Lo aveva detto Rafa Benitez: pronti via, inizio stagione dello scorso anno. «Il mio cruccio è che abbiamo subito troppi gol, dobbiamo migliorare in questo altrimenti non riusciremo a diventare quello che vogliamo». E infatti il Napoli non solo non è migliorato in questo dato, ma è anche peggiorato. E di molto. Nello scorso campionato i gol subiti furono 39 in 38 giornate. Quest’anno, con una partita ancora da giocare, le reti incassate sono già 50. Un numero spaventoso, che non solo ha registrato la mancanza di miglioramenti in quello che era considerato un difetto fondamentale, ma che ha segnato un peggioramento netto. E non a caso Benitez non ha più parlato di reti incassate già verso metà autunno, quando probabilmente aveva capito l’andazzo, anche grazie agli show di Rafael che erano un oscuro presagio. E con questo dato il Napoli si mette nella parte medio-bassa della classifica. Sampdoria, Genoa, Inter, Torino e perfino Chievo hanno incassato meno reti del Napoli. Un andamento ridicolo per chi ha voluto lanciare ambizioni di scudetto la scorsa estate, ma anche per un allenatore che aveva posto il miglioramento della fase difensiva come mantra da ripetere ossessivamente ad ogni occasione. E le 50 reti sono contate senza considerare quelle incassate nelle coppe. Meglio evitare di girare il dito nella piaga. E la colpa, se tale si può definire, non deve andare ai due portieri che sono stati protagonisti in questa stagione. Né Rafael né Andujar sono dei campioni, e gli errori non sono mancati, però è tutta la fase difensiva che è venuta veno, da sempre. Sistematici errori ed imbarazzi da parte di una squadra che non ha mai dato la sensazione di essere sicura di sé.