Tra il Bari e le sue avversarie in D ci sono sempre tre gol di differenza. Una regola applicata per la terza volta di fila, senza neppure strafare, anche contro la Cittanovese, squadra calabrese che sino a cinque anni fa militava in Prima Categoria .Pur privi di Floriano e Brienza, i biancorossi hanno consolidato il primato solitario in classifica a punteggio pieno (nove punti in tre gare), con due punti di vantaggio su Gela e Locri. Mezz’ora alla camomilla, forse lo strascico della fastidiosa sconfitta di Coppa Italia contro il Bitonto, poi la solita sagra del gol . Sino al rigore trasformato da Simeri e concesso per un tocco con il braccio di Ansalone, la Cittanovese aveva arginato con molta applicazione l’attacco barese, mai pericoloso sino all’episodio che ha sbloccato la gara.
E’ stato come fare saltare il tappo dello champagne, perché di seguito sono venute fuori tutte le bollicine a disposizione del tecnico Cornacchini. Nella ripresa, nel giro del minuto tra l’8 e il 9’, il Bari ha sprigionato tutte le sue potenzialità, centrando il bersaglio due volte col testa di Di Cesare e con il destro di Neglia, al terzo gol in due gare al San Nicola. Sul tre a zero, la partita è di fatto finta con quaranta minuti d'anticipo, con la Cittanovese che ha perso quella sana incoscienza che aveva contraddistinto il suo inizio di gara e il Bari che ci ha preso gusto a costruire azioni da gol. Poca adrenalina al San Nicola, dove anche stavolta si è andati oltre il tetto delle diecimila presenze, ma un pomeriggio all’insegna della tranquillità e della festa. Vi hanno preso parte anche i tifosi calabresi, ai quali è andato forse l’applauso più caloroso della giornata, quando su uno striscione biancorosso esposto nel loro settore hanno augurato al Bari un veloce ritorno in A.
di Napoli Magazine
30/09/2024 - 20:29
Tra il Bari e le sue avversarie in D ci sono sempre tre gol di differenza. Una regola applicata per la terza volta di fila, senza neppure strafare, anche contro la Cittanovese, squadra calabrese che sino a cinque anni fa militava in Prima Categoria .Pur privi di Floriano e Brienza, i biancorossi hanno consolidato il primato solitario in classifica a punteggio pieno (nove punti in tre gare), con due punti di vantaggio su Gela e Locri. Mezz’ora alla camomilla, forse lo strascico della fastidiosa sconfitta di Coppa Italia contro il Bitonto, poi la solita sagra del gol . Sino al rigore trasformato da Simeri e concesso per un tocco con il braccio di Ansalone, la Cittanovese aveva arginato con molta applicazione l’attacco barese, mai pericoloso sino all’episodio che ha sbloccato la gara.
E’ stato come fare saltare il tappo dello champagne, perché di seguito sono venute fuori tutte le bollicine a disposizione del tecnico Cornacchini. Nella ripresa, nel giro del minuto tra l’8 e il 9’, il Bari ha sprigionato tutte le sue potenzialità, centrando il bersaglio due volte col testa di Di Cesare e con il destro di Neglia, al terzo gol in due gare al San Nicola. Sul tre a zero, la partita è di fatto finta con quaranta minuti d'anticipo, con la Cittanovese che ha perso quella sana incoscienza che aveva contraddistinto il suo inizio di gara e il Bari che ci ha preso gusto a costruire azioni da gol. Poca adrenalina al San Nicola, dove anche stavolta si è andati oltre il tetto delle diecimila presenze, ma un pomeriggio all’insegna della tranquillità e della festa. Vi hanno preso parte anche i tifosi calabresi, ai quali è andato forse l’applauso più caloroso della giornata, quando su uno striscione biancorosso esposto nel loro settore hanno augurato al Bari un veloce ritorno in A.