In Evidenza
CDS - Udinese-Napoli, un anno dopo: tifosi azzurri anestetizzati dall'annata difficile
06.05.2024 10:46 di Napoli Magazine

Il Corriere dello Sport ha presentato la sfida tra Udinese e Napoli del Bluenergy Stadium: "La vigilia dell'ultimo Udinese-Napoli era stata scortata dall’adrenalina per l’attesa dell’aritmetica. La gara di oggi, invece, cammina e non corre, è un lento aspettare il fischio d’inizio, non si avverte più alcun entusiasmo, è una semplice tappa che avvicina la fine del campionato, un doveroso appuntamento col calendario. I sentimenti si sono anestetizzati dopo un’annata complicata, il primato distante, un tricolore sbiadito. Non ci saranno neppure i tifosi del Napoli, quelli residenti in Campania. Trasferta vietata dopo gli scontri dello scorso anno, unica pagina da dimenticare nel libro festa. Il Napoli sarà comunque scortato da tantissimi tifosi residenti altrove. Non ci sarà paragone, però, con l’onda azzurra che un anno fa invase il Friuli e lo stadio dove si celebrò la vittoria del terzo scudetto. Grande entusiasmo prima, durante e dopo. Show sugli spalti e anche in campo con l’invasione a fine partita e i festeggiamenti che durarono per ore e in parallelo a Napoli. Oggi la musica è bassa, non si canta più, eppure stasera dovrebbero essere sette i superstiti in campo: Meret, Olivera, Di Lorenzo, Rrahmani, Anguissa, Lobotka, Osimhen. Cosa è cambiato da un anno all’altro è una domanda ricorrente che alla vigilia di Udine torna prepotente".

ULTIMISSIME IN EVIDENZA
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
CDS - Udinese-Napoli, un anno dopo: tifosi azzurri anestetizzati dall'annata difficile

di Napoli Magazine

06/05/2024 - 10:46

Il Corriere dello Sport ha presentato la sfida tra Udinese e Napoli del Bluenergy Stadium: "La vigilia dell'ultimo Udinese-Napoli era stata scortata dall’adrenalina per l’attesa dell’aritmetica. La gara di oggi, invece, cammina e non corre, è un lento aspettare il fischio d’inizio, non si avverte più alcun entusiasmo, è una semplice tappa che avvicina la fine del campionato, un doveroso appuntamento col calendario. I sentimenti si sono anestetizzati dopo un’annata complicata, il primato distante, un tricolore sbiadito. Non ci saranno neppure i tifosi del Napoli, quelli residenti in Campania. Trasferta vietata dopo gli scontri dello scorso anno, unica pagina da dimenticare nel libro festa. Il Napoli sarà comunque scortato da tantissimi tifosi residenti altrove. Non ci sarà paragone, però, con l’onda azzurra che un anno fa invase il Friuli e lo stadio dove si celebrò la vittoria del terzo scudetto. Grande entusiasmo prima, durante e dopo. Show sugli spalti e anche in campo con l’invasione a fine partita e i festeggiamenti che durarono per ore e in parallelo a Napoli. Oggi la musica è bassa, non si canta più, eppure stasera dovrebbero essere sette i superstiti in campo: Meret, Olivera, Di Lorenzo, Rrahmani, Anguissa, Lobotka, Osimhen. Cosa è cambiato da un anno all’altro è una domanda ricorrente che alla vigilia di Udine torna prepotente".