NAPOLI - Neto e Napoli è l'equazione mediatica di una trattativa spinta in queste ore per lo più dal suo entourage. Mi risulta per certo che Sarri abbia bocciato il portiere brasiliano, per altro in questi due anni da riserva alla Juventus imbarazzante nelle poche volte in cui ha giocato. Basti ricordare quando l'ha fatta grossa proprio a Napoli in Coppa Italia. Non era un fenomeno nemmeno alla Fiorentina e si può considerare adatto ai club di media classifica, non a una big come il Napoli: certamente non ha il carisma e l'abilità con i piedi di Reina. Quello di Neto è un rumor alimentato dall'entourage che cerca una nuova destinazione e ha bisogno di smuovere le acque attorno al proprio assistito. C'è stato un sondaggio fatto da Giuntoli per verificarne la disponibilità ma senza alcuna certezza del posto, in pratica per fargli fare il secondo e non il n.1. Nei giorni scorsi ne parlavo di questa presunta trattativa con una fonte vicinissima allo staff tecnico azzurro e mi ha riferito testuale frase: "Ma di che stiamo parlando?". Il messaggio che mi è stato dato con estrema chiarezza è che Neto non è nelle preferenze di Sarri. Magari poi, alla fine, arriva davvero il brasiliano ma sarebbe strano immaginare l'arrivo di un giocatore che non piace a un allenatore, non è una prima scelta e forse nemmeno la sesta o settima. Sinceramente spero che Neto rimanga dov'è o che vada altrove. Nella lista di Sarri, se parte Reina ci sono altri nomi di maggiore spessore. Se salta Szczesny, attenzione alle sorprese perché c'è da qualche altro portiere che ancora non è uscito e al quale Giuntoli sta lavorando a fari spenti. Non tralascerei la pista Perin, forse l'unico col quale potrebbe anche coesistere Reina.

Emanuele Cammaroto

Napoli Magazine

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