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EMPOLI - Mario Rui: "Sarri il mio primo grande maestro, Hysaj è forte, Valdifiori avrebbe voluto giocare di più, Callejon difficile da marcare"
05.05.2016 12:02 di Napoli Magazine Fonte: Corriere dello Sport

Mario Rui, terzino dell'Empoli, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport. Eccone alcuni passaggi.

 

Sarri e Giampaolo cosa le hanno dato e chi di più? 

 

"Tutti e due mi hanno dato tanto. Sarri mi ha insegnato a difendere, a stare in linea, è stato il primo grande maestro. Giampaolo ha dato continuità a questo lavoro e mi ha fatto sentire ancora più importante come giocatore, mi ha dato fiducia. Cambiano solo i caratteri, il gioco più o meno è lo stesso".


 
In Italia quali difensori le piacciono di più? 

 

"Penso a un ex compagno come Rugani, credo possa fare una grande carriera. E’ migliorato tanto anche Hysaj, ha fatto un salto di qualità impressionante, già sapevo quanto fosse forte. E’ ormai tra i primi in A in quel ruolo. A Empoli a volte ci siamo alternati, spesso quando entravo lui si spostava a destra".


 
Torniamo su Sarri. E’ veramente così maniacale in fase difensiva? 

 

"E’ veramente bravo, dal punto di vista difensivo mi ha dato tanto. Lui e Giampaolo sul campo sono molto simili".


 
Si aspettava l’exploit di Napoli? 

 

"Sì. Ero certo che i risultati sarebbero arrivati, ha applicato gli stessi metodi di Empoli. E’ un personaggio autentico, così come appare".


 
Com’è con i calciatori? E’ sembrato strano il fatto che abbia utilizzato pochissimo Valdifiori... 

 

"Non so che rapporto personale abbiano, so che Sarri tende a fare gruppo".

 

Pensa che Valdifiori si sia pentito della scelta estiva? Hysai, invece, immaginiamo sia contento. 

 

"Il Napoli è una grande squadra, non penso che Valdifiori si sia pentito. Avrebbe voluto giocare di più, è l’obiettivo di chiunque".
 

 

Qual è stato l’avversario della A più difficile da marcare?  

 

"Dico Candreva, Cuadrado, Tevez e Callejon. Se devo fare due nomi cito i primi due. Callejon, parlo da difensore, sa metterti in difficoltà".

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EMPOLI - Mario Rui: "Sarri il mio primo grande maestro, Hysaj è forte, Valdifiori avrebbe voluto giocare di più, Callejon difficile da marcare"

di Napoli Magazine

05/05/2024 - 12:02

Mario Rui, terzino dell'Empoli, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport. Eccone alcuni passaggi.

 

Sarri e Giampaolo cosa le hanno dato e chi di più? 

 

"Tutti e due mi hanno dato tanto. Sarri mi ha insegnato a difendere, a stare in linea, è stato il primo grande maestro. Giampaolo ha dato continuità a questo lavoro e mi ha fatto sentire ancora più importante come giocatore, mi ha dato fiducia. Cambiano solo i caratteri, il gioco più o meno è lo stesso".


 
In Italia quali difensori le piacciono di più? 

 

"Penso a un ex compagno come Rugani, credo possa fare una grande carriera. E’ migliorato tanto anche Hysaj, ha fatto un salto di qualità impressionante, già sapevo quanto fosse forte. E’ ormai tra i primi in A in quel ruolo. A Empoli a volte ci siamo alternati, spesso quando entravo lui si spostava a destra".


 
Torniamo su Sarri. E’ veramente così maniacale in fase difensiva? 

 

"E’ veramente bravo, dal punto di vista difensivo mi ha dato tanto. Lui e Giampaolo sul campo sono molto simili".


 
Si aspettava l’exploit di Napoli? 

 

"Sì. Ero certo che i risultati sarebbero arrivati, ha applicato gli stessi metodi di Empoli. E’ un personaggio autentico, così come appare".


 
Com’è con i calciatori? E’ sembrato strano il fatto che abbia utilizzato pochissimo Valdifiori... 

 

"Non so che rapporto personale abbiano, so che Sarri tende a fare gruppo".

 

Pensa che Valdifiori si sia pentito della scelta estiva? Hysai, invece, immaginiamo sia contento. 

 

"Il Napoli è una grande squadra, non penso che Valdifiori si sia pentito. Avrebbe voluto giocare di più, è l’obiettivo di chiunque".
 

 

Qual è stato l’avversario della A più difficile da marcare?  

 

"Dico Candreva, Cuadrado, Tevez e Callejon. Se devo fare due nomi cito i primi due. Callejon, parlo da difensore, sa metterti in difficoltà".

Fonte: Corriere dello Sport