la Feltrinelli, piazza dei Martiri
giovedì 25 maggio ore 18.00
IL MAESTRO ROBERTO DE SIMONE
presenta
LA CANZONE NAPOLITANA
(Einaudi)
Intervengono
Alessandro Pagliara e Maurizio Agamennone
In mostra due tavole di Gennaro Vallifuoco
Interventi musicali di
Raffaello Converso e Franco Ponzo
Uno straordinario catalogo di testi e musiche dal XVI al XX secolo.
Un’esplosiva miscela di rigorosa musicologia e di spericolata narrazione che ci porta da un immaginario colloquio fra Torquato Tasso e Monteverdi a una cena a casa di Sergio Bruni. Con le parole ritrovate e le note che hanno fatto la storia di una parte importante di cultura italiana.
La canzone napoletana studiata e raccontata non nei suoi aspetti folcloristici piú standardizzati, ma come mito che affonda negli archetipi musicali piú antichi, come sonorità rimosse dalla memoria ma affioranti dove meno te l’aspetti: in un mercatino domenicale dove si vendono dischi di prima della guerra o nel negozio di un barbiere cantante che conserva tradizioni perse nei secoli. De Simone ci conduce in una ricerca che diventa inventario di testi e musiche, ma anche racconto di personaggi, di luoghi, di rappresentazioni popolari devote e profane. Sempre nei libri di De Simone alto e basso, popolare e colto si intrecciano indissolubilmente; cosí avviene anche in questo libro, che insieme al saggio sul Presepe napoletano è forse il suo capolavoro, la summa delle sue ricerche e della sua antropologia culturale. Dunque nelle pagine della Canzone napolitana l’arte canterina di un anonimo venditore ambulante e la raffinata poesia di Salvatore Di Giacomo vanno a braccetto fra loro, come i melodrammi di Rossini e Donizetti e la performance di tre femminelli in processione a un santuario. L’alternanza fra capitoli di rigorosa musicologia e altri di spericolata narrazione è piú apparente che reale, perché nei capitoli storico-musicali si insinua la fiction (come in un bellissimo colloquio immaginario fra Torquato Tasso e Monteverdi) e nelle narrazioni c’è molta filologia (peraltro le partiture delle canzoni sono raccolte in fondo al volume). Attraverso la trattazione storica e il racconto, De Simone delinea un genere musicale ma tratteggia anche il ritratto della sua città: una Napoli cangiante nei secoli eppure sempre se stessa.
Roberto De Simone è nato a Napoli nel 1933. Compositore, musicologo, regista, scrittore. Di lui Einaudi ha pubblicato La gatta Cenerentola (1977, 1999), Il presepe popolare napoletano (1998), L’opera buffa del giovedí santo (1999), La cantata dei pastori (2000), Prolegomeni al Socrate immaginario (2005), Novelle K 666. Fra Mozart e Napoli (2007), Cinque voci per Gesualdo (2013), Satyricon a Napoli ‘44 (2014). Per i Millenni ha inoltre curato le Fiabe campane (1994) e ha riscritto in napoletano moderno Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile (2002).
di Napoli Magazine
24/05/2024 - 11:19
la Feltrinelli, piazza dei Martiri
giovedì 25 maggio ore 18.00
IL MAESTRO ROBERTO DE SIMONE
presenta
LA CANZONE NAPOLITANA
(Einaudi)
Intervengono
Alessandro Pagliara e Maurizio Agamennone
In mostra due tavole di Gennaro Vallifuoco
Interventi musicali di
Raffaello Converso e Franco Ponzo
Uno straordinario catalogo di testi e musiche dal XVI al XX secolo.
Un’esplosiva miscela di rigorosa musicologia e di spericolata narrazione che ci porta da un immaginario colloquio fra Torquato Tasso e Monteverdi a una cena a casa di Sergio Bruni. Con le parole ritrovate e le note che hanno fatto la storia di una parte importante di cultura italiana.
La canzone napoletana studiata e raccontata non nei suoi aspetti folcloristici piú standardizzati, ma come mito che affonda negli archetipi musicali piú antichi, come sonorità rimosse dalla memoria ma affioranti dove meno te l’aspetti: in un mercatino domenicale dove si vendono dischi di prima della guerra o nel negozio di un barbiere cantante che conserva tradizioni perse nei secoli. De Simone ci conduce in una ricerca che diventa inventario di testi e musiche, ma anche racconto di personaggi, di luoghi, di rappresentazioni popolari devote e profane. Sempre nei libri di De Simone alto e basso, popolare e colto si intrecciano indissolubilmente; cosí avviene anche in questo libro, che insieme al saggio sul Presepe napoletano è forse il suo capolavoro, la summa delle sue ricerche e della sua antropologia culturale. Dunque nelle pagine della Canzone napolitana l’arte canterina di un anonimo venditore ambulante e la raffinata poesia di Salvatore Di Giacomo vanno a braccetto fra loro, come i melodrammi di Rossini e Donizetti e la performance di tre femminelli in processione a un santuario. L’alternanza fra capitoli di rigorosa musicologia e altri di spericolata narrazione è piú apparente che reale, perché nei capitoli storico-musicali si insinua la fiction (come in un bellissimo colloquio immaginario fra Torquato Tasso e Monteverdi) e nelle narrazioni c’è molta filologia (peraltro le partiture delle canzoni sono raccolte in fondo al volume). Attraverso la trattazione storica e il racconto, De Simone delinea un genere musicale ma tratteggia anche il ritratto della sua città: una Napoli cangiante nei secoli eppure sempre se stessa.
Roberto De Simone è nato a Napoli nel 1933. Compositore, musicologo, regista, scrittore. Di lui Einaudi ha pubblicato La gatta Cenerentola (1977, 1999), Il presepe popolare napoletano (1998), L’opera buffa del giovedí santo (1999), La cantata dei pastori (2000), Prolegomeni al Socrate immaginario (2005), Novelle K 666. Fra Mozart e Napoli (2007), Cinque voci per Gesualdo (2013), Satyricon a Napoli ‘44 (2014). Per i Millenni ha inoltre curato le Fiabe campane (1994) e ha riscritto in napoletano moderno Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile (2002).