NAPOLI - Non sono né contro Gabbiadini nè contro El Kaddouri, ma contro Raiola sì. Con la sua "delicata" boccuccia si consente di andare al di fuori delle righe. E nessuno gli tira le orecchie probabilmente a causa della sua onnipotente influenza sui presidenti. Raiola riesce benissimo a tenere in pugno i patron di club europei e del nostro calcio. Con loro gioca sulla scacchiera e va quasi sempre a dama. È lui che tira i fili dei calciatori che ripetono a vanvera in pubblico idee e parole di sua matrice per realizzare i suoi progetti. A volte di difficile comprensione. Basterà risalire ad un po' di anni fa, quando rappresentò gli interessi di Hamsik. Voleva portarlo di forza al Milan per accontentare Galliani e Allegri e per guadagnarci sopra un cumulo di soldi, incurante del Napoli e dei napoletani. Poi le cose cambiarono e Raiola stabilì un buon rapporto e buoni affari con don Aurelio che fino a qualche tempo prima gli avrebbe simpaticamente tirato il collo. D'amore e d'accordo, insomma, dopo aver messo una pietra sul passato. Adesso ci viene a raccontare di Ibra e Balotelli e dei loro fumosi eventuali progetti in azzurro. Ma a chi vuol darla a bere? Farebbe bene a cucire la boccuccia ed evitare di insultare Sarri come ha fatto, escludendo il club dal suo discorso. Facile e semplice, con il Napoli non gli conviene rompere, non ci vuole molto per capirlo. Adesso è uscito allo scoperto attaccando il mister azzurro per la scarsa utilizzazione di El Kaddouri, un discorso che poteva fare a porte chiuse con il Napoli dal quale per la verità ci si aspettava una nota a tutela del tecnico, comunque.
Gianfranco Lucariello
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
03/02/2024 - 22:51
NAPOLI - Non sono né contro Gabbiadini nè contro El Kaddouri, ma contro Raiola sì. Con la sua "delicata" boccuccia si consente di andare al di fuori delle righe. E nessuno gli tira le orecchie probabilmente a causa della sua onnipotente influenza sui presidenti. Raiola riesce benissimo a tenere in pugno i patron di club europei e del nostro calcio. Con loro gioca sulla scacchiera e va quasi sempre a dama. È lui che tira i fili dei calciatori che ripetono a vanvera in pubblico idee e parole di sua matrice per realizzare i suoi progetti. A volte di difficile comprensione. Basterà risalire ad un po' di anni fa, quando rappresentò gli interessi di Hamsik. Voleva portarlo di forza al Milan per accontentare Galliani e Allegri e per guadagnarci sopra un cumulo di soldi, incurante del Napoli e dei napoletani. Poi le cose cambiarono e Raiola stabilì un buon rapporto e buoni affari con don Aurelio che fino a qualche tempo prima gli avrebbe simpaticamente tirato il collo. D'amore e d'accordo, insomma, dopo aver messo una pietra sul passato. Adesso ci viene a raccontare di Ibra e Balotelli e dei loro fumosi eventuali progetti in azzurro. Ma a chi vuol darla a bere? Farebbe bene a cucire la boccuccia ed evitare di insultare Sarri come ha fatto, escludendo il club dal suo discorso. Facile e semplice, con il Napoli non gli conviene rompere, non ci vuole molto per capirlo. Adesso è uscito allo scoperto attaccando il mister azzurro per la scarsa utilizzazione di El Kaddouri, un discorso che poteva fare a porte chiuse con il Napoli dal quale per la verità ci si aspettava una nota a tutela del tecnico, comunque.
Gianfranco Lucariello
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