Filosofie calcistiche agli antipodi. Il Napoli le ha abbracciate entrambe sempre con risultati positivi. In principio c’era quella consolidata. Tutti per uno e “uno” era Higuain, catalizzatore offensivo. Ma l’addio dell’argentino ha aperto uno squarcio. Maurizio Sarri ha prima provato a “rammendarlo” con Arek Milik e ci era anche riuscito, poi con l’infortunio del polacco ha dovuto modificare il modo di pensare del Napoli. E così l’inversione è stata netta. La legge del gol è finalmente uguale per ogni singolo giocatore. I risultati sono positivi. Il bottino realizzativo, nelle prime quindici partite di campionato, è di 27 reti all’attivo. Alla “festa” hanno partecipato in 10, tre difensori (Chiriches, Koulibaly e Maksimovic), due centrocampisti (Hamsik e Zielinski) e naturalmente cinque attaccanti (Milik, Callejon, Mertens, Insigne e Gabbiadini). L’appuntamento è un rito collettivo che funziona, tanto che il ruolino di marcia non è molto lontano da quello affidato al fuoriclasse che faceva la differenza. Il Napoli di Higuain è nel mirino: l’anno scorso i centri dopo le stesse gare furono 28 (ma affidati soltanto a sei elementi) con l’argentino a recitare la parte del leone: 14 gol. La nuova gestione può addirittura mettere la freccia in caso di una vittoria a Cagliari domani nel lunch-match (inizio alle 12.30) del Sant’Elia. Al sedicesimo turno, infatti, la truppa comandata da Higuain si fermò al San Paolo contro la Roma (0-0), quindi l’occasione del sorpasso virtuale è davvero ghiotta: bastano due centri per superare un passato ingombrante.
di Napoli Magazine
10/12/2024 - 12:29
Filosofie calcistiche agli antipodi. Il Napoli le ha abbracciate entrambe sempre con risultati positivi. In principio c’era quella consolidata. Tutti per uno e “uno” era Higuain, catalizzatore offensivo. Ma l’addio dell’argentino ha aperto uno squarcio. Maurizio Sarri ha prima provato a “rammendarlo” con Arek Milik e ci era anche riuscito, poi con l’infortunio del polacco ha dovuto modificare il modo di pensare del Napoli. E così l’inversione è stata netta. La legge del gol è finalmente uguale per ogni singolo giocatore. I risultati sono positivi. Il bottino realizzativo, nelle prime quindici partite di campionato, è di 27 reti all’attivo. Alla “festa” hanno partecipato in 10, tre difensori (Chiriches, Koulibaly e Maksimovic), due centrocampisti (Hamsik e Zielinski) e naturalmente cinque attaccanti (Milik, Callejon, Mertens, Insigne e Gabbiadini). L’appuntamento è un rito collettivo che funziona, tanto che il ruolino di marcia non è molto lontano da quello affidato al fuoriclasse che faceva la differenza. Il Napoli di Higuain è nel mirino: l’anno scorso i centri dopo le stesse gare furono 28 (ma affidati soltanto a sei elementi) con l’argentino a recitare la parte del leone: 14 gol. La nuova gestione può addirittura mettere la freccia in caso di una vittoria a Cagliari domani nel lunch-match (inizio alle 12.30) del Sant’Elia. Al sedicesimo turno, infatti, la truppa comandata da Higuain si fermò al San Paolo contro la Roma (0-0), quindi l’occasione del sorpasso virtuale è davvero ghiotta: bastano due centri per superare un passato ingombrante.