"Sarri merita di andare in uno dei primi quattro club di Champions League". Queste le parole di Fabrizio Corsi, presidente dell'Empoli, a 'Maracanà' su RMC Sport. Ecco il resto dell'intervista:

L'Empoli è primo in classifica e giovedì c'è la Salernitana....
"I sogni sono nel cassetto, ci sono, ma c'è ancora molto da fare. Dobbiamo volare basso e guardare alla prossima partita di giovedì. In questo campionato è uguale affrontare la Salernitana o il Palermo, ci sono le stesse difficoltà. Saranno tutte battaglie fino alla fine, l'ambiente ci aiuterà, sempre con molta umiltà. Le cose ora vanno bene e in questi momenti, invece di essere ottimista, mi preoccupo. Non riesco a vedere oltre la partita di giovedì".

L'avversario principale per la promozione dell'Empoli?
"Il Palermo e il Frosinone sono le squadre più esperte e fisicamente strutturare, con giocatori smaliziati. Mi piacciono anche Bari e Cittadella".

Qual è la qualità migliore di Andreazzoli?
"Lavora molto sul campo e la squadra riporta il sabato ciò che fa in settimana. Si è ritirato fuori il trequartista: c'è un giocatre, Zajc, che con il modulo precedente non giocava, ma lui ha le qualità per giocare in Serie A con una squadra di medio-alta classifica".

Andreazzoli è un po' come Sarri?
"Non proprio, mi sembra più uno Spalletti o un Luis Enrique, allenatori con cui lui ha avuto esperienze alla Roma. Vedo in allenamento le differenze. Per esempio per come si muove la linea difensiva, non è integralista come Sarri. Ho liberato Maurizio quando sapevo che stava trattando con il Napoli e con il Milan, ho il rimpianto di non essermi fatto pagare neanche un caffè da De Laurentis (ride, ndr)".

Sarri è arrivato terzo nella Panchina d'Oro 2016-2017....
"Al di là del podio mi auguro che sieda il prossimo anno su una delle panchine più importanti a livello europeo, nel caso non dovesse rimanere a Napoli. Si merita un'esperienza in una delle prime 4 squadre della Champions. È uno studioso di calcio, non rimane sempre della stessa idea, non è fermo. Credo stia preparando già qualcosa di nuovo da inserire nel ritiro estivo. Il PSG? Non posso dare un giudizio sul PSG, il mio mondo è l'Ascoli o la Salernitana. Lui è un grande professionista e il suo segreto è anche il gruppo con cui lavora, dei collaboratori di assoluta qualità. Ora non bisogna più gestire il gruppo, l'allenatore deve incidere quotidianamente"