L'esterno Federico Chiesa ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Ringrazio il presidente del Napoli e Spalletti. I loro elogi mi lusingano, vuol dire che sto facendo bene. Devo continuare così. Ho appena firmato il contratto e mi immagino un lungo percorso in viola. Però in questo momento l’unico pensiero è di disputare una bella partita con la Lazio. Ho ancora tanto da crescere e dimostrare. Italia-Svezia? È stato un momento di grande tristezza. Il Mondiale non sarà la stessa cosa senza gli azzurri. In Russia non farò il tifo per nessun’altra nazionale. Ho firmato perché la Fiorentina ha investito su di me negli ultimi 10 anni. E perché c’è un progetto interessante. Mio padre ha alzato una Coppa con la maglia viola. Anche a me piacerebbe vincere una Coppa con la Fiorentina. Bernardeschi? Ci sentiamo spesso al telefono. Bernardeschi non è ancora diventato un giocatore decisivo nella Juventus, ma sono sicuro che diventerà un campione. E’ un grande prospetto del calcio italiano. Adesso in magli viola abbiamo altri giocatori forti come Simeone, ha una cattiveria dentro da paura. E Pezzella è un grande difensore. Tutti i nuovi arrivati stanno dando un grande contributo. Quando i bambini mi incontrano sono emozionati. Del resto sarebbe successo lo stesso a me se cinque anni fa mi fossi trovato davanti il mio idolo Kakà. Il debutto allo Juventus Stadium? Uno steward non mi aveva riconosciuto. Io aveva appena debuttato in Serie A. Andò a chiedere il permesso al suo capo".
di Napoli Magazine
25/11/2024 - 11:27
L'esterno Federico Chiesa ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Ringrazio il presidente del Napoli e Spalletti. I loro elogi mi lusingano, vuol dire che sto facendo bene. Devo continuare così. Ho appena firmato il contratto e mi immagino un lungo percorso in viola. Però in questo momento l’unico pensiero è di disputare una bella partita con la Lazio. Ho ancora tanto da crescere e dimostrare. Italia-Svezia? È stato un momento di grande tristezza. Il Mondiale non sarà la stessa cosa senza gli azzurri. In Russia non farò il tifo per nessun’altra nazionale. Ho firmato perché la Fiorentina ha investito su di me negli ultimi 10 anni. E perché c’è un progetto interessante. Mio padre ha alzato una Coppa con la maglia viola. Anche a me piacerebbe vincere una Coppa con la Fiorentina. Bernardeschi? Ci sentiamo spesso al telefono. Bernardeschi non è ancora diventato un giocatore decisivo nella Juventus, ma sono sicuro che diventerà un campione. E’ un grande prospetto del calcio italiano. Adesso in magli viola abbiamo altri giocatori forti come Simeone, ha una cattiveria dentro da paura. E Pezzella è un grande difensore. Tutti i nuovi arrivati stanno dando un grande contributo. Quando i bambini mi incontrano sono emozionati. Del resto sarebbe successo lo stesso a me se cinque anni fa mi fossi trovato davanti il mio idolo Kakà. Il debutto allo Juventus Stadium? Uno steward non mi aveva riconosciuto. Io aveva appena debuttato in Serie A. Andò a chiedere il permesso al suo capo".