Un po' a Dimaro, un po' a Castelvolturno, un po' in giro per gli alberghi milanesi. L'estate di Jonathan de Guzman è trascorsa così, tra un allenamento e una trattativa di calciomercato. Mesi decisamente movimentati per il centrocampista di origini canadesi che con l'arrivo di Maurizio Sarri è stato immediatamente messo in disparte dopo aver ricoperto più ruoli nella stagione agli ordini di Benitez. Il nuovo manager del club partenopeo non è riuscito a collocarlo tatticamente nel suo 4-3-1-2 e ha immediatamente comunicato alla società di poterne fare a meno. Un giudizio negativo che ha dato il via a lunghe quanto tortuose trattative di calciomercato.
Tante, infatti, le proposte messe sul piatto dal direttore sportivo Giuntoli. Tante le porte aperte per il calciatore orange che alla fine, però, per i motivi più disparati ha deciso di restare al Napoli.

Tutto era partito con l'offensiva del Marsiglia, l'unico club che de Guzman ha accettato in questa rovente estate di contatti e sondaggi. Tutto, di fatto, era stato definito. C'era l'accordo tra i due club, c'era l'accordo col giocatore. L'unica cosa non messa in preventivo era stata la decisione del Loco Bielsa di presentare le sue dimissioni dopo una sola giornata di Ligue 1. Era stato lui a spingere per l'acquisto di de Guzman, parere diverso da quello del suo successore Michel che una volta approdato in Costa Azzurra ha immediatamente bloccato la trattativa.

Un affare sfumato che ha fatto scattare tutta una serie di trattative che hanno avuto lo stesso esito. Questa volta, però, è stato lo stesso giocatore a opporsi. Mai seriamente presa in considerazione l'ipotesi Bologna, scartate dopo tanti summit le soluzioni Sunderland e Bournemouth, club che ci hanno provato fino alla fine senza mai riuscire a convincere il calciatore che ha deciso di restare a Castelvolturno, nonostante l'idea di Sarri sulla sua importanza nel progetto partenopeo non sia mai cambiata.
Pronti via, infatti, e l'ex Swansea è stato subito escluso dalla lista UEFA. Un segno evidente di come de Guzman sia fuori dal progetto: né una prima, né una seconda scelta e nemmeno una terza scelta. Per lui adesso si prospetta un autunno piuttosto rigido, tanti mesi che trascorreranno con tutta probabilità ai margini del calcio giocato per riflettere sul suo futuro e arrivare a gennaio con le idee più chiare.