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GOLAZO - Mollichelli su "NM": "Napoli, ora onora il primato in classifica!"
18.10.2017 23:58 di Napoli Magazine

NAPOLI - Dopo il rendez vous Guardiola-Sarri in quel di Manchester - città dove Oscar Wilde avrebbe voluto finire i suoi giorni perché così la dipartita sarebbe stata meno dolorosa - neanche il tempo di riprendersi che bussa alle porte la Beneamata, la più cinese tra le italiane, la squadra snob dei bauscia che ha appena fatto fuori quella dei casciavitt che sarebbe il Milan sconclusionato guidato da Montella, l'aeroplanino che non riesce più a stare in quota. Il primato in classifica da onorare. Con un'antagonista diversa. Non più la Juve del depresso conte Max. Il pericolo, ora, si chiama Inter che il filosofo Spalletti ha reso squadra vera. Scorbutica di suo, da sempre, la Beneamata arriva a Napoli con più certezze rispetto al passato prossimo turbolento e strano, perché i giocatori eccellenti li ha sempre avuti, solo che agivano di testa propria e ognuno per suo conto. Non credo alle scorie della Champions. Soltanto in Italia ci si lamenta dei calendari e delle partite ravvicinate di un certo tipo. Ma una cosa è giocare tre competizioni e un'altra affrontare un'avversaria che ha una settimana intera per allenarsi soltanto, con meno stress e conseguenti basse probabilità di infortuni. Un autentico scontro al vertice quello tra Napoli ed Inter. Prima contro seconda, distanziate di due punti. Entrambe uniche imbattute dell'intero campionato. Tutte e due con le difese meno battute (5 reti al passivo). Gli azzurri, con il super attacco (26 reti), i nerazzurri (17) con nove reti in meno ma con un bomber d'eccellenza, Icardi, che capitalizza al massimo le occasioni che gli offrono. Che non sono molte durante una partita, ma guai a lasciargli mezzo metro. L'argentino ha due gol in più di Mertens all'attivo ma con un rigore in più calciato (4 contro 3). Si sarebbe indotti a dedurre: ma allora Maurito ha siglato solo 5 reti su azione. Ci sta. Ma il discorso da fare è un altro: il centravanti nerazzurro ha messo a segno la metà più uno dell'intero monte-gol della sua squadra. Sarà un duello tutto sugli anticipi quello tra Icardi ed Albiol e Koulibaly, la coppia di difensori più efficiente e tosta che ci sia nel panorama calcistico europeo. Si ha ancora negli occhi l'intelligenza degli interventi effettuati dallo spagnolo e dal gigante d'ebano sul colosso Dzeko durante il match con la Roma. Potenza, reattività ed astuzia: un mix d'eccellenza. Mi inducono al sorriso scettico i commenti saccenti del tipo, bloccare Icardi, limitare Perisic, contrastare Candreva. Sarebbe come dire (l'altra campana) non far rientrare Insigne sul destro, non far girare Mertens in velocità, non consentire a Callejon l'imboscata sul versante opposto, ingabbiare Hamsik. Ciò che mi sento di poter dire è questo. Il Napoli sa "fare" la partita meglio dell'Inter. A volte gli azzurri sembrano specchiarsi come Narciso nello stagno. Ai nerazzurri càpitano momenti di black out. Chi avrà gestito nella maniera migliore questi momenti si aggiudicherà il match clou della nona giornata. Naturalmente, l'augurio è che sia la squadra azzurra a farlo. E non fa niente che i rivali abbiano un colore in più: il nero, oltre l'azzurro.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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GOLAZO - Mollichelli su "NM": "Napoli, ora onora il primato in classifica!"

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18/10/2024 - 23:58

NAPOLI - Dopo il rendez vous Guardiola-Sarri in quel di Manchester - città dove Oscar Wilde avrebbe voluto finire i suoi giorni perché così la dipartita sarebbe stata meno dolorosa - neanche il tempo di riprendersi che bussa alle porte la Beneamata, la più cinese tra le italiane, la squadra snob dei bauscia che ha appena fatto fuori quella dei casciavitt che sarebbe il Milan sconclusionato guidato da Montella, l'aeroplanino che non riesce più a stare in quota. Il primato in classifica da onorare. Con un'antagonista diversa. Non più la Juve del depresso conte Max. Il pericolo, ora, si chiama Inter che il filosofo Spalletti ha reso squadra vera. Scorbutica di suo, da sempre, la Beneamata arriva a Napoli con più certezze rispetto al passato prossimo turbolento e strano, perché i giocatori eccellenti li ha sempre avuti, solo che agivano di testa propria e ognuno per suo conto. Non credo alle scorie della Champions. Soltanto in Italia ci si lamenta dei calendari e delle partite ravvicinate di un certo tipo. Ma una cosa è giocare tre competizioni e un'altra affrontare un'avversaria che ha una settimana intera per allenarsi soltanto, con meno stress e conseguenti basse probabilità di infortuni. Un autentico scontro al vertice quello tra Napoli ed Inter. Prima contro seconda, distanziate di due punti. Entrambe uniche imbattute dell'intero campionato. Tutte e due con le difese meno battute (5 reti al passivo). Gli azzurri, con il super attacco (26 reti), i nerazzurri (17) con nove reti in meno ma con un bomber d'eccellenza, Icardi, che capitalizza al massimo le occasioni che gli offrono. Che non sono molte durante una partita, ma guai a lasciargli mezzo metro. L'argentino ha due gol in più di Mertens all'attivo ma con un rigore in più calciato (4 contro 3). Si sarebbe indotti a dedurre: ma allora Maurito ha siglato solo 5 reti su azione. Ci sta. Ma il discorso da fare è un altro: il centravanti nerazzurro ha messo a segno la metà più uno dell'intero monte-gol della sua squadra. Sarà un duello tutto sugli anticipi quello tra Icardi ed Albiol e Koulibaly, la coppia di difensori più efficiente e tosta che ci sia nel panorama calcistico europeo. Si ha ancora negli occhi l'intelligenza degli interventi effettuati dallo spagnolo e dal gigante d'ebano sul colosso Dzeko durante il match con la Roma. Potenza, reattività ed astuzia: un mix d'eccellenza. Mi inducono al sorriso scettico i commenti saccenti del tipo, bloccare Icardi, limitare Perisic, contrastare Candreva. Sarebbe come dire (l'altra campana) non far rientrare Insigne sul destro, non far girare Mertens in velocità, non consentire a Callejon l'imboscata sul versante opposto, ingabbiare Hamsik. Ciò che mi sento di poter dire è questo. Il Napoli sa "fare" la partita meglio dell'Inter. A volte gli azzurri sembrano specchiarsi come Narciso nello stagno. Ai nerazzurri càpitano momenti di black out. Chi avrà gestito nella maniera migliore questi momenti si aggiudicherà il match clou della nona giornata. Naturalmente, l'augurio è che sia la squadra azzurra a farlo. E non fa niente che i rivali abbiano un colore in più: il nero, oltre l'azzurro.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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