IL REGISTA
IL REGISTA - Gaetano Fontana: "La Gioia di Sarri batte la Paura, la Rabbia, la Tristezza ed il Disgusto"
07.10.2015 13:25 di Napoli Magazine

NAPOLI - In questi giorni, nelle sale cinematografiche italiane stanno proiettando un film d’animazione, originale e molto formativo, realizzato dai Pixar Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures: INSIDE OUT. Narra la storia di Riley, una bambina che, in piena età adolescenziale, viene sottoposta ad un profondo cambiamento essendo costretta a trasferirsi a causa del lavoro del padre, dal Minnesota posto d’origine, a San Francisco. La geniale particolarità di questa pellicola è che in maniera semplice illustra come si forma l’attività celebrale di un individuo sin dai primissimi giorni della sua esistenza. Spiega come la mente agisce e reagisce agli stimoli ai quali viene sottoposta, e quali emozioni entrano in gioco nei vari momenti della vita. E’ proprio grazie all’intuizione del regista Pete Docter, che, in maniera giocosa, si comprende come le emozioni - Gioia, Paura, Disgusto, Rabbia e Tristezza -, caratterizzino la personalità di ognuno di noi, e come, nei momenti di cambiamento e di difficoltà, le emozioni si manifestino andando in competizione tra loro e cercando di prevaricarsi l’un l’altra. Credo che l’attività mentale e le varie emozioni collegate tra loro diano vita ad una serie di programmi che ognuno di noi vive quotidianamente sia a livello conscio che inconscio e che si traducono in comportamento, atteggiamento e linguaggio. In sintesi, ognuno di noi si comporta in base a dei programmi che si formano nel nostro percorso di vita attraverso le esperienze. Quando ci si trova di fronte a momenti emozionalmente difficili, o quando siamo tenuti a conseguire un risultato in situazioni di stress, può accadere di diventare preda dalla Paura, del Fallimento e dell’Insuccesso. Proprio qualche settimana fa, parlando delle critiche rivolte al Napoli, ho potuto sinteticamente dire la mia, spiegando che, a mio modo di vedere, ogni cambiamento ha bisogno di tempo per essere interiorizzato, per sconfinare da quella zona dentro la quale risiedono le nostre convenzioni e muoversi verso nuove frontiere al fine di acquisire abilità che consentono di migliorare e/o conseguire un successo sia esso personale che professionale. E’ quanto accaduto alla squadra Partenopea. Fino ad un mese fa la “Paura”, la “Rabbia”, la “Tristezza” ed il “Disgusto” erano le emozioni negative che i critici riservavano a questo Napoli cercando di allontanare la “Gioia” che Sarri, con il suo lavoro, la sua professionalità, la sua conoscenza, stava cercando di infondere per strutturare una nuova identità dentro la quale ogni tifoso napoletano poteva riconoscersi. Sarri ha combattuto e vinto quella fase dove la Paura, la Rabbia, la Tristezza ed il Disgusto facevano da padrone, supportate dai ricordi di passate stagioni con risultati non propriamente esaltanti, e con la sua sapiente Gioia, figlia di una nuova scuola di pensiero, ha regalato a questo Napoli una nuova IDENTITA’. Oggi De Laurentiis, Sarri e la sua compagine stanno cercando di farsi largo per dare un “calcio” definitivo alla negatività, abbattendo prima la Lazio, poi la Juventus e dulcis in fundo il Milan… Tre indizi a mio avviso fanno una prova. Prova di Gioia! Non voglio fare voli pindarici, sono abituato a godermi il viaggio e a guardare all’oggi senza spingermi troppo oltre. Non vorrei però, che a causa di Paura, Rabbia, Tristezza e Disgusto si dica, come fatto con la partita con la Lazio, che anche il Milan non può considerarsi un test attendibile perché il Milan di oggi è “poca roba”. A me sembra che sia stata la squadra vesuviana abile al punto tale da far sembrare il Milan a tal punto piccolo. Passaggi di prima, intensità elevata, difesa impeccabile ed occasioni a raffica hanno caratterizzato un Napoli dilagante a San Siro. Dopo la sosta, il campionato ha in serbo NAPOLI-FIORENTINA; che dire, il programma dei miei ricordi è già attivo. Con affetto e gratitudine.

 

 

Gaetano Fontana

 

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07/10/2024 - 13:25

NAPOLI - In questi giorni, nelle sale cinematografiche italiane stanno proiettando un film d’animazione, originale e molto formativo, realizzato dai Pixar Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures: INSIDE OUT. Narra la storia di Riley, una bambina che, in piena età adolescenziale, viene sottoposta ad un profondo cambiamento essendo costretta a trasferirsi a causa del lavoro del padre, dal Minnesota posto d’origine, a San Francisco. La geniale particolarità di questa pellicola è che in maniera semplice illustra come si forma l’attività celebrale di un individuo sin dai primissimi giorni della sua esistenza. Spiega come la mente agisce e reagisce agli stimoli ai quali viene sottoposta, e quali emozioni entrano in gioco nei vari momenti della vita. E’ proprio grazie all’intuizione del regista Pete Docter, che, in maniera giocosa, si comprende come le emozioni - Gioia, Paura, Disgusto, Rabbia e Tristezza -, caratterizzino la personalità di ognuno di noi, e come, nei momenti di cambiamento e di difficoltà, le emozioni si manifestino andando in competizione tra loro e cercando di prevaricarsi l’un l’altra. Credo che l’attività mentale e le varie emozioni collegate tra loro diano vita ad una serie di programmi che ognuno di noi vive quotidianamente sia a livello conscio che inconscio e che si traducono in comportamento, atteggiamento e linguaggio. In sintesi, ognuno di noi si comporta in base a dei programmi che si formano nel nostro percorso di vita attraverso le esperienze. Quando ci si trova di fronte a momenti emozionalmente difficili, o quando siamo tenuti a conseguire un risultato in situazioni di stress, può accadere di diventare preda dalla Paura, del Fallimento e dell’Insuccesso. Proprio qualche settimana fa, parlando delle critiche rivolte al Napoli, ho potuto sinteticamente dire la mia, spiegando che, a mio modo di vedere, ogni cambiamento ha bisogno di tempo per essere interiorizzato, per sconfinare da quella zona dentro la quale risiedono le nostre convenzioni e muoversi verso nuove frontiere al fine di acquisire abilità che consentono di migliorare e/o conseguire un successo sia esso personale che professionale. E’ quanto accaduto alla squadra Partenopea. Fino ad un mese fa la “Paura”, la “Rabbia”, la “Tristezza” ed il “Disgusto” erano le emozioni negative che i critici riservavano a questo Napoli cercando di allontanare la “Gioia” che Sarri, con il suo lavoro, la sua professionalità, la sua conoscenza, stava cercando di infondere per strutturare una nuova identità dentro la quale ogni tifoso napoletano poteva riconoscersi. Sarri ha combattuto e vinto quella fase dove la Paura, la Rabbia, la Tristezza ed il Disgusto facevano da padrone, supportate dai ricordi di passate stagioni con risultati non propriamente esaltanti, e con la sua sapiente Gioia, figlia di una nuova scuola di pensiero, ha regalato a questo Napoli una nuova IDENTITA’. Oggi De Laurentiis, Sarri e la sua compagine stanno cercando di farsi largo per dare un “calcio” definitivo alla negatività, abbattendo prima la Lazio, poi la Juventus e dulcis in fundo il Milan… Tre indizi a mio avviso fanno una prova. Prova di Gioia! Non voglio fare voli pindarici, sono abituato a godermi il viaggio e a guardare all’oggi senza spingermi troppo oltre. Non vorrei però, che a causa di Paura, Rabbia, Tristezza e Disgusto si dica, come fatto con la partita con la Lazio, che anche il Milan non può considerarsi un test attendibile perché il Milan di oggi è “poca roba”. A me sembra che sia stata la squadra vesuviana abile al punto tale da far sembrare il Milan a tal punto piccolo. Passaggi di prima, intensità elevata, difesa impeccabile ed occasioni a raffica hanno caratterizzato un Napoli dilagante a San Siro. Dopo la sosta, il campionato ha in serbo NAPOLI-FIORENTINA; che dire, il programma dei miei ricordi è già attivo. Con affetto e gratitudine.

 

 

Gaetano Fontana

 

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