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ANCELOTTI E IL PARMA - Il leader calmo ritrova il club dove tutto ha avuto inizio
24.02.2019 12:33 di Napoli Magazine Fonte: Fabio Tarantino per il Roma

Deve tanto a quell'esperienza, agli inizi, alle opportunità avute e a quelle meritate, pretese con forza, avanzando candidature o semplicemente mettendosi in mostra. La carriera di Carlo Ancelotti sarà legata per sempre al Parma: dopo Reggiolo è lì che muove i primi passi da calciatore, ci resta fino al 1979, prima di imporsi alla Roma e al Milan. Un rapporto speciale che si rinnova anche da allenatore, dal campo alla panchina, dal 1996 al 1998, proseguendo un percorso partito alla Reggiana e poi ricco d'esperienze, trofei, avventure indimenticabili. Ecco perché la sfida di oggi pomeriggio, al Tardini, avrà un sapore speciale. Ancelotti è legatissimo al Parma, sarà una partita da vivere tutta d'un fiato, tra ricordi ed emozioni difficili da contenere. E poi ci sarà anche un'altra gara alla quale badare: quella degli allenatori. Il passato e il presente del Parma. Ancelotti da una parte, D'Aversa dall'altra. All'andata non ci fu partita. Troppo forte il Napoli, che vinse 3-0 al San Paolo con doppietta di Milik. Una gara a senso unico dominata sin dai primi minuti.

 

ANCELOTTI E IL PARMA. Il leader calmo ritrova il club dove tutto ha avuto inizio, o quasi. Ne parla nei suoi libri, elogia quelle esperienze che sono state formative, che gli hanno dato la possibilità di farsi conoscere e di conoscersi, per scoprire che prospettive avrebbe avuto da quel momento in poi. Esistono due Ancelotti: il calciatore e l'allenatore. Ma l'uomo è unico, e solo, ed è una persona leale che s'è fatta voler bene, che ha imparato tanto seminando il sentimento dell'onestà e della semplicità, valori che ne hanno caratterizzato il percorso rendendolo unico ovunque, un dolce condottiero in grado di vincere qualsiasi cosa senza mai alzare la voce. Ancelotti è pronto a vivere l'ennesima domenica dal sapore d'infinito, citando Jovanotti. S'era emozionato a San Siro, contro il suo Milan, e accadrà anche stasera, c'è da scommetterci, prima che torni il calcio e dunque l'attenzione da rivolgere solo ed esclusivamente alla partita.

 

IL LEGAME MILAN. Ancelotti stringerà la mano a D'Aversa, tra poche ore. I due si sono "sfiorati" all'inizio degli anni novanta, quando Ancelotti stava per concludere la sua avventura al Milan mentre il giovane Roberto iniziava a muovere i primi passi proprio nel settore giovanile del club rossonero. Idee di calcio diverse, tra i due, così come le esperienze. Si ripartirà dal 3-0 dell'andata, un risultato che non deve condizionare. Sarà tutta un'altra gara e sarà interessante viverla abbracciando ogni suo aspetto: quello tecnico, quello tattico e anche l'umore delle due formazioni, il momento di forma, la condizione fisica e la variabile "idee" di allenatori diversi pronti a sfidarsi per novanta minuti imperdibili.

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ANCELOTTI E IL PARMA - Il leader calmo ritrova il club dove tutto ha avuto inizio

di Napoli Magazine

24/02/2024 - 12:33

Deve tanto a quell'esperienza, agli inizi, alle opportunità avute e a quelle meritate, pretese con forza, avanzando candidature o semplicemente mettendosi in mostra. La carriera di Carlo Ancelotti sarà legata per sempre al Parma: dopo Reggiolo è lì che muove i primi passi da calciatore, ci resta fino al 1979, prima di imporsi alla Roma e al Milan. Un rapporto speciale che si rinnova anche da allenatore, dal campo alla panchina, dal 1996 al 1998, proseguendo un percorso partito alla Reggiana e poi ricco d'esperienze, trofei, avventure indimenticabili. Ecco perché la sfida di oggi pomeriggio, al Tardini, avrà un sapore speciale. Ancelotti è legatissimo al Parma, sarà una partita da vivere tutta d'un fiato, tra ricordi ed emozioni difficili da contenere. E poi ci sarà anche un'altra gara alla quale badare: quella degli allenatori. Il passato e il presente del Parma. Ancelotti da una parte, D'Aversa dall'altra. All'andata non ci fu partita. Troppo forte il Napoli, che vinse 3-0 al San Paolo con doppietta di Milik. Una gara a senso unico dominata sin dai primi minuti.

 

ANCELOTTI E IL PARMA. Il leader calmo ritrova il club dove tutto ha avuto inizio, o quasi. Ne parla nei suoi libri, elogia quelle esperienze che sono state formative, che gli hanno dato la possibilità di farsi conoscere e di conoscersi, per scoprire che prospettive avrebbe avuto da quel momento in poi. Esistono due Ancelotti: il calciatore e l'allenatore. Ma l'uomo è unico, e solo, ed è una persona leale che s'è fatta voler bene, che ha imparato tanto seminando il sentimento dell'onestà e della semplicità, valori che ne hanno caratterizzato il percorso rendendolo unico ovunque, un dolce condottiero in grado di vincere qualsiasi cosa senza mai alzare la voce. Ancelotti è pronto a vivere l'ennesima domenica dal sapore d'infinito, citando Jovanotti. S'era emozionato a San Siro, contro il suo Milan, e accadrà anche stasera, c'è da scommetterci, prima che torni il calcio e dunque l'attenzione da rivolgere solo ed esclusivamente alla partita.

 

IL LEGAME MILAN. Ancelotti stringerà la mano a D'Aversa, tra poche ore. I due si sono "sfiorati" all'inizio degli anni novanta, quando Ancelotti stava per concludere la sua avventura al Milan mentre il giovane Roberto iniziava a muovere i primi passi proprio nel settore giovanile del club rossonero. Idee di calcio diverse, tra i due, così come le esperienze. Si ripartirà dal 3-0 dell'andata, un risultato che non deve condizionare. Sarà tutta un'altra gara e sarà interessante viverla abbracciando ogni suo aspetto: quello tecnico, quello tattico e anche l'umore delle due formazioni, il momento di forma, la condizione fisica e la variabile "idee" di allenatori diversi pronti a sfidarsi per novanta minuti imperdibili.

Fonte: Fabio Tarantino per il Roma