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GOLAZO - Mollichelli su "NM": "Napoli, c'è sempre da sperare"
18.04.2018 18:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - A Milano è andata come è andata. Un punto soltanto con il sussulto finale di quel tiro da cinque metri deviato dal ragazzone di Castellammare. Fatale è stata la postura di Milik nel momento in cui gli è arrivata, forse inattesa, la spizzata di testa di Insigne. Stop. Inutile dilungarsi, riproporre il quesito: avrebbe potuto fare meglio il polaccone? Oramai è andata. Il turno infrasettimanale e la sfida diretta tra le più belle del reame probabilmente saranno decisivi per l'assegnazione del titolo. C'è ancora uno spiraglio nonostante il distacco sia aumentato. Ne ho viste tante e non mi sbilancio più di tanto. Ma finché l'aritmetica non avrà sancito il vincitore della sfida infinita, c'è sempre da sperare. L'Udinese in caduta libera dovrebbe costituire un ostacolo facilmente superabile. Un po' più ostico il Crotone per Madama. Sulla carta, naturalmente. Poi, la domenica della verità a Torino. Dove tutto potrebbe finire. O ricominciare. Le ultime esibizioni degli azzurri non sono state all'altezza della fama giustamente acquisita. Enormi le difficoltà a concretizzare le azioni. Che pure non sono mancate. E' evidente che i titolarissimi hanno perduto lo smalto iniziale. In particolare Mertens che fino a poco tempo fa arrivava in porta (e segnava) con facilità e leggerezza irrisorie. Ma attenti, lo stato di forma è un bioritmo che va ad altalena. E quindi non è difficile ritrovarlo. In queste ultime 6 giornate conteranno molto le scelte del tecnico. Che dovranno essere dettate dalla ragione e non dal cuore. Leggi debito di riconoscenza verso i prescelti che sono stati definiti titolarissimi. Tanto di cappello a mister Sarri, ci mancherebbe. Ma vorrei sapere che significato hanno le tre sostituzioni operate a tempo (quasi sempre in quel minuto lì) e con gli stessi interpreti. Tutto qui. Non è tempo di bilanci. E' presto. Da stasera a domenica, i quattro giorni più lunghi del campionato. Mi attendo un altro pezzo di storia (calcistica). Le quattro giornate del Napoli.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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GOLAZO - Mollichelli su "NM": "Napoli, c'è sempre da sperare"

di Napoli Magazine

18/04/2024 - 18:00

NAPOLI - A Milano è andata come è andata. Un punto soltanto con il sussulto finale di quel tiro da cinque metri deviato dal ragazzone di Castellammare. Fatale è stata la postura di Milik nel momento in cui gli è arrivata, forse inattesa, la spizzata di testa di Insigne. Stop. Inutile dilungarsi, riproporre il quesito: avrebbe potuto fare meglio il polaccone? Oramai è andata. Il turno infrasettimanale e la sfida diretta tra le più belle del reame probabilmente saranno decisivi per l'assegnazione del titolo. C'è ancora uno spiraglio nonostante il distacco sia aumentato. Ne ho viste tante e non mi sbilancio più di tanto. Ma finché l'aritmetica non avrà sancito il vincitore della sfida infinita, c'è sempre da sperare. L'Udinese in caduta libera dovrebbe costituire un ostacolo facilmente superabile. Un po' più ostico il Crotone per Madama. Sulla carta, naturalmente. Poi, la domenica della verità a Torino. Dove tutto potrebbe finire. O ricominciare. Le ultime esibizioni degli azzurri non sono state all'altezza della fama giustamente acquisita. Enormi le difficoltà a concretizzare le azioni. Che pure non sono mancate. E' evidente che i titolarissimi hanno perduto lo smalto iniziale. In particolare Mertens che fino a poco tempo fa arrivava in porta (e segnava) con facilità e leggerezza irrisorie. Ma attenti, lo stato di forma è un bioritmo che va ad altalena. E quindi non è difficile ritrovarlo. In queste ultime 6 giornate conteranno molto le scelte del tecnico. Che dovranno essere dettate dalla ragione e non dal cuore. Leggi debito di riconoscenza verso i prescelti che sono stati definiti titolarissimi. Tanto di cappello a mister Sarri, ci mancherebbe. Ma vorrei sapere che significato hanno le tre sostituzioni operate a tempo (quasi sempre in quel minuto lì) e con gli stessi interpreti. Tutto qui. Non è tempo di bilanci. E' presto. Da stasera a domenica, i quattro giorni più lunghi del campionato. Mi attendo un altro pezzo di storia (calcistica). Le quattro giornate del Napoli.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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