Cultura & Gossip
CINEMA - Grande successo per la terza edizione del Robinson Film Awards a Poggiomarino
16.04.2024 10:57 di Napoli Magazine

Ha registrato un enorme successo la terza edizione dei Robinson Film Awards, il festival del cinema indipendente promosso dal regista vesuviano Jean Luc Servino e dalla casa di produzione cinematografica JLS Films.
Di casa, per il terzo anno consecutivo, al Cinema Eliseo, il festival, svoltosi lo scorso 13 aprile, ha accolto registi, attori e scenografi provenienti da tutto il mondo.

 

«L’idea» spiega Servino «è quella di confrontarsi con gli altri paesi su un settore, quello del cinema appunto, che nonostante le crisi e le mode spesso passeggere resta dinamico e restituisce, attraverso mille forme, la realtà del mondo in cui viviamo». Ed è così: attraverso cortometraggi, ma anche film più lunghi, immersi in luoghi fantastici o tangibili o, in alcuni casi, anche virtuali, si affrontano i temi più disparati, come la vita e la morte, la fede, l’inclusione, la tecnologia, l’amore, la tutela ambientale e tanto altro ancora, con uno sguardo attento sulle vecchie e nuove generazioni ma anche sulle attuali necessità sociali e culturali, senza perdere ovviamente il piacere della visione. Fantasy, horror, commedia, azione: c’è stato spazio per tutto.

 

«Quest’anno è stato veramente difficile analizzare tutto» aggiunge Tilde Girardi, attrice, cantante e giudice, «ogni dettaglio, dai dialoghi alle scenografie, dai costumi ai movimenti, dalla mimica alle inquadrature è stato valutato attentamente, perché non volevamo lasciare niente al caso. Insieme agli altri giudici, ci sono state ore e ore di confronto su ogni aspetto». Una giuria d’eccezione, con membri provenienti da tutto il mondo: oltre i citati Jean Luc Servino e Tilde Girardi, infatti, ci si è affidati alle competenze e alle visioni di Marco Melito, noto come Moeh Esse, attore e autore, Luigi Milosa, attore e blogger, Romain Fleury (Francia), Jaewook Lee (USA), Gabriela Dyminski (Brasile), Ioulia Lymperopoulou (Grecia), Colin O'Reilly (Regno Unito), Rod Sáez Chávez (Cile) e Ron Devitt (Canada).

 

«Volevamo, però, anche una visione più fresca e giovanile» aggiunge Moeh Esse, «e da qui è nata l’idea della giuria Young, composta da studenti e studentesse, da subito affascinati dalla nostra proposta e che, attraverso una propria votazione indipendente ha decretato il film meritevole del primo RFA Youth Award: La Mia Italia di Jay Manari, dal Regno Unito». Tra gli altri autori presenti in sala, i premiati sono stati:
Siubhan Ni Ghriofa, dall’Irlanda, con The Pageturner (Best International Short), Rui Wang, dal Regno Unito, con An (Best Experimental Short), Jay Manari, dal Regno Unito, con La Mia Italia (Best Romance Short) e Darwin Reina, accompagnato da Edward Oskredar e Tamia Dow, con A Hell of a Trip to Delicias e No Tell!.

 

Menzioni speciali per due pellicole: 13 Strokes… della regista greca Ioulia Lymperopoulou e Canon – Knocked Out del regista svedese Michael S.U. Hudson, anche loro presenti in sala.

 

Tra le tante sorprese, i registi, gli artisti e tutti i presenti hanno potuto assistere ad un intervento teatrale, sul tema dell’emigrazione, a cura del celebre attore Carlo Verre che, per l’occasione, ha recitato magistralmente sia in italiano che in inglese.

 

«Carlo è stato incredibile e la sua esibizione, come prevedibile, ha raccolto enormi consensi» spiega Luigi Milosa, «ed è tutta qui l’importanza di manifestazioni come la nostra: raccontare i talenti del mondo qui in Italia ma anche mostrare al mondo i talenti nostrani, i nostri artisti, i nostri attori, i nostri registi. Ecco, raccontare anche il nostro punto di vista».

 

Con le emozioni ancora vive, Servino e gli altri già lavorano all’edizione del prossimo anno: «Stiamo valutando nuove idee da realizzare per il prossimo anno, nuove sorprese e probabilmente anche una sezione speciale ma non possiamo anticipare nulla. Probabilmente confermeremo la giuria di quest’anno, che è stata fondamentale: si è creato da subito un forte clima di collaborazione e crediamo sia un aspetto molto importante. Troveremo, poi, il modo di raccontare ancora di più Napoli e la realtà che ci ospita, perché è anche giusto spiegare il contesto da cui nascono i Robinson Film Awards e le ricadute che si hanno sul territorio. Colgo l’occasione per ringraziare Salvatore Navarro di Oasi Navarro, per il prezioso supporto e tutte le persone che hanno lavorato “dietro le quinte” per la realizzazione di questa terza edizione!»

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CINEMA - Grande successo per la terza edizione del Robinson Film Awards a Poggiomarino

di Napoli Magazine

16/04/2024 - 10:57

Ha registrato un enorme successo la terza edizione dei Robinson Film Awards, il festival del cinema indipendente promosso dal regista vesuviano Jean Luc Servino e dalla casa di produzione cinematografica JLS Films.
Di casa, per il terzo anno consecutivo, al Cinema Eliseo, il festival, svoltosi lo scorso 13 aprile, ha accolto registi, attori e scenografi provenienti da tutto il mondo.

 

«L’idea» spiega Servino «è quella di confrontarsi con gli altri paesi su un settore, quello del cinema appunto, che nonostante le crisi e le mode spesso passeggere resta dinamico e restituisce, attraverso mille forme, la realtà del mondo in cui viviamo». Ed è così: attraverso cortometraggi, ma anche film più lunghi, immersi in luoghi fantastici o tangibili o, in alcuni casi, anche virtuali, si affrontano i temi più disparati, come la vita e la morte, la fede, l’inclusione, la tecnologia, l’amore, la tutela ambientale e tanto altro ancora, con uno sguardo attento sulle vecchie e nuove generazioni ma anche sulle attuali necessità sociali e culturali, senza perdere ovviamente il piacere della visione. Fantasy, horror, commedia, azione: c’è stato spazio per tutto.

 

«Quest’anno è stato veramente difficile analizzare tutto» aggiunge Tilde Girardi, attrice, cantante e giudice, «ogni dettaglio, dai dialoghi alle scenografie, dai costumi ai movimenti, dalla mimica alle inquadrature è stato valutato attentamente, perché non volevamo lasciare niente al caso. Insieme agli altri giudici, ci sono state ore e ore di confronto su ogni aspetto». Una giuria d’eccezione, con membri provenienti da tutto il mondo: oltre i citati Jean Luc Servino e Tilde Girardi, infatti, ci si è affidati alle competenze e alle visioni di Marco Melito, noto come Moeh Esse, attore e autore, Luigi Milosa, attore e blogger, Romain Fleury (Francia), Jaewook Lee (USA), Gabriela Dyminski (Brasile), Ioulia Lymperopoulou (Grecia), Colin O'Reilly (Regno Unito), Rod Sáez Chávez (Cile) e Ron Devitt (Canada).

 

«Volevamo, però, anche una visione più fresca e giovanile» aggiunge Moeh Esse, «e da qui è nata l’idea della giuria Young, composta da studenti e studentesse, da subito affascinati dalla nostra proposta e che, attraverso una propria votazione indipendente ha decretato il film meritevole del primo RFA Youth Award: La Mia Italia di Jay Manari, dal Regno Unito». Tra gli altri autori presenti in sala, i premiati sono stati:
Siubhan Ni Ghriofa, dall’Irlanda, con The Pageturner (Best International Short), Rui Wang, dal Regno Unito, con An (Best Experimental Short), Jay Manari, dal Regno Unito, con La Mia Italia (Best Romance Short) e Darwin Reina, accompagnato da Edward Oskredar e Tamia Dow, con A Hell of a Trip to Delicias e No Tell!.

 

Menzioni speciali per due pellicole: 13 Strokes… della regista greca Ioulia Lymperopoulou e Canon – Knocked Out del regista svedese Michael S.U. Hudson, anche loro presenti in sala.

 

Tra le tante sorprese, i registi, gli artisti e tutti i presenti hanno potuto assistere ad un intervento teatrale, sul tema dell’emigrazione, a cura del celebre attore Carlo Verre che, per l’occasione, ha recitato magistralmente sia in italiano che in inglese.

 

«Carlo è stato incredibile e la sua esibizione, come prevedibile, ha raccolto enormi consensi» spiega Luigi Milosa, «ed è tutta qui l’importanza di manifestazioni come la nostra: raccontare i talenti del mondo qui in Italia ma anche mostrare al mondo i talenti nostrani, i nostri artisti, i nostri attori, i nostri registi. Ecco, raccontare anche il nostro punto di vista».

 

Con le emozioni ancora vive, Servino e gli altri già lavorano all’edizione del prossimo anno: «Stiamo valutando nuove idee da realizzare per il prossimo anno, nuove sorprese e probabilmente anche una sezione speciale ma non possiamo anticipare nulla. Probabilmente confermeremo la giuria di quest’anno, che è stata fondamentale: si è creato da subito un forte clima di collaborazione e crediamo sia un aspetto molto importante. Troveremo, poi, il modo di raccontare ancora di più Napoli e la realtà che ci ospita, perché è anche giusto spiegare il contesto da cui nascono i Robinson Film Awards e le ricadute che si hanno sul territorio. Colgo l’occasione per ringraziare Salvatore Navarro di Oasi Navarro, per il prezioso supporto e tutte le persone che hanno lavorato “dietro le quinte” per la realizzazione di questa terza edizione!»