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DOPPIETTA DI AREK A PARMA - Napoli, Milik si sente bomber: "Ma penso alla squadra"
25.02.2019 11:47 di Napoli Magazine Fonte: Pierpaolo Matrone per il Roma

Se oggi il suo nome può essere accostato a quello di Lionel Messi, almeno per una cosa, Arkadiusz Milik deve ringraziare Carlo Ancelotti. Grazie al primo dei due gol siglato ieri sera a Parma nel ritorno al successo del Napoli, l'attaccante polacco è diventato l'unico giocatore, insieme al fuoriclasse argentino, ad avere realizzato tre gol su calcio di punizione. Prima dei ducali, Cagliari e Atalanta. E proprio da quel match lì, 3 dicembre scorso, Arek non timbrava il cartellino in trasferta. E deve ringraziare Carletto perché se ha deciso di far passare il pallone sotto la barriera è grazie ad un suggerimento arrivato dalla panchina. E 'Grazie' lui lo dice nel post-partita: "Devo ringraziare tutto lo staff perché mi hanno aiutato tanto su quella punizione, mi hanno detto che gli avversari saltavano in barriera e ci ho provato".

 

TUTTO O NIENTE. Il Napoli a volte si prende tutto, altre volte niente. Non riusciva a segnare da due partita, in trasferta faceva fatica da una vita ormai, poi ne fila quattro al Parma (di Ounas e Zielinski le altre marcature), con la doppietta di Milik a rubar la scena: "Non facevamo gol da due settimane, sono felice, possiamo migliorare ancora tanto e dobbiamo farlo il più possibile. Sono contento per questa vittoria arrivata dopo due pareggi, è meritata. Andiamo avanti". Sì, testa in avanti, perché adesso vengono tutte le partite più importanti: il Salisburgo in Europa League sembra la priorità, ma come si fa a dirlo quando c'è Napoli-Juve? Anche Milik non vede l'ora di giocarla: "Ora pensiamo alla Juventus, vogliamo vincere. Spero che vinceremo perché è una partita speciale, vogliamo fare bene al San Paolo. Ma ora riposiamo prima, poi ci concentriamo sulla Juve". Tredici i punti di differenza in classifica, lo scudetto è un miraggio. E a chi lo chiede ogni tesserato si svincola sempre con una risposta diplomatica: "Siamo lontani da loro, faremo il possibile per vincere le prossime partite e vediamo".

 

ON FIRE. Si arriva con un altro spirito al big match di domenica prossima, soprattutto perché ultimamente c'era stato qualche mugugno dovuto alla scarsa vena realizzativa degli attaccanti. Dopo Milik, deve risbloccarsi anche Dries Mertens, ancora a secco in questo 2019. C'è invece Adam Ounas che nell'ultimo periodo non s'è fermato, l'unico del reparto avanzato a convincere appieno. Un redivivo, da ultimo scarto con Sarri ad alternativa di lusso con Ancelotti. "Quando gioco cerco di dare sempre il massimo, credo di meritare questi gol. Non mi aspettavo di entrare, il mister fa le sue scelte e io le accetto. Lo ringrazio perché mi sta facendo giocare un po' di più, io cerco di ripagare la sua fiducia coi gol. Siamo molti in avanti, tutti dobbiamo cercare di segnare quando giochiamo. Oggi ne abbiamo segnati quattro, vuol dire che siamo in fiducia". E la Juventus è adesso il pensiero fisso di tutti, anche di chi gioca meno come lui. L’algerino difficilmente giocherà titolare, ma è una arma importante a gara in corso: “Loro sono a +13, dobbiamo dare il meglio per tentare di vincere. Non vogliamo che facciano punti a casa nostra".

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DOPPIETTA DI AREK A PARMA - Napoli, Milik si sente bomber: "Ma penso alla squadra"

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25/02/2024 - 11:47

Se oggi il suo nome può essere accostato a quello di Lionel Messi, almeno per una cosa, Arkadiusz Milik deve ringraziare Carlo Ancelotti. Grazie al primo dei due gol siglato ieri sera a Parma nel ritorno al successo del Napoli, l'attaccante polacco è diventato l'unico giocatore, insieme al fuoriclasse argentino, ad avere realizzato tre gol su calcio di punizione. Prima dei ducali, Cagliari e Atalanta. E proprio da quel match lì, 3 dicembre scorso, Arek non timbrava il cartellino in trasferta. E deve ringraziare Carletto perché se ha deciso di far passare il pallone sotto la barriera è grazie ad un suggerimento arrivato dalla panchina. E 'Grazie' lui lo dice nel post-partita: "Devo ringraziare tutto lo staff perché mi hanno aiutato tanto su quella punizione, mi hanno detto che gli avversari saltavano in barriera e ci ho provato".

 

TUTTO O NIENTE. Il Napoli a volte si prende tutto, altre volte niente. Non riusciva a segnare da due partita, in trasferta faceva fatica da una vita ormai, poi ne fila quattro al Parma (di Ounas e Zielinski le altre marcature), con la doppietta di Milik a rubar la scena: "Non facevamo gol da due settimane, sono felice, possiamo migliorare ancora tanto e dobbiamo farlo il più possibile. Sono contento per questa vittoria arrivata dopo due pareggi, è meritata. Andiamo avanti". Sì, testa in avanti, perché adesso vengono tutte le partite più importanti: il Salisburgo in Europa League sembra la priorità, ma come si fa a dirlo quando c'è Napoli-Juve? Anche Milik non vede l'ora di giocarla: "Ora pensiamo alla Juventus, vogliamo vincere. Spero che vinceremo perché è una partita speciale, vogliamo fare bene al San Paolo. Ma ora riposiamo prima, poi ci concentriamo sulla Juve". Tredici i punti di differenza in classifica, lo scudetto è un miraggio. E a chi lo chiede ogni tesserato si svincola sempre con una risposta diplomatica: "Siamo lontani da loro, faremo il possibile per vincere le prossime partite e vediamo".

 

ON FIRE. Si arriva con un altro spirito al big match di domenica prossima, soprattutto perché ultimamente c'era stato qualche mugugno dovuto alla scarsa vena realizzativa degli attaccanti. Dopo Milik, deve risbloccarsi anche Dries Mertens, ancora a secco in questo 2019. C'è invece Adam Ounas che nell'ultimo periodo non s'è fermato, l'unico del reparto avanzato a convincere appieno. Un redivivo, da ultimo scarto con Sarri ad alternativa di lusso con Ancelotti. "Quando gioco cerco di dare sempre il massimo, credo di meritare questi gol. Non mi aspettavo di entrare, il mister fa le sue scelte e io le accetto. Lo ringrazio perché mi sta facendo giocare un po' di più, io cerco di ripagare la sua fiducia coi gol. Siamo molti in avanti, tutti dobbiamo cercare di segnare quando giochiamo. Oggi ne abbiamo segnati quattro, vuol dire che siamo in fiducia". E la Juventus è adesso il pensiero fisso di tutti, anche di chi gioca meno come lui. L’algerino difficilmente giocherà titolare, ma è una arma importante a gara in corso: “Loro sono a +13, dobbiamo dare il meglio per tentare di vincere. Non vogliamo che facciano punti a casa nostra".

Fonte: Pierpaolo Matrone per il Roma