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FOTO - Il cartello di Vincenzo a Tor di Quinto in ricordo di Ciro Esposito: "Non va dimenticato"
18.03.2016 18:39 di Napoli Magazine

Vincenzo ha scritto e affisso questo cartello a Tor di Quinto. Ecco la foto inviata a "Napoli Magazine". Sul cartello si legge: 

 

Ciro

 

Ormai è arrivato il momento della grande finale

Ah che gioia nel mio cuore, dopo una settimana faticosa,

un momento tutto mio con la squadra del cuore,

un saluto al mio amore,

un abbraccio a mammà e vado a Roma;

non è lontana con il mio zanetto vado,

parcheggio e avviandomi

verso lo stadio un boato davanti a me.

Bambini che urlano, gente che scappa, io mi fiondo per aiutare

ma d'improvviso mi accascio al suolo, sono confuso, non ricordo.

Ora in ospedale capisco che qualcosa mi è capitato,

a me hanno sparato, io che sono un bravo ragazzo, lavoro,

tutto per la famiglia, fidanzata, la mia passione il Napoli.

Vedo mammà che mi stringe la mano, 50 giorni di calvario,

ma qui giù qualcuno è venuto per portarmi in uno stadio

dove la violenza non c'è, tutto è azzurro come il mio Napoli,

ora io vi saluto, qui riposo in pace.

Ciro non va dimenticato perchè per il Napoli si è sacrificato.

Mo lasciatemi andare, mi aspettano allo stadio dove razzismo,

odio e delinquenza non possono entrare.

Ciao Ciro r.i.p.

 

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FOTO - Il cartello di Vincenzo a Tor di Quinto in ricordo di Ciro Esposito: "Non va dimenticato"

di Napoli Magazine

18/03/2024 - 18:39

Vincenzo ha scritto e affisso questo cartello a Tor di Quinto. Ecco la foto inviata a "Napoli Magazine". Sul cartello si legge: 

 

Ciro

 

Ormai è arrivato il momento della grande finale

Ah che gioia nel mio cuore, dopo una settimana faticosa,

un momento tutto mio con la squadra del cuore,

un saluto al mio amore,

un abbraccio a mammà e vado a Roma;

non è lontana con il mio zanetto vado,

parcheggio e avviandomi

verso lo stadio un boato davanti a me.

Bambini che urlano, gente che scappa, io mi fiondo per aiutare

ma d'improvviso mi accascio al suolo, sono confuso, non ricordo.

Ora in ospedale capisco che qualcosa mi è capitato,

a me hanno sparato, io che sono un bravo ragazzo, lavoro,

tutto per la famiglia, fidanzata, la mia passione il Napoli.

Vedo mammà che mi stringe la mano, 50 giorni di calvario,

ma qui giù qualcuno è venuto per portarmi in uno stadio

dove la violenza non c'è, tutto è azzurro come il mio Napoli,

ora io vi saluto, qui riposo in pace.

Ciro non va dimenticato perchè per il Napoli si è sacrificato.

Mo lasciatemi andare, mi aspettano allo stadio dove razzismo,

odio e delinquenza non possono entrare.

Ciao Ciro r.i.p.