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G-FACTOR - Gianfranco Lucariello: "Napoli sogna, senza presunzione!"
10.07.2016 10:43 di Napoli Magazine

NAPOLI - Embè, Napoli sogna: né presunzione né arroganza, ma qui si immagina una stagione perfino migliore di quella passata in archivio, ed è anche giusto. Sì, per dirla tutta il sogno è sempre quello e non ce ne voglia don Josè Callejon che qualche giorno fa è benevolmente sbottato quando gli hanno posto la consueta questione, scudetto sì, scudetto no: “pensate sempre alla stessa cosa, cavolo…”. Già, questa storia ce l’abbiamo nella testa e nel cuore, non ne possiamo fare a meno: il Club e la squadra del cuore sono cresciuti in questi ultimi dieci anni al punto da far maturare sensazioni da batticuore e spontanee naturali speranze. E la brigata azzurra ha già dato battaglia su questa fronte, lasciando nell’aria una scia di profumo particolare, lo scudetto. Perché no? Sembra logico e lecito aspettarsi qualcosa del genere, a questo punto. Niente passi indietro, c’è bisogno di guardare avanti senza tentennamenti, senza nascondersi e con propositi ambiziosi, pur restando sempre con i piedi per terra. Se c’è il progetto va fatto di tutto per realizzarlo, non può andare avanti all’infinito. Certo, la Juve è forte, anzi fortissima e si è perfino rinforzata. Anche il Napoli è forte e dovrà ancora rinforzarsi e non per questi motivi può gettare la spugna in anticipo, prima ancora che comincino i giochi. Madama è sicuramente strafavorita, si è mossa prima di tutti gli altri e sta completando l’opera. Il club di Castelvolturno invece – infilato in mille trattative – è sempre sul punto di concludere infinite operazioni segnalate su tutto il fronte del calciomercato. D’altra parte ricordano che c’è tempo sino alla fine d’agosto, è vero. Bisogna però ricordare un altro piccolo particolare e cioè che il campionato quest’anno inizia un po’ prima della conclusione del calciomercato. E occorre partire bene. Ora come ora c’è da pensare pure a qualcos’altro, il caso Higuain è sempre sul tappeto, coperto da un velo di silenzio, sul quale confluiscono le fragorose perplessità della torcida azzurra: resta o andrà via il bomber mondiale? Con lui nel motore il Napoli è una potentissima e temibile macchina da guerra. Ma se dovesse succedere qualcosa di diverso, toccherà provvedere nel migliore dei modi. C’è tempo? Forse è meglio darsi una regolata per evitare di trovarsi con l’acqua alla gola, a causa del duello a distanza tra Nicolas Higuain, fratello del Pipita, e don Aurelio. A dirla tutta il Napoli nella sua consolidata dimensione di crescita a livello europeo non può e non deve permettersi passi falsi, giacchè ha un ruolo da rivestire in Champions e da assolvere sul fronte interno, quello di dare battaglia alla Juve. E ci proverà, a qualsiasi costo. Certo, don Aurelio ha ragione: fatturato contro fatturato non c’è lotta, la Juve vince facile benché il Napoli abbia sei milioni di tifosi sparsi nel mondo, un’area voluminosa di reddito e di entrare ancora da utilizzare e da far propria sotto l’aspetto dei ricavi, in attesa di una capillare organizzazione interna del club, proiettata verso maggiori introiti. Sì, siamo d’accordo, a livello di fatturato Madama stravince, sul campo invece forse no, altrimenti che giochiamo a fare?

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - Gianfranco Lucariello: "Napoli sogna, senza presunzione!"

di Napoli Magazine

10/07/2024 - 10:43

NAPOLI - Embè, Napoli sogna: né presunzione né arroganza, ma qui si immagina una stagione perfino migliore di quella passata in archivio, ed è anche giusto. Sì, per dirla tutta il sogno è sempre quello e non ce ne voglia don Josè Callejon che qualche giorno fa è benevolmente sbottato quando gli hanno posto la consueta questione, scudetto sì, scudetto no: “pensate sempre alla stessa cosa, cavolo…”. Già, questa storia ce l’abbiamo nella testa e nel cuore, non ne possiamo fare a meno: il Club e la squadra del cuore sono cresciuti in questi ultimi dieci anni al punto da far maturare sensazioni da batticuore e spontanee naturali speranze. E la brigata azzurra ha già dato battaglia su questa fronte, lasciando nell’aria una scia di profumo particolare, lo scudetto. Perché no? Sembra logico e lecito aspettarsi qualcosa del genere, a questo punto. Niente passi indietro, c’è bisogno di guardare avanti senza tentennamenti, senza nascondersi e con propositi ambiziosi, pur restando sempre con i piedi per terra. Se c’è il progetto va fatto di tutto per realizzarlo, non può andare avanti all’infinito. Certo, la Juve è forte, anzi fortissima e si è perfino rinforzata. Anche il Napoli è forte e dovrà ancora rinforzarsi e non per questi motivi può gettare la spugna in anticipo, prima ancora che comincino i giochi. Madama è sicuramente strafavorita, si è mossa prima di tutti gli altri e sta completando l’opera. Il club di Castelvolturno invece – infilato in mille trattative – è sempre sul punto di concludere infinite operazioni segnalate su tutto il fronte del calciomercato. D’altra parte ricordano che c’è tempo sino alla fine d’agosto, è vero. Bisogna però ricordare un altro piccolo particolare e cioè che il campionato quest’anno inizia un po’ prima della conclusione del calciomercato. E occorre partire bene. Ora come ora c’è da pensare pure a qualcos’altro, il caso Higuain è sempre sul tappeto, coperto da un velo di silenzio, sul quale confluiscono le fragorose perplessità della torcida azzurra: resta o andrà via il bomber mondiale? Con lui nel motore il Napoli è una potentissima e temibile macchina da guerra. Ma se dovesse succedere qualcosa di diverso, toccherà provvedere nel migliore dei modi. C’è tempo? Forse è meglio darsi una regolata per evitare di trovarsi con l’acqua alla gola, a causa del duello a distanza tra Nicolas Higuain, fratello del Pipita, e don Aurelio. A dirla tutta il Napoli nella sua consolidata dimensione di crescita a livello europeo non può e non deve permettersi passi falsi, giacchè ha un ruolo da rivestire in Champions e da assolvere sul fronte interno, quello di dare battaglia alla Juve. E ci proverà, a qualsiasi costo. Certo, don Aurelio ha ragione: fatturato contro fatturato non c’è lotta, la Juve vince facile benché il Napoli abbia sei milioni di tifosi sparsi nel mondo, un’area voluminosa di reddito e di entrare ancora da utilizzare e da far propria sotto l’aspetto dei ricavi, in attesa di una capillare organizzazione interna del club, proiettata verso maggiori introiti. Sì, siamo d’accordo, a livello di fatturato Madama stravince, sul campo invece forse no, altrimenti che giochiamo a fare?

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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