Il Punto
L'ALLENATORE - Ancelotti: "Con ADL ci sentiamo due volte a settimana, Barella è forte, Lozano mi piace da morire, Lobotka lo trattammo l'estate scorsa, la squadra non ha ancora dato il 100%, Giuntoli ha fatto miracoli"
19.01.2019 11:24 di Napoli Magazine

NAPOLI - Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport. Eccone alcuni passaggi:



A differenza del passato, l'arrivo a Napoli l'hai tenuto nascosto fino all'ultimo addirittura a Sacchi e a chi ti aveva portato al Bayern, Branchini. Temevi che avrebbero tentato di dissuaderti? "Il motivo è uno solo: De Laurentiis era in piena trattativa con Sarri, non avevo alcuna intenzione di finirci in mezzo. Mi era stata chiesta la disponibilità nel caso in cui non avessero trovato l'accordo, l'avevo data. In quel periodo si erano fatti avanti ufficialmente solo la Nazionale e il Napoli. In Premier non c'era spazio e io volevo tornare ad allenare tutti i giorni. Napoli la soluzione perfetta. I contatti per me li ha tenuti un avvocato di Parma, Ziccardi. De Laurentiis l'ho incontrato per la pria volta il giorno che mi hai beccato nell'hotel di Roma quando stavo andando a firmare".

Sul rapporto con De Laurentiis: "Con De Laurentiis ci sentiamo due volte a settimana, di solito. Si informa, è giusto che lo faccia. Vuole sapere, domanda".

 

Non suggerisce la formazione. "Gli ho detto che se un giorno mi fa la formazione io gli organizzo il cast per un film. Prendo De Niro, Ryan Gosling, Di Caprio, Bradley Cooper, Chris Payne e la nostra amica Zoe Saldana".

 

E così lo mandi in rovina e non ti compra più Barella, Lobotka e Lozano. "Allan se ne va? (scherza, ndr)".

 

Se non lo sai tu. "Lobotka lo trattammo l'estate scorsa quando rischiavamo di perdere Fabian Ruiz per via della clausola. Barella è forte, Lozano mi piace da morire. Ma adesso mi tengo la mia squadra, che è un'ottima squadra".

 

Il girone di ritorno comincia in salita, con la Lazio e le vostre assenze. "La Lazio e le due partite col Milan. Abbiamo il dovere di tener botta per mantenere vivo il campionato. La squadra non ha ancora dato il 100 per cento. Fabian non l'ha dato, come lui Milik e Zielinski".

 

Dopo il girone d'andata il tuo Napoli ha quattro punti meno di quello di Sarri e come nella scorsa stagione è fuori dalla Champions. "C'è un velo di cattiveria in quel 'fuori dalla Champions'. Nel nostro girone c'erano due potenziali vincitrici, PSG e Liverpool, noi siamo stati in corsa fino all'ultimo. In campionato proveremo fino in fondo ma se vincerà la Juve non sarà una grande novità. O sbaglio? Qui a Napoli De Laurentiis ha fatto un grande lavoro. Cristiano, il nostro Cristiano (Giuntoli, ndr) ha fatto i miracoli".

 

 "Vivo in una città sorprendente e bellissima. Napoli è la soluzione perfetta per me".

 

"Mi sono liberato di un certo tipo di calcio con Zidane, alla Juve. Prima ingabbiavo il talento, Zizou invece mi convinse a ingabbiare la squadra attorno a lui. Gli ho cucito addosso il vestito, Sul Bayern: "Perché non andò come avrei voluto? Filosofie divers. Per me era arrivato il momento di cambiare, il punto di scontro è stata la differenza di vedute". Esperienza più formativa della mia carriera? Gli otto anni al Milan sono una cosa a parte, ma se vuoi la verità ti rispondo Madrid. Madrid perché è Madrid e perché tutti gli allenatori dovrebbero poter lavorare in una città come quella".

 

A Napoli abbiamo conosciuto un Ancelotti diverso da quello di Madrid: turnazioni massicce, cambiamenti di ruolo. Al Real la formazione la moficavi raramente. "La spiegazione è semplice: qui ho un gruppo di giocatori più livellato, e poi non cambio per il gusto di cambiare ma per far sentire tutti parte del progetto. Alla lunga paga. Al Real allenavo giocatori come Ronaldo, Benzema, Bale, Sergio Ramos, Alonso, Di Maria, troppa differenza tra loro e le seconde linee potenziali. Certo, avevo anche il giovane Morata. Che è un ottimo attaccante. So che torna all'Atletico".

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di Napoli Magazine

19/01/2024 - 11:24

NAPOLI - Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport. Eccone alcuni passaggi:



A differenza del passato, l'arrivo a Napoli l'hai tenuto nascosto fino all'ultimo addirittura a Sacchi e a chi ti aveva portato al Bayern, Branchini. Temevi che avrebbero tentato di dissuaderti? "Il motivo è uno solo: De Laurentiis era in piena trattativa con Sarri, non avevo alcuna intenzione di finirci in mezzo. Mi era stata chiesta la disponibilità nel caso in cui non avessero trovato l'accordo, l'avevo data. In quel periodo si erano fatti avanti ufficialmente solo la Nazionale e il Napoli. In Premier non c'era spazio e io volevo tornare ad allenare tutti i giorni. Napoli la soluzione perfetta. I contatti per me li ha tenuti un avvocato di Parma, Ziccardi. De Laurentiis l'ho incontrato per la pria volta il giorno che mi hai beccato nell'hotel di Roma quando stavo andando a firmare".

Sul rapporto con De Laurentiis: "Con De Laurentiis ci sentiamo due volte a settimana, di solito. Si informa, è giusto che lo faccia. Vuole sapere, domanda".

 

Non suggerisce la formazione. "Gli ho detto che se un giorno mi fa la formazione io gli organizzo il cast per un film. Prendo De Niro, Ryan Gosling, Di Caprio, Bradley Cooper, Chris Payne e la nostra amica Zoe Saldana".

 

E così lo mandi in rovina e non ti compra più Barella, Lobotka e Lozano. "Allan se ne va? (scherza, ndr)".

 

Se non lo sai tu. "Lobotka lo trattammo l'estate scorsa quando rischiavamo di perdere Fabian Ruiz per via della clausola. Barella è forte, Lozano mi piace da morire. Ma adesso mi tengo la mia squadra, che è un'ottima squadra".

 

Il girone di ritorno comincia in salita, con la Lazio e le vostre assenze. "La Lazio e le due partite col Milan. Abbiamo il dovere di tener botta per mantenere vivo il campionato. La squadra non ha ancora dato il 100 per cento. Fabian non l'ha dato, come lui Milik e Zielinski".

 

Dopo il girone d'andata il tuo Napoli ha quattro punti meno di quello di Sarri e come nella scorsa stagione è fuori dalla Champions. "C'è un velo di cattiveria in quel 'fuori dalla Champions'. Nel nostro girone c'erano due potenziali vincitrici, PSG e Liverpool, noi siamo stati in corsa fino all'ultimo. In campionato proveremo fino in fondo ma se vincerà la Juve non sarà una grande novità. O sbaglio? Qui a Napoli De Laurentiis ha fatto un grande lavoro. Cristiano, il nostro Cristiano (Giuntoli, ndr) ha fatto i miracoli".

 

 "Vivo in una città sorprendente e bellissima. Napoli è la soluzione perfetta per me".

 

"Mi sono liberato di un certo tipo di calcio con Zidane, alla Juve. Prima ingabbiavo il talento, Zizou invece mi convinse a ingabbiare la squadra attorno a lui. Gli ho cucito addosso il vestito, Sul Bayern: "Perché non andò come avrei voluto? Filosofie divers. Per me era arrivato il momento di cambiare, il punto di scontro è stata la differenza di vedute". Esperienza più formativa della mia carriera? Gli otto anni al Milan sono una cosa a parte, ma se vuoi la verità ti rispondo Madrid. Madrid perché è Madrid e perché tutti gli allenatori dovrebbero poter lavorare in una città come quella".

 

A Napoli abbiamo conosciuto un Ancelotti diverso da quello di Madrid: turnazioni massicce, cambiamenti di ruolo. Al Real la formazione la moficavi raramente. "La spiegazione è semplice: qui ho un gruppo di giocatori più livellato, e poi non cambio per il gusto di cambiare ma per far sentire tutti parte del progetto. Alla lunga paga. Al Real allenavo giocatori come Ronaldo, Benzema, Bale, Sergio Ramos, Alonso, Di Maria, troppa differenza tra loro e le seconde linee potenziali. Certo, avevo anche il giovane Morata. Che è un ottimo attaccante. So che torna all'Atletico".