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CIRO - Pisani: "Nessuna "gogna" mediatica"
27.05.2016 19:53 di Napoli Magazine

Il legale replica alle note diffuse dal difensore e dai familiari dell’ultrà romanista condannato a 26 anni per la morte di Ciro Esposito

 

"E’ lontano da noi anni luce qualsiasi intento di polemizzare con la difesa di Daniele De Santis, che prima attraverso il Tempo, ora a mezzo Ansa, ha replicato alla condanna per omicidio volontario comminata al suo assistito, cercando di agitare la cosiddetta “gogna mediatica”, spiega in una nota inviata a "Napoli Magazine" il legale della famiglia di Ciro Esposito, Angelo Pisani. "Alcune puntualizzazioni vanno però fatte, visto anche il rilievo che importanti organi di stampa, come Il Mattino, danno oggi alla nota diffusa dai familiari di “Gastone”. Qui se “gogna” c’è stata, essa risulta tutt’altro che virtuale o mediatica. “Gogna” è assalire e ferire a morte un giovane napoletano che ha sacrificato la propria vita per salvare le famiglie giunte a Roma con lo scopo di assistere ad una partita di calcio, lasciate dalle istituzioni in balia della più cupa ed esagitata violenza di persone come Daniele De Santis. La vera “gogna” è vedere la nobiltà dello sport trasformata in sfogatoio di istinti bestiali, fino a causare la morte di innocenti. E invece fin dal primo giorno molti organi di stampa nazionali, senza conoscere i fatti e forti dei soliti pregiudizi, avevano provato a sparare ancora una volta su Ciro e contro la città di Napoli, ricevendo con forza la nostra puntuale opposizione in nome della verità. Questa difesa non aveva nessun bisogno di strumentalizzare un bel niente, perché i fatti parlavano – e in aula hanno parlato – da soli, permettendo la rigorosa ricostruzione di quanto realmente accaduto. Ci siamo visti costretti, piuttosto, a rispondere anche sul piano mediatico - ma in primis con rigore di indagini e testimonianze - al tentativo, quello sì strumentale, della difesa di De Santis, che aveva cercato di far passare anche attraverso i media ricostruzioni fuorvianti, come poi è stato ampiamente dimostrato con la sentenza di condanna e come ancor più, ne siamo certi, dimostreranno le motivazioni alla base del dispositivo. Noi abbiamo solo risposto, anche mediaticamente, ai tutti i loro tentativi di fuorviare la realtà e capovolgere i fatti. Noi abbiamo fatto vincere la verità contro l'attacco strumentale a Napoli, a Scampia e a Ciro, vittima innocente. In tutti i modi poteri forti e alcuni strumentalizzatori di professione hanno provato, anche prima delle udienze, a fuorviare l'opinione pubblica, ma il risultato è stato che il bene e i valori, come quelli rappresentati dalla mamma di Ciro, alla quale io dedico questa sentenza come esempio di pace e dignità, vincono sul male".

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CIRO - Pisani: "Nessuna "gogna" mediatica"

di Napoli Magazine

27/05/2024 - 19:53

Il legale replica alle note diffuse dal difensore e dai familiari dell’ultrà romanista condannato a 26 anni per la morte di Ciro Esposito

 

"E’ lontano da noi anni luce qualsiasi intento di polemizzare con la difesa di Daniele De Santis, che prima attraverso il Tempo, ora a mezzo Ansa, ha replicato alla condanna per omicidio volontario comminata al suo assistito, cercando di agitare la cosiddetta “gogna mediatica”, spiega in una nota inviata a "Napoli Magazine" il legale della famiglia di Ciro Esposito, Angelo Pisani. "Alcune puntualizzazioni vanno però fatte, visto anche il rilievo che importanti organi di stampa, come Il Mattino, danno oggi alla nota diffusa dai familiari di “Gastone”. Qui se “gogna” c’è stata, essa risulta tutt’altro che virtuale o mediatica. “Gogna” è assalire e ferire a morte un giovane napoletano che ha sacrificato la propria vita per salvare le famiglie giunte a Roma con lo scopo di assistere ad una partita di calcio, lasciate dalle istituzioni in balia della più cupa ed esagitata violenza di persone come Daniele De Santis. La vera “gogna” è vedere la nobiltà dello sport trasformata in sfogatoio di istinti bestiali, fino a causare la morte di innocenti. E invece fin dal primo giorno molti organi di stampa nazionali, senza conoscere i fatti e forti dei soliti pregiudizi, avevano provato a sparare ancora una volta su Ciro e contro la città di Napoli, ricevendo con forza la nostra puntuale opposizione in nome della verità. Questa difesa non aveva nessun bisogno di strumentalizzare un bel niente, perché i fatti parlavano – e in aula hanno parlato – da soli, permettendo la rigorosa ricostruzione di quanto realmente accaduto. Ci siamo visti costretti, piuttosto, a rispondere anche sul piano mediatico - ma in primis con rigore di indagini e testimonianze - al tentativo, quello sì strumentale, della difesa di De Santis, che aveva cercato di far passare anche attraverso i media ricostruzioni fuorvianti, come poi è stato ampiamente dimostrato con la sentenza di condanna e come ancor più, ne siamo certi, dimostreranno le motivazioni alla base del dispositivo. Noi abbiamo solo risposto, anche mediaticamente, ai tutti i loro tentativi di fuorviare la realtà e capovolgere i fatti. Noi abbiamo fatto vincere la verità contro l'attacco strumentale a Napoli, a Scampia e a Ciro, vittima innocente. In tutti i modi poteri forti e alcuni strumentalizzatori di professione hanno provato, anche prima delle udienze, a fuorviare l'opinione pubblica, ma il risultato è stato che il bene e i valori, come quelli rappresentati dalla mamma di Ciro, alla quale io dedico questa sentenza come esempio di pace e dignità, vincono sul male".