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FOCUS AZZURRO - Cammaroto a "NM": "I giovani del Napoli sono forti, lo capirà Sarri? Futuro da guadagnare"
31.10.2016 10:22 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il Napoli che esce sconfitto da Torino ripete il copione di febbraio: gestisce senza affanni, a tratti domina ma non colpisce e poi si fa beffare. La volta passata decise un'autorete, stavolta due rimpalli. Senza Milik o un attaccante di pari livello non si possono fare miracoli ma il Napoli deve fare i conti anche con Maurizio Sarri. Le sue parole e i suoi gesti a Torino sono stati fuorvianti, per certi versi fanno più male dell'immeritata sconfitta o del gol decisivo del mercenario. Diceva un antico saggio che "La più grande tragedia avrà inizio quando i giovani non vorranno più cambiare il mondo": a Napoli i giovani sono forti e già determinanti eppure Sarri li considera dei "neonati in fasce". Diawara resta fuori per 50 giorni, poi debutta a furor di popolo e si dimostra subito un grande acquisto, scrive a referto 94 palloni e 82 passaggi in casa della Juventus. Era stato protagonista a Bologna, non in Lega Pro. Rog è stato titolare agli Europei con la Croazia, ha fatto la Champions League eppure a Napoli il tecnico in 2 mesi non gli ha concesso nemmeno un minuto. Sarri a Torino ha attaccato apertamente il mercato della società e anziché limitarsi a una formale stretta di mano, ha abbracciato Higuain, uno che ha definito "scarsi" i giocatori del Napoli, uno che ha mancato di rispetto alla gente di Napoli, uno che ha sparato a zero contro ADL. Uno che ha finto di non esultare dopo aver segnato mentre aveva già esultato alla rete di Bonucci. A fine gara Sarri ha aggiunto pure un augurio di dubbio gusto al mercenario: "Se vincerà qualcosa in Europa sarò contento". Ma la frase difficile da digerire è un'altra: "Noi non abbiamo detto di essere una squadra competitiva per il massimo livello, chi vuole esserlo compra gente dell'87 e '88, noi abbiamo preso tutti '94, '95 e '97". Per Sarri, come detto nel dopo-Besiktas, "la società ha scelto di comprare solo giovani ed è normale che non siamo così competitivi". Allora chi è più forte tra il '97 Diawara e l'85 Hernanes? I '93 Sturaro e Lemina sono più bravi di Rog? Ricordiamo a Sarri che il '93 Pogba diventò titolare con la Juve a 19 anni, sappiamo bene il seguito. Poco elegante anche il "quando esce deve stare zitto" recapitato a Insigne senza riconoscere l'errore di averlo sostituito troppo presto, al 61', con l'inconsistente Giaccherini. Dispiace dirlo ma i fatti sono più ostinati di tutto il resto: il Sarri dell'anno scorso ha fatto bene, quello attuale si sta dimostrando troppo integralista, senza moduli alternativi, prevedibile nei cambi e nei minuti in cui li esegue. A Torino ha consegnato Mertens alla difesa avversaria mentre andava lasciato libero di svariare senza essere costretto al gioco spalle alla porta che non può fare perché non ha il fisico di Milik. Sarri un pò come Mazzarri, la storia è una sentenza: ottimi tecnici per tenere il Napoli a buoni livelli, fra le prime ma non al primo posto, senza quel qualcosa in più che serve per vincere. Tecnici con uno schema fisso, che troppo spesso si aggrappano a un alibi e considerano i giovani una risorsa futura anziché un valore aggiunto immediato. Il Napoli di Sarri in due stagioni contro Juve, Roma, Milan, Inter ha perso 6 scontri diretti, ne ha pareggiati 2 e ne ha vinti solo 3. Diciamolo chiaramente: grande rispetto per l'uomo e per il professionista serio, ma per quello che ha fatto a Torino Sarri andrebbe un attimo richiamato, perché non si possono dire certe cose sulle scelte societarie e far passare il messaggio che il Napoli, pur menomato dall'assenza di Milik, non abbia una squadra importante. ADL è paziente e, a dispetto di chi lo critica, è un ottimo incassatore ma stando ai risultati attuali sembra evidente che la conferma, dopo giugno, è ancora tutta da guadagnare. 

 

 

Emanuele Cammaroto

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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Emanuele Cammaroto

 

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