima squadra. Per il resto il Napoli si sta muovendo con intelligenza sul mercato. Per ogni squadra che si rispetti ci devono essere almeno 6-7 giocatori che rappresentino i pilastri della formazione e altri 4-5 che ruotano. Non credo che il Napoli abbia stravolto l'attacco ma il centrocampo. Passare da due a tre è un grosso cambiamento. Valdifiori comunque è un buon acquisito, dove il Napoli non ha ancora agito è dietro. C'è un Albiol in confusione e bisogna intervenire. Gabriel in prospettiva è un ottimo portiere ma non credo si possa fare un confronto con Rafael perché lui non ha retto il peso di un palcoscenico come il San Paolo. Sarri è un uomo intelligente che ha studiato tanto. Saprà adottare il sistema di gioco ai sui giocatori per consolidarsi a livello italiano.

Fedele: la difesa del Napoli è quella dell'anno scorso, non è cambiata molto a parte l'assetto che ha con un centrocampo a tre. Ho paura che Sarri s'intestardisca nel modulo a lui più congeniale. In questo mercato ne abbiamo comprati tre buoni ma purtroppo non ne giocheranno due su tre tra Callejon, Mertens o Gabbiadini. Meglio far crescere Luperto che spendere 6-7 milioni per Chiriches. Sono sicuro che il Napoli punterà molto alla coppa Italia e all'Europa League. Penso che Insigne perda tantissimo giocando da trequartista, si esprime al meglio con un 4-3-3. Qualsiasi siano i calciatori che vengano a Napoli devono avere un cuore così per reggere l'enorme pressione che il tifo del San Paolo imprime sui calciatori.

 

All'inferno Fedele ci manda se stesso. "Sono troppo polemico ma coerente. Dico quello che penso ma non è una verità oggettiva." Al paradiso ci manda ancora se stesso. "Per quelle poche persone che mi apprezzano dovevo farlo e perché comunque mi considero un conoscitore di calcio."



Reja: Con l'Atalanta stiamo mettendo un po' di carburante, abbiamo 28 giocatori e sono un po' troppi anche se riusciamo a gestirli bene. Dobbiamo arrivare al primo scontro con l'Inter in forma. Se arrivano offerte scandalose per Denis ci pensiamo ma il nostro obiettivo è quello di tenerli per quanto possibile. Nel Napoli è cambiato tutto. Solo Maggio e Hamsik fanno ancora parte di questo gruppo. Dopo di me il Napoli ha fatto delle cose ottime. Per come conosco la squadra azzurra anche l'anno scorso suggerivo a Rafa di fare un centrocampo a tre. Oggi ci sono giocatori con determinate caratteristiche più adatte a giocare sugli esterni in attacco. Non so quali sono le strategia della società. Io giocherei più con un 4-3-3 anche se ogni allenatore ha le sue idee. Può essere anche che Sarri cambi in corso l'impostazione tattica. Contro il Napoli mi andrebbe bene un pareggio. Pozzo è stato il primo a capire che sarebbe stato utile avere una seconda squadra all'estero. Io faccio il tecnico ma De Laurentiis a questo ci sta già pensando. Guardavo l'Empoli e mi piaceva tanto con Sarri per come accorciava la linea difensiva senza dare l'opportunità di essere attaccati dagli avversari. Benitez è sempre rimasto fedele al suo modulo. Gli ho sempre consigliato di cambiare ma per lui il 4-2-3-1 era il modulo ideale per questa squadra. In Italia ti conoscono e trovano le contromisure. Questo per lui è stato un limite.



Pellegrini agente di Sarri: il ritiro si è concluso con una bella conferenza da parte del Mister caratterizzata dalla sua schiettezza e sincerità. All'inizio sembrava quasi che Sarri non sapesse allenare certi campioni e nel ritiro ha avuto risposte positive se non di più sotto questo aspetto. Ogni allenatore ha delle sue particolarità, Sarri cura molto la fase difensiva da cui parte l'azione quindi penso che gli esterni abbiamo compiti particolari come quello di capovolgere la manovra ma prima di tutto essere accorti dal punto di vista difensivo. Sarri vuole un gioco di prima, con piccoli tocchi a guadagnare campo e nel caso in cui si perdano certi palloni il mister vuole terzini che sappiano arretrare immediatamente e garantire copertura. Chiriches è un giocatore già visto dal mister nei primi giorni di primavera quando eravamo all'Empoli. Siamo andati noi stessi a visionarlo in Inghilterra. È partito Britos e c'era la necessità di un centrale. È un giocatore che si può adattare perfettamente al gioco di Sarri. Il mister ha anche giocato con il 4-2-3-1 in passato come Benitez quando è stato a Pescara. Ad Empoli il primo anno di serie B con una partenza lenta aveva il 4-2-3-1. Nel prosieguo con l'inserimento di alcuni elementi stravolse il suo modo di pensare e passò al 4-3-2-1 e talvolta ha giocato anche con il 4-3-3. Ritengo però che il 4-3-1-2 è molto più offensivo del 4-3-3. L'allenatore comunque si è messo a disposizione per creare un'amalgama e non undici singoli. Il suo lavoro a Dimaro porterà convinzioni nel modulo tattico da adottare.

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31/07/2024 - 00:03

Ieri sera nella trasmissione Tutti In Campo Estate condotta da Gianluca Monti e Vittoria Biancardi sono intervenuti gli ospiti Toni Iavarone, Ernico Fedele, Paolo Specchia, l'ex tecnico del Napoli Edy Reja e l'agente di Sarri Pellegrini.



Iavarone: l'idea aziendale di De Laurentiis è chiara. Il problema è che le aziende semplici come il Napoli facilmente entrano in crisi. Aspetti come i diritti d'immagine ritardano lo sviluppo dell'azienda e soprattutto non aumentano il fatturato perché l'anno scorso alla voce diritti d'immagine nel bilancio corrispondevano solo 2 milioni d'incassi. Siamo in una regione che rappresenta una miniera per il calcio. Percentuali enormi di giocatori campani vanno a giocare per tutta l'Italia, questa è una cosa che il Napoli non sfrutta affatto. Deve operare politiche che consentano di strutturare la società. Oggi avere tre persone davanti alla difesa come Valdifiori, Hamsik e Allan rappresenta un passo in avanti che volevamo da due anni a questa parte. Maggio é un giocatore a fine carriera e questo potrebbe essere uno dei motivi per cui il Napoli sta ancora cercando esterni di difesa. Non so se Benitez avesse spaccato lo spogliatoio ma un allenatore che si accorda con il Real non lo fa l'ultima giornata di campionato e questo sicuramente influisce sulla stabilità della squadra. Dei nomi che sento Vrsaljko è quello che potrebbe fare più al caso di Sarri. L'allenatore sarà molo versatile e questo sarà il primo passo avanti di questo Napoli.



Specchia: spero che la rivoluzione del Napoli cominci dal settore giovanile e non dalla prima squadra. Per il resto il Napoli si sta muovendo con intelligenza sul mercato. Per ogni squadra che si rispetti ci devono essere almeno 6-7 giocatori che rappresentino i pilastri della formazione e altri 4-5 che ruotano. Non credo che il Napoli abbia stravolto l'attacco ma il centrocampo. Passare da due a tre è un grosso cambiamento. Valdifiori comunque è un buon acquisito, dove il Napoli non ha ancora agito è dietro. C'è un Albiol in confusione e bisogna intervenire. Gabriel in prospettiva è un ottimo portiere ma non credo si possa fare un confronto con Rafael perché lui non ha retto il peso di un palcoscenico come il San Paolo. Sarri è un uomo intelligente che ha studiato tanto. Saprà adottare il sistema di gioco ai sui giocatori per consolidarsi a livello italiano.

Fedele: la difesa del Napoli è quella dell'anno scorso, non è cambiata molto a parte l'assetto che ha con un centrocampo a tre. Ho paura che Sarri s'intestardisca nel modulo a lui più congeniale. In questo mercato ne abbiamo comprati tre buoni ma purtroppo non ne giocheranno due su tre tra Callejon, Mertens o Gabbiadini. Meglio far crescere Luperto che spendere 6-7 milioni per Chiriches. Sono sicuro che il Napoli punterà molto alla coppa Italia e all'Europa League. Penso che Insigne perda tantissimo giocando da trequartista, si esprime al meglio con un 4-3-3. Qualsiasi siano i calciatori che vengano a Napoli devono avere un cuore così per reggere l'enorme pressione che il tifo del San Paolo imprime sui calciatori.

 

All'inferno Fedele ci manda se stesso. "Sono troppo polemico ma coerente. Dico quello che penso ma non è una verità oggettiva." Al paradiso ci manda ancora se stesso. "Per quelle poche persone che mi apprezzano dovevo farlo e perché comunque mi considero un conoscitore di calcio."



Reja: Con l'Atalanta stiamo mettendo un po' di carburante, abbiamo 28 giocatori e sono un po' troppi anche se riusciamo a gestirli bene. Dobbiamo arrivare al primo scontro con l'Inter in forma. Se arrivano offerte scandalose per Denis ci pensiamo ma il nostro obiettivo è quello di tenerli per quanto possibile. Nel Napoli è cambiato tutto. Solo Maggio e Hamsik fanno ancora parte di questo gruppo. Dopo di me il Napoli ha fatto delle cose ottime. Per come conosco la squadra azzurra anche l'anno scorso suggerivo a Rafa di fare un centrocampo a tre. Oggi ci sono giocatori con determinate caratteristiche più adatte a giocare sugli esterni in attacco. Non so quali sono le strategia della società. Io giocherei più con un 4-3-3 anche se ogni allenatore ha le sue idee. Può essere anche che Sarri cambi in corso l'impostazione tattica. Contro il Napoli mi andrebbe bene un pareggio. Pozzo è stato il primo a capire che sarebbe stato utile avere una seconda squadra all'estero. Io faccio il tecnico ma De Laurentiis a questo ci sta già pensando. Guardavo l'Empoli e mi piaceva tanto con Sarri per come accorciava la linea difensiva senza dare l'opportunità di essere attaccati dagli avversari. Benitez è sempre rimasto fedele al suo modulo. Gli ho sempre consigliato di cambiare ma per lui il 4-2-3-1 era il modulo ideale per questa squadra. In Italia ti conoscono e trovano le contromisure. Questo per lui è stato un limite.



Pellegrini agente di Sarri: il ritiro si è concluso con una bella conferenza da parte del Mister caratterizzata dalla sua schiettezza e sincerità. All'inizio sembrava quasi che Sarri non sapesse allenare certi campioni e nel ritiro ha avuto risposte positive se non di più sotto questo aspetto. Ogni allenatore ha delle sue particolarità, Sarri cura molto la fase difensiva da cui parte l'azione quindi penso che gli esterni abbiamo compiti particolari come quello di capovolgere la manovra ma prima di tutto essere accorti dal punto di vista difensivo. Sarri vuole un gioco di prima, con piccoli tocchi a guadagnare campo e nel caso in cui si perdano certi palloni il mister vuole terzini che sappiano arretrare immediatamente e garantire copertura. Chiriches è un giocatore già visto dal mister nei primi giorni di primavera quando eravamo all'Empoli. Siamo andati noi stessi a visionarlo in Inghilterra. È partito Britos e c'era la necessità di un centrale. È un giocatore che si può adattare perfettamente al gioco di Sarri. Il mister ha anche giocato con il 4-2-3-1 in passato come Benitez quando è stato a Pescara. Ad Empoli il primo anno di serie B con una partenza lenta aveva il 4-2-3-1. Nel prosieguo con l'inserimento di alcuni elementi stravolse il suo modo di pensare e passò al 4-3-2-1 e talvolta ha giocato anche con il 4-3-3. Ritengo però che il 4-3-1-2 è molto più offensivo del 4-3-3. L'allenatore comunque si è messo a disposizione per creare un'amalgama e non undici singoli. Il suo lavoro a Dimaro porterà convinzioni nel modulo tattico da adottare.