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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Dal c.t. per caso al Napoli, Jorginho-Insigne: orgoglio NazionalNapoletano"
15.11.2017 23:58 di Napoli Magazine

NAPOLI - Un vecchio adagio recita che gli assenti hanno sempre torto. Non vale per Insigne, trascurato colpevolmente dal ct per caso. Sono affezionato alla Nazionale che ho seguito da inviato per oltre un quarto di secolo. E non mi esprimo per geopolitica ma per valori. Del resto, Lorenzo è stimato da tutti per le sue qualità tecniche che sono sempre più rare nel calcio italiano. Perché sin dalle scuole calcio si scelgono i ragazzi alti e robusti senza badare se sappiano o meno stoppare la palla o abbiano predisposizione per il dribbling. Chissà che cosa starà pensando Jorginho che ha scelto l'Italia rinunciando al Brasile. Il nostro oriundo è stato all'altezza del compito affidatogli (o se l'è scelta da solo la posizione in campo?) nonostante le difficoltà iniziali perché da parte dei difensori che salivano era raro l'appoggio. Il primo a capire che Jorginho andava innescato è stato Barzagli che ha senso tattico notevole. Il ct per caso avrebbe potuto approfittare - nella sfida decisiva con la Svezia - dell'intesa che Jorginho ed Insigne hanno maturato nella lunga militanza comune. Un principio di mini-blocco. Ma sarebbe stato tutto logico e naturale e il ct per caso ha dimostrato sin dagli inizi della sventurata avventura di avere poche idee e pure confuse. Naturale la rabbia e la delusione degli azzurri sbiaditi nell'altro azzurro. Il prossimo mondiale è lontano anche se l'età sarà ancora accettabile. De Rossi avrebbe spinto Lorenzo in campo con la forza se avesse potuto. E l'ha dichiarato apertamente quando ha rifiutato di scendere in campo: dovemo segnà e allora mettete lui... Mi immagino la voglia matta che avranno Jorginho e Insigne di rituffarsi nelle gioie del campionato. Che torna con una sfida tradizionale. Avversario il Milan che ha fretta di risalire in classifica. Il Milan di Donnarumma e di Bonucci non più compagni di Nazionale ma avversari. La sfida di cartello che ci voleva per cercare di dimenticare la beffa svedese, possibile grazie anche al "tradimento" del ct per caso che a Napoli si ebbe modo di conoscere. C'è da cancellare la piccola macchia del pari col Chievo, la prima partita senza Ghoulam. Prevedo un Napoli che cercherà di chiudere i conti nel più breve tempo possibile. Per non concedere più di tanto ai finali del Milan che sono notoriamente furenti. Caratteristica tipica delle squadre non ancora dal volto definito e che si possono definire "isteriche". E penso alle parti che si sono invertite. Il Napoli con la squadra inno alla bellezza e con i conti a posto, ricca si può dire. E il Milan cinese indebitato fino al collo, senza più i "berludollari" da ostentare. E anche questo è uno sfizio. Più di uno sfizio. Una goduria, avrebbe detto Totò.   

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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di Napoli Magazine

15/11/2024 - 23:58

NAPOLI - Un vecchio adagio recita che gli assenti hanno sempre torto. Non vale per Insigne, trascurato colpevolmente dal ct per caso. Sono affezionato alla Nazionale che ho seguito da inviato per oltre un quarto di secolo. E non mi esprimo per geopolitica ma per valori. Del resto, Lorenzo è stimato da tutti per le sue qualità tecniche che sono sempre più rare nel calcio italiano. Perché sin dalle scuole calcio si scelgono i ragazzi alti e robusti senza badare se sappiano o meno stoppare la palla o abbiano predisposizione per il dribbling. Chissà che cosa starà pensando Jorginho che ha scelto l'Italia rinunciando al Brasile. Il nostro oriundo è stato all'altezza del compito affidatogli (o se l'è scelta da solo la posizione in campo?) nonostante le difficoltà iniziali perché da parte dei difensori che salivano era raro l'appoggio. Il primo a capire che Jorginho andava innescato è stato Barzagli che ha senso tattico notevole. Il ct per caso avrebbe potuto approfittare - nella sfida decisiva con la Svezia - dell'intesa che Jorginho ed Insigne hanno maturato nella lunga militanza comune. Un principio di mini-blocco. Ma sarebbe stato tutto logico e naturale e il ct per caso ha dimostrato sin dagli inizi della sventurata avventura di avere poche idee e pure confuse. Naturale la rabbia e la delusione degli azzurri sbiaditi nell'altro azzurro. Il prossimo mondiale è lontano anche se l'età sarà ancora accettabile. De Rossi avrebbe spinto Lorenzo in campo con la forza se avesse potuto. E l'ha dichiarato apertamente quando ha rifiutato di scendere in campo: dovemo segnà e allora mettete lui... Mi immagino la voglia matta che avranno Jorginho e Insigne di rituffarsi nelle gioie del campionato. Che torna con una sfida tradizionale. Avversario il Milan che ha fretta di risalire in classifica. Il Milan di Donnarumma e di Bonucci non più compagni di Nazionale ma avversari. La sfida di cartello che ci voleva per cercare di dimenticare la beffa svedese, possibile grazie anche al "tradimento" del ct per caso che a Napoli si ebbe modo di conoscere. C'è da cancellare la piccola macchia del pari col Chievo, la prima partita senza Ghoulam. Prevedo un Napoli che cercherà di chiudere i conti nel più breve tempo possibile. Per non concedere più di tanto ai finali del Milan che sono notoriamente furenti. Caratteristica tipica delle squadre non ancora dal volto definito e che si possono definire "isteriche". E penso alle parti che si sono invertite. Il Napoli con la squadra inno alla bellezza e con i conti a posto, ricca si può dire. E il Milan cinese indebitato fino al collo, senza più i "berludollari" da ostentare. E anche questo è uno sfizio. Più di uno sfizio. Una goduria, avrebbe detto Totò.   

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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