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FUTURO - Napoli, Sarri vuole ripartire da Higuaìn, ora serve il sì del Pipita
29.06.2015 14:46 di Napoli Magazine Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma

Maurizio Sarri non vede l’ora di cominciare. Scalpita l’allenatore azzurro. È in vacanza con la famiglia ma pensa continuamente a quello che dovrà essere il suo Napoli. Si sente continuamente con De Laurentiis e Giuntoli per essere informato sulle trattative di mercato. Sia in entrata che in uscita. Il tecnico toscano è stato felice della scelta della società di blindare definitivamente Gonzalo Higuaìn. La presa di posizione di don Aurelio ha soddisfatto Sarri perché così potrà cominciare la sua avventura partenopea con uno dei cinque attaccanti più forti al mondo. Ha in mente tante cose per Gonzalo. Le qualità dell’argentino si rifanno alla perfezione ai suoi moduli. Potendo veramente contare sul top player non ci sarebbe storia la davanti. Se è riuscito a far faville con Saponara e Maccarone, figurarsi che cosa potrà accadere con il Pipita in forma con alle spalle Hamsik, Insigne e Mertens. Senza dimenticare Gabbiadini. Avrebbe potuto allenare anche altri trent’anni in provincia ma non sarebbe mai riuscito ad avere un reparto così forte.

 

LA RISPOSTA DEL PIPITA. Difficilmente oggi c’è qualche club capace di poter sborsare 95 milioni per il cartellino di Higuaìn. De Laurentiis è stato chiaro con il comunicato di qualche giorno fa. «Il calciatore non è in vendita, se una squadra lo vuole deve mettere nelle casse della società la cifra scritta nel contratto». Ha puntato i piedi il produttore cinematografico perché stufo delle continue chiacchiere di mercato e delle eventuali offerte dimezzate. Segno che se lo vuole tenere stretto un altro anno. Bisogna capire, però, che cosa ne pensa il diretto interessato. Dal Cile, dove si sta giocando la Coppa America, il sudamericano non parla. In verità non lo fa neanche il suo entourage. La famiglia rimane in silenzio evitando di intromettersi così come faceva la mamma di Cavani qualche stagione fa. È un buon segno, però, perché significa che il Pipita è intenzionato a rimanere. C’è qualcuno che è convinto che voglia andare via e che il contratto in essere non vale. Beh, quando De Laurentiis ne stipula uno non lascia nulla al caso. E quindi, prima che qualcuno lo disattenda, ce ne vuole. Sarebbe opportuno, quindi, aspettare le scelte del diretto interessato. Che adesso è concentrato solo sulla competizione che sta disputando. A distanza di un anno dalla delusione nel Mondiale, vorrebbe salire sul gradino più alto della Coppa America. Non sta giocando troppo ma Martino la davanti ha tante alternative. L’importante è che quando viene chiamato in causa contribuisce con qualità e gol.

 

SARRI LO ASPETTA. Il Pipita, al termine delle sfide cilene, dovrà andare finalmente in ferie. Avrà trenta giorni a disposizione per riposarsi e quindi non si vedrà a Dimaro. L’appuntamento per il rientro è a Castelvolturno ai primi di agosto. Da quel momento in poi si metterà a disposizione del nuovo allenatore. Che sicuramente lo chiamerà appena andrà in vacanza. Giusto presentarsi anche se il Pipita sa tutto di ciò che è successo nel post Benitez. Il toscano e lo spagnolo hanno due modi diversi di vedere il calcio anche dal punto di vista dei metodi di allenamenti ma un campione come Higuaìn si può adattare con chiunque. L’importante sarà lavorare duramente per provare a fare grande di nuovo il Napoli. Non ci sarà la Champions ma ci potrà essere l’occasione per riconquistarla. Magari segnando più gol e imparando a calciare i rigori. L’ultimo sbagliato è costato il terzo posto. Ma ormai è acqua passata. Poco importa anche di quella famosa aggressione nel post Napoli- Lazio. Sono cose che possono accadere ovunque anche se si devono assolutamente evitare. Di sicuro non si aiuta il Napoli e i calciatori con i metodi violenti. Adesso più che mai il Pipita dovrà essere sostenuto dalla piazza. Ormai il ciclo Benitez è finito, ne sta per cominciare un altro con il nome di Sarri. Che a molti non piace perché non è famoso ma può essere la stagione della svolta tattica. Meglio partire senza i favori del pronostico, poi magari il toscano farà ricredere tutti i suoi critici. Se poi veramente dovesse contare senza problemi su Higuaìn, sarebbe il massimo. Attualmente l’argentino è un calciatore del Napoli e a meno di cambiamenti improvvisi fino alle 23 del 31 agosto, comincerà la stagione in maglia azzurra e con il numero 9 sulle spalle. Se il modulo di Sarri dovesse funzionare da subito sarebbe una goduria pazzesca con il Pipita là davanti. E sarebbe bello anche per il puntero che così potrebbe ritrovare finalmente il sorriso dopo un anno dove si è divertito veramente poco. Si è esaltato con la Roma e nella sfida di Supercoppa Italiana vinta a Doha ai danni della Juventus. Per il resto ha sempre mostrato tanto nervosismo. Un vero peccato perché sarebbe potuto essere ancora una volta l’elemento capace di spingere il Napoli almeno ai preliminari di Champions. Da settembre ci sarà l’Europa League, un palcoscenico diverso ma che, comunque, può portare tante soddisfazioni. Soprattutto dopo la fase a gironi. In campionato si dovrà lottare non solo contro la Juve, la Roma e la Lazio. Con le milanesi che si stanno rinforzando bene, ci sarà da soffrire. Ma nessuno fa regali. Se si giocherà come vuole Sarri, però, ci si potrà togliere soddisfazioni. Magari vincendo qualche partita in più contro le provinciali. Evitando di fare figuracce, però, con le big. Altrimenti la vita per Sarri si farà molto dura.

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FUTURO - Napoli, Sarri vuole ripartire da Higuaìn, ora serve il sì del Pipita

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29/06/2024 - 14:46

Maurizio Sarri non vede l’ora di cominciare. Scalpita l’allenatore azzurro. È in vacanza con la famiglia ma pensa continuamente a quello che dovrà essere il suo Napoli. Si sente continuamente con De Laurentiis e Giuntoli per essere informato sulle trattative di mercato. Sia in entrata che in uscita. Il tecnico toscano è stato felice della scelta della società di blindare definitivamente Gonzalo Higuaìn. La presa di posizione di don Aurelio ha soddisfatto Sarri perché così potrà cominciare la sua avventura partenopea con uno dei cinque attaccanti più forti al mondo. Ha in mente tante cose per Gonzalo. Le qualità dell’argentino si rifanno alla perfezione ai suoi moduli. Potendo veramente contare sul top player non ci sarebbe storia la davanti. Se è riuscito a far faville con Saponara e Maccarone, figurarsi che cosa potrà accadere con il Pipita in forma con alle spalle Hamsik, Insigne e Mertens. Senza dimenticare Gabbiadini. Avrebbe potuto allenare anche altri trent’anni in provincia ma non sarebbe mai riuscito ad avere un reparto così forte.

 

LA RISPOSTA DEL PIPITA. Difficilmente oggi c’è qualche club capace di poter sborsare 95 milioni per il cartellino di Higuaìn. De Laurentiis è stato chiaro con il comunicato di qualche giorno fa. «Il calciatore non è in vendita, se una squadra lo vuole deve mettere nelle casse della società la cifra scritta nel contratto». Ha puntato i piedi il produttore cinematografico perché stufo delle continue chiacchiere di mercato e delle eventuali offerte dimezzate. Segno che se lo vuole tenere stretto un altro anno. Bisogna capire, però, che cosa ne pensa il diretto interessato. Dal Cile, dove si sta giocando la Coppa America, il sudamericano non parla. In verità non lo fa neanche il suo entourage. La famiglia rimane in silenzio evitando di intromettersi così come faceva la mamma di Cavani qualche stagione fa. È un buon segno, però, perché significa che il Pipita è intenzionato a rimanere. C’è qualcuno che è convinto che voglia andare via e che il contratto in essere non vale. Beh, quando De Laurentiis ne stipula uno non lascia nulla al caso. E quindi, prima che qualcuno lo disattenda, ce ne vuole. Sarebbe opportuno, quindi, aspettare le scelte del diretto interessato. Che adesso è concentrato solo sulla competizione che sta disputando. A distanza di un anno dalla delusione nel Mondiale, vorrebbe salire sul gradino più alto della Coppa America. Non sta giocando troppo ma Martino la davanti ha tante alternative. L’importante è che quando viene chiamato in causa contribuisce con qualità e gol.

 

SARRI LO ASPETTA. Il Pipita, al termine delle sfide cilene, dovrà andare finalmente in ferie. Avrà trenta giorni a disposizione per riposarsi e quindi non si vedrà a Dimaro. L’appuntamento per il rientro è a Castelvolturno ai primi di agosto. Da quel momento in poi si metterà a disposizione del nuovo allenatore. Che sicuramente lo chiamerà appena andrà in vacanza. Giusto presentarsi anche se il Pipita sa tutto di ciò che è successo nel post Benitez. Il toscano e lo spagnolo hanno due modi diversi di vedere il calcio anche dal punto di vista dei metodi di allenamenti ma un campione come Higuaìn si può adattare con chiunque. L’importante sarà lavorare duramente per provare a fare grande di nuovo il Napoli. Non ci sarà la Champions ma ci potrà essere l’occasione per riconquistarla. Magari segnando più gol e imparando a calciare i rigori. L’ultimo sbagliato è costato il terzo posto. Ma ormai è acqua passata. Poco importa anche di quella famosa aggressione nel post Napoli- Lazio. Sono cose che possono accadere ovunque anche se si devono assolutamente evitare. Di sicuro non si aiuta il Napoli e i calciatori con i metodi violenti. Adesso più che mai il Pipita dovrà essere sostenuto dalla piazza. Ormai il ciclo Benitez è finito, ne sta per cominciare un altro con il nome di Sarri. Che a molti non piace perché non è famoso ma può essere la stagione della svolta tattica. Meglio partire senza i favori del pronostico, poi magari il toscano farà ricredere tutti i suoi critici. Se poi veramente dovesse contare senza problemi su Higuaìn, sarebbe il massimo. Attualmente l’argentino è un calciatore del Napoli e a meno di cambiamenti improvvisi fino alle 23 del 31 agosto, comincerà la stagione in maglia azzurra e con il numero 9 sulle spalle. Se il modulo di Sarri dovesse funzionare da subito sarebbe una goduria pazzesca con il Pipita là davanti. E sarebbe bello anche per il puntero che così potrebbe ritrovare finalmente il sorriso dopo un anno dove si è divertito veramente poco. Si è esaltato con la Roma e nella sfida di Supercoppa Italiana vinta a Doha ai danni della Juventus. Per il resto ha sempre mostrato tanto nervosismo. Un vero peccato perché sarebbe potuto essere ancora una volta l’elemento capace di spingere il Napoli almeno ai preliminari di Champions. Da settembre ci sarà l’Europa League, un palcoscenico diverso ma che, comunque, può portare tante soddisfazioni. Soprattutto dopo la fase a gironi. In campionato si dovrà lottare non solo contro la Juve, la Roma e la Lazio. Con le milanesi che si stanno rinforzando bene, ci sarà da soffrire. Ma nessuno fa regali. Se si giocherà come vuole Sarri, però, ci si potrà togliere soddisfazioni. Magari vincendo qualche partita in più contro le provinciali. Evitando di fare figuracce, però, con le big. Altrimenti la vita per Sarri si farà molto dura.

Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma